Home Blog Pagina 5722

Ore 22: 24 positivi a coronavirus, 469 in sorveglianza attiva. Al via farmaco anti Ebola

Bassetti con Toti, Viale e il team del S. Martino di Genova che combatte il coronavirus (foto di repertorio fb)

“I pazienti positivi sul territorio ligure sono 24, di questi 14 sono ospedalizzati. Inoltre, risultano 4 le persone decedute e 6 le persone guarite”.

Lo ha comunicato alle 22 di oggi Regione Liguria.

Si tratta, in prevalenza, di turisti giunti in Liguria dalle zone più colpite della Lombardia dal coronavirus. Al momento, non risultano positivi tra la popolazione genovese.

I dati sono emersi durante il punto stampa di aggiornamento sull’emergenza coronavirus nella nostra regione, a cui hanno preso parte il governatore Giovanni Toti, la vicepresidente e assessora regionale alla Sanità Sonia Viale, l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, il commissario di Alisa Walter Locatelli, il responsabile prevenzione di ALISA Filippo Ansaldi e il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti.

“Sono numeri – ha spiegato Toti – al momento contenuti, ma l’obiettivo del team sanitario è quello di ricostruire la catena epidemiologica dei soggetti. Persone che si sono aggirate in Liguria su cui si deve ricostruire il tracciato. Fino a oggi, comunque, le misure di contenimento adottate hanno funzionato abbastanza bene. Quello a cui stiamo lavorando è l’individuazione di strutture in Liguria dove effettuare le quarantene con un certo numero di stanze attrezzate. Per questo è previsto domattina un incontro presso la Prefettura di Genova per cercare di trovare soluzioni idonee con la collaborazione dei sindaci”.

Matteo Bassetti ha comunicato che “da domani sarà utilizzato un farmaco sperimentale arrivato oggi e che potrà essere utilizzato sui pazienti”.

Si tratta del remdesivir, un antivirale prodotto dall’azienda americana Gilead Sciences e utilizzato anche per combattere i virus Ebola, Sars e Mers (Journal of Biological Chemistry).

“La situazione del San Martino – ha aggiunto Bassetti – raccoglie i casi più gravi con 4 persone in terapia intensiva, di cui i tre di ieri stabili e il paziente zero che sta molto meglio. Da questa malattia si guarisce, lo vediamo anche in pazienti anziani”.

CASI POSITIVI IN LIGURIA: totale 24
Ospedalizzati complessivi: 14
Asl 1 -2
Asl 2 – 4
Ospedale Policlinico San Martino di Genova – 7 (trasferiti da altre città liguri)
Asl 5 – 1

Al domicilio: 10

Pazienti in sorveglianza attiva: 469 totali.
Asl 1 – 42
Asl 2 – 230
Asl 3 – 83
Asl 4 – 42
Asl 5 – 72

DATI 112

chiamate dalla mezzanotte alle 17 di oggi (in parentesi il dato delle 24 ore dalle ore 17:00 del 4 alle 17:00 del 5 marzo)

Chiamate totali alla Centrale 112 Liguria: 1573 (2647)
Chiamate gestite: 1431 (2293)
• Transitate al PSAP2 (centrali di secondo livello): 863 (1397)
• Filtrate: 568 (896)
Informazioni: 128 (179)
Altro: 142 (354)

Chiamate passate alle cinque centrali dell’emergenza sanitaria: 597 (903)
• 118 Genova: 267 (385)
• 118 Savona: 100 (158)
• 118 Imperia: 94 (135)
• 118 La Spezia: 76 (118)
• 118: Lavagna: 44 (72)
• Altri fuori Regione: 16 (35)

Dati delle chiamate per Coronavirus : totali 181 (257)
64 (111) sono state trasferite alle 5 centrali 118 della Liguria
64 (84) sono state trasferite ai reperibili di igiene delle diverse ASL dicendo agli utenti di rimanere a casa, non recarsi in Pronto soccorso e che verranno ricontattati
60 (89) volevano solo informazioni.

Sonia Viale ha ricordato che “il Covid-19 è una malattia che possibilmente si cura a casa per la maggior parte dei malati che possono essere assistiti e monitorati. Il paziente si porta in terapia intensiva o in Malattie infettive solo quando serve”.

“Anche per quello accaduto ieri sera con un paziente che si è recato al pronto soccorso dell’ospedale della Spezia – ha aggiunto Viale – bisogna ricordare che non ci si deve presentare al pronto soccorso, quando si hanno i sintomi, ma chiamare il medico di medicina generale o il 112. Il test relativo al paziente 8in questione ha dato comunque esito negativo.

In questo momento abbiamo necessità di implementare le unità di rianimazione e la necessità di trovare i luoghi per la sorveglianza attiva e c’è un lavoro da fare con la protezione civile. Fino ad oggi siamo riusciti a mitigare l’impatto dell’epidemia, mettendo in atto azioni efficaci.

Pertanto, continua la collaborazione con i medici della medicina territoriale per supportare gli uffici di igiene. Inoltre vogliamo anche mandare un messaggio positivo agli anziani che stanno bene che sono la nostra forza e il sostegno per tante famiglie che non devono sentirsi dimenticati, rispetto al passaggio contenuto nel decreto del governo in cui li si invita a restare a casa.

Col professor Palummeri abbiamo messo a punto un vademecum per invitarli a mantenere vivi gli interessi. E se possibile uscire, perché la vita all’aria aperta non è un pericolo”.

ASSUNZIONE PERSONALE

“Abbiamo dato incarico agli uffici – ha continuato Viale – di accogliere domande di assunzione. Una procedura che avevamo già deciso di portare avanti e che, alla luce dei provvedimenti nazionali, può essere maggiormente sostenuta. Inoltre stiamo lavorando anche sul rientro dalla quiescenza dei medici alla luce della decisione che Regione Liguria aveva assunto e che ora ha anche una copertura nazionale”.

PACCHETTO DI MISURE ECONOMICHE

Giovanni Toti ha comunicato che lunedì prossimo Regione Liguria presenterà un pacchetto di misure economiche di sostegno delle famiglie e delle imprese. A questo si aggiungerà la richiesta al governo di misure speciali per sostenere i settori più colpiti. A cominciare dal settore turistico-alberghiero per cui verrà richiesta la sospensione dei pagamenti e poi il settore del commercio, delle fiere e degli spettacoli per cui si chiederà liquidità e ammortizzatori sociali.

PROTEZIONE CIVILE

Sono partiti gli ospiti dell’hotel di Diano Marina dove una coppia di coniugi è stata trovata positiva al coronavirus. La protezione civile regionale ha organizzato i pullman per riportare i turisti al loro domicilio.

“Siamo riusciti a mantenere – ha riferito Giacomo Giampedrone – la media delle 24 ore per riaccompagnare a casa gli ospiti dell’hotel di Diano, provenienti da Brembate e dal Bermamasco. Oltretutto abbiamo utilizzato una nuova modalità perché abbiamo chiesto al tour operator che li aveva portati la collaborazione per riportarli al loro domicilio, per sgravare la Croce Rossa impegnata anche altrove. Una disponibilità, quella del tour operator, che può aver aperto altre modalità di operare in questi casi”.

NAVE GNV

“Si sta lavorando anche per trovare una soluzione per l’equipaggio della nave GNV – ha continuato Giampedrone – e domattina potremo dare la notizia dell’individuazione di una struttura idonea, verificata dalla ASL, dove collocare l’equipaggio”.

MAPPATURA DEI NUCLEI TURISTICI

Il governatore Toti e l’assessore regionale al turismo Gianni Berrino hanno scritto alle associazioni di categorie per chiedere la collaborazione delle strutture alberghiere e poter mappare i nuclei turistici a maggior rischio.

“Naturalmente – ha sottolineato Toti – nessuno pretende che gli albergatori si trasformino in ufficiali di polizia giudiziaria, ma una certa collaborazione puà essere utile anche per la ricostruzione di eventuali link epidemiologici”.

Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione di Alisa ha sottolineato “i continui cambiamenti epidemiologici e l’assunzione di un protocollo un protocollo per rendere più lineare un percorso dei pazienti a casa e garantire la loro gestione in sicurezza. Abbiamo imparato dall’esperienza di altre regioni che il 70% dei pazienti può rimanere a casa e ci stiamo muovendo in questo senso”.

 

 

Reparto Neurologia del San Paolo trasferito in blocco

Barca affonda al largo di Savona: gravissimo un diportista
Ospedale San Paolo di Savona (foto d'archivio)

Momentaneamente era ricoverato paziente poi deceduto a Genova per il coronavirus

Oggi un intero reparto ospedaliero, quello di Neurologia, dell’Ospedale San Paolo di Savona è stato trasferito dopo il caso di un paziente con il Coronavirus ricoverato e successivamente deceduto.

Il paziente è deceduto questa mattina. Successivamente l’ospedale ha spiegato con una nota, che il paziente “presentava un quadro clinico complesso, era ricoverato in neurologia in una camera singola, come appoggio dalla medicina, e nella notte è stato trasferito all’Ospedale San Martino di Genova, dove è deceduto”.

I 14 pazienti del reparto “sono stati trasferiti presso la day surgery predisposta in via preventiva per eventuali emergenze” con il trasferimento che “è avvenuto seguendo le procedure per evitare contaminazioni. Il reparto è quindi regolarmente operativo nella nuova sede”.

Gli infermieri sono in sorveglianza attiva e la sede originaria è stata sottoposta a sanificazione.

Annullate tutte le manifestazioni pubbliche previste al Teatro Carlo Felice

Carlo Felice, spostamento Anna Bolena al 26 febbraio
Il Teatro Carlo Felice di Genova (foto d'archivio)

In ottemperanza al Dpcm 4 marzo 2020, in riferimento all’Art. 1 (Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19), punto 1.b. (“sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”), il Teatro Carlo Felice annulla tutte le manifestazioni pubbliche previste all’interno dei propri spazi, all’Auditorium E. Montale e al Teatro della Gioventù,  fino al 3 aprile 2020, data di cessazione dei suoi effetti, come indicato all’Art. 4 punto 1(Disposizioni finali).

Sono pertanto annullati:

⁃ tutte le recite di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, previste dal 15 al 24 marzo;

⁃ i concerti del ciclo “Domenica in musica” previsti nel Primo Foyer alle ore 11:00 di domenica 8 marzo, domenica 15 marzo e domenica 29 marzo;

⁃ il Concerto Sinfonico n. 10 (direttore Hartmut Haenchen) previsto venerdì 27 marzo alle ore 20:00 e la relativa prova generale aperta agli studenti delle ore 11:00;

⁃ il Concerto Sinfonico n. 11 (direttore Andriy Yurkevych) previsto venerdì 3 aprile alle ore 20:00 e la relativa prova generale aperta agli studenti delle ore 11:00.

Gli abbonati e i possessori di biglietto per gli spettacoli di cui sopra potranno richiedere il rimborso o il recupero secondo tempi e modalità che il Teatro Carlo Felice comunicherà al più presto.

Il Sovrintendente e la Direzione sono al lavoro al fine di concertare l’organizzazione delle attività per l’impiego nel frattempo delle preziose risorse umane  stabili del teatro affinchè ne siano garantite la salute e la sicurezza.

Coronavirus | Stop ad udienze civili e penali per due settimane

Covid, prima sentenza di riammissione al lavoro per lavoratrice guarita
Giudice in Tribunale (foto d'archivio)

L’astensione è stata indetta dall’ Organismo Congressuale Forense

Organismo Congressuale Forense ha indetto l’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie da domani 6 marzo 2020 al 20 marzo 2020 ad esclusione delle cosiddette ‘urgenze’.

L’astensione per due settimane è stata decisa dopo la riunione dell’Ufficio dell’ Organismo Congressuale Forense.

Gli avvocati visto “che l’emergenza derivante dalla diffusione del virus Covid 19 sta procurando grande allarme sociale su tutto il territorio nazionale, allarme avvalorato dalla intensa attività di prevenzione messa in atto dalle attività sanitarie e dal Governo, con la produzione di disposizioni eccezionali sia di normazione primaria d’urgenza che regolamentare” e che “per quanto riguarda le attività giudiziarie, tale emergenza è stata fronteggiata con misure incentrate sulla riduzione e sospensione delle attività relativamente alle sole zone rosse” e che “si tratta di misure assolutamente non adeguate a ridurre ragionevolmente il rischio di contagio in relazione alle specifiche modalità di interazione che connotano le attività giudiziarie in quanto il rischio di contagio si sta palesando in modo crescente su tutto il territorio nazionale e già numerosi Avvocati e Magistrati hanno contratto il contagio”, hanno deciso “l’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie, in ogni settore della Giurisdizione, per il periodo di quindici giorni con decorrenza dal 6.03.2020 e fino al 20.03.2020, in conformità alle disposizioni del codice di autoregolamentazione, con esclusione espressa delle udienze e delle attività giudiziarie relativi alle attività indispensabili come previste e disciplinate” dal Codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli Avvocati”.

Maggiori informazioni a questo link sul sito dell’Ordine degli Avvocati

Coronavirus | Garante Privacy su obblighi lavoratori e datori di lavoro

Coronavirus (foto di repertorio)

La diffusione del Coronavirus pone diverse questioni anche in termini di privacy e tutela della stessa.

Come si devono comportare i datori di lavoro? Devono rendere nota l’identità del contagiato? Nel contempo quali sono gli obblighi del lavoratore?

Coronavirus | Garante Privacy su obblighi lavoratori e datori di lavoro

Per tutte queste risposte e per altre il Garante per la Privacy ha stilato una serie di direttive.

Per prima cosa il Garante Privacy è tassativo: “No ad iniziative fai da te nella raccolta dei dati” e sulla presenza di sintomi da Coronavirus dei propri dipendenti, nemmeno attraverso autodichiarazioni.

Il Garante precisa che bisogna sempre rivolgersi alle strutture sanitarie territoriali oppure alla protezione civile, ovvero a “Soggetti pubblici e privati devono attenersi alle indicazioni del Ministero della salute e delle istituzioni competenti”. (Qui le disposizioni del Ministero della Salute)

Proprio l’Ufficio del Garante precisa come stia ricevendo diversi quesitida parte di soggetti pubblici e privati in merito alla possibilità di raccogliere, all’atto della registrazione di visitatori e utenti, informazioni circa la presenza di sintomi da Coronavirus e notizie sugli ultimi spostamenti, come misura di prevenzione dal contagio.

Coronavirus | Garante Privacy su obblighi lavoratori e datori di lavoro

Anche i datori di lavoro pubblici e privati hanno chiesto al Garante la possibilità di acquisire una “autodichiarazione” da parte dei dipendenti in ordine all’assenza di sintomi influenzali, e vicende relative alla sfera privata.

Per questo il Garante precisa come “la normativa d’urgenza adottata nelle ultime settimane prevede che chiunque negli ultimi 14 gg abbia soggiornato nelle zone a rischio epidemiologico, nonché nei comuni individuati dalle più recenti disposizioni normative, debba comunicarlo all’azienda sanitaria territoriale, anche per il tramite del medico di base, che provvederà agli accertamenti previsti come, ad esempio, l’isolamento fiduciario”.

Gli obblighi per i datori di lavoro

Per quanto riguarda i datori di lavoro gli stessi “devono invece astenersi dal raccogliere, a priori e in modo sistematico e generalizzato, anche attraverso specifiche richieste al singolo lavoratore o indagini non consentite, informazioni sulla presenza di eventuali sintomi influenzali del lavoratore e dei suoi contatti più stretti o comunque rientranti nella sfera extra lavorativa”.

In sintesi i dati possono essere acquisiti dagli operatori sanitari e dal sistema attivato dalla protezione civile, non dai datori di lavoro, o da qualunque altro soggetto.

Il Nano Morgante | La vita tra anticipo e ritardo

Gli obblighi per i lavoratori

Il lavoratore – spiega il Garante – ha l’obbligo di segnalare al datore di lavoro qualsiasi situazione di pericolo per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Chiunque negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato nelle zone a rischio epidemiologico (ad es. zone rosse), nonché nei comuni individuati dalle più recenti disposizioni normative,  deve comunicarlo alla azienda sanitaria territoriale, anche per il tramite del medico di base. Saranno le autorità sanitarie a procedere poi con gli accertamenti del caso e a prendere le necessarie misure, come ad esempio l’isolamento fiduciario.

Per la Pubblica Amministrazione

Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione l’Istituzione ha recentemente fornito indicazioni operative circa l’obbligo per il dipendente pubblico e per chi opera a vario titolo presso la Pubblica Amministrazione di segnalare all’amministrazione stessa di provenire da un’area a rischio: “In tale quadro il datore di lavoro può invitare i propri dipendenti a fare, ove necessario, tali comunicazioni agevolando le modalità di inoltro delle stesse, anche predisponendo canali dedicati; permangono altresì i compiti del datore di lavoro relativi alla necessità di comunicare agli organi preposti l’eventuale variazione del rischio ‘biologico’ derivante dal Coronavirus per la salute sul posto di lavoro e gli altri adempimenti connessi alla sorveglianza sanitaria sui lavoratori per il tramite del medico competente, come, ad esempio, la possibilità di sottoporre a una visita straordinaria i lavoratori più esposti”.

Coronavirus | Garante Privacy su obblighi lavoratori e datori di lavoro

Nel caso in cui il dipendente che svolge mansioni a contatto con il pubblico venga a contatto con un caso sospetto di Coronavirus, lo stesso, anche tramite il datore di lavoro, provvederà a comunicare la circostanza ai servizi sanitari competenti e ad attenersi alle indicazioni di prevenzione fornite dagli operatori sanitari interpellati.

L’attività di prevenzione dalla diffusione del Coronavirus deve essere svolta da soggetti che istituzionalmente esercitano queste funzioni in modo qualificato: “L’accertamento e la raccolta di informazioni relative ai sintomi tipici del Coronavirus e alle informazioni sui recenti spostamenti di ogni individuo spettano agli operatori sanitari e al sistema attivato dalla protezione civile, che sono gli organi deputati a garantire il rispetto delle regole di sanità pubblica recentemente adottate”.

Il Garante, accogliendo l’invito delle istituzioni competenti a un necessario coordinamento sul territorio nazionale delle misure in materia di Coronavirus, invita tutti i titolari del trattamento ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della salute e dalle istituzioni competenti per la prevenzione della diffusione del Coronavirus, senza effettuare iniziative autonome che prevedano la raccolta di dati anche sulla salute di utenti e lavoratori che non siano normativamente previste o disposte dagli organi competenti.

Ulteriori informazioni sul sito del Garante

Incidente a Brignole: scooter finisce a terra

Incidente a Brignole: scooter finisce a terra

Incidente per fortuna senza gravi conseguenze a Genova Brignole dove uno scooter è finito a terra.

Ancora poco chiara la dinamica, lo scooter probabilmente è scivolato a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia.

Sul posto sono giunti alcuni uomini della polizia locale che erano vicini a regolare il traffico del cantiere sul Bisagno che hanno aiutato il malcapitato a rialzarsi.

Incidente a Brignole: scooter finisce a terra

Coronavirus | Netxstrain: in Germania il primo focolaio europeo

Coronavirus | Netxstrain: in Germania il primo focolaio europeo

Il coronavirus Sars-Cov-2 (HCoV-19 o Covid-19) è entrato in Europa più volte e il primo focolaio potrebbe essere quello isolato in gennaio in Germania, a Monaco.

Ad indicarlo la mappa genetica pubblicata sul sito Netxstrain, fondato e diretto dal gruppo guidato da Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle.

La mappa, che ricostruisce una sorta di albero genealogico del virus, indica che il focolaio tedesco potrebbe avere alimentato la catena di contagi al punto da essere collegato a molti casi in Europa e in Italia.

Gli studiosi hanno rilevato che il virus è entrato più volte in Europa ed ha effettuato diverse mutazioni genetiche.

“Dal primo febbraio circa un quarto delle nuove infezioni in Messico, Finlandia, Scozia e Italia, come i primi casi in Brasile, appaiono geneticamente simili al focolaio di Monaco”, rileva Bedford.

Il paziente 1 di Monaco aveva mostrato i primi sintomi il 24 gennaio, dopo aver incontrato una collega proveniente da Shangai, poi risultata positiva.

Nei quattro giorni seguenti sono risultati positivi anche molti dipendenti della stessa azienda tedesca.

Il caso era diventato celebre a fine gennaio come esempio della capacità del coronavirus di trasmettersi anche in assenza di sintomi.

Sebbene la sede dell’azienda fosse stata chiusa dopo la comparsa dei primi casi, i ricercatori ritengono che il focolaio di Monaco possa essere collegato a una buona parte dell’epidemia in Europa, compresa l’Italia.

Bedford evidenzia “Che se un focolaio è stato identificato e contenuto, non significa che questo caso non abbia continuato ad alimentare una catena di trasmissione che non è stata rilevata finché non è cresciuta al punto da avere dimensioni consistenti”.

L’analisi su HCoV-19 sul sito Netxstrain

Calcio, il nuovo calendario dei recuperi di serie A

Il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A dispone lo svolgimento dei seguenti recuperi in seguito agli slittamenti dovuti all’emergenza del Coronavirus.

Gare che si giocheranno comunque a porte chiuse.

RECUPERI 6a GIORNATA RITORNO (*)

ATALANTA – SASSUOLO (SKY) Mercoledì 18 marzo 2020 ore 18.30

HELLAS VERONA – CAGLIARI (DAZN) Mercoledì 18 marzo 2020 ore 18.30 (anziché mercoledì 11 marzo 2020 ore 15.00)

TORINO – PARMA (SKY) Mercoledì 18 marzo 2020 ore 18.30 (anziché mercoledì 11 marzo 2020)

(*) la gara INTER – SAMPDORIA sarà riprogrammata nella prima data utile.

SERIE A TIM 2019/2020 – PROGRAMMAZIONE TELEVISIVA DELLE GARE 7a GIORNATA RITORNO

08/03/2020 Domenica 12.30 PARMA – SPAL DAZN

08/03/2020 Domenica 15.00 MILAN – GENOA DAZN

08/03/2020 Domenica 15.00 SAMPDORIA – HELLAS VERONA SKY

08/03/2020 Domenica 18.00 UDINESE – FIORENTINA SKY

08/03/2020 Domenica 20.45 JUVENTUS – INTER SKY

09/03/2020 Lunedì 18.30 SASSUOLO – BRESCIA SKY

 

 

A.Mittal, a Genova e Novi cassa per 130 lavoratori, la rabbia della Fiom

Acciaierie d'Italia in Amministrazione Straordinaria
Stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano (foto d'archivio)

Dalle 7 di lunedì mattina nello stabilimento ex Ilva di Cornigliano dopo l’apertura da parte di ArcelorMittal della procedura per la cassa integrazione che coinvolgerebbe secondo l’ipotesi dell’azienda 130 lavoratori su mille per 13 settimane, si svolgerà l’assemblea dei lavoratori per decidere le azioni da fare per contrastare le iniziative dell’azienda e “ogni forma di protesta”.

“E’ inaccettabile che Mittal abbia aperto le procedure per la cassa a Genova e Novi Ligure e che speri che l’emergenza coronavirus smorzi le proteste, dice il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro. “Azienda e governo hanno trovato l’accordo, con l’unico interesse di uscire dalla causa e garantirsi il possibile divorzio consensuale, e le conseguenze vengono scaricate sui lavoratori”.

Pronto soccorso Sant’Andrea aperto: falsa notizia chiusura

Incidente sul lavoro alla Spezia, operaio ferito ad una gamba: è grave
Il pronto soccorso del Sant'Andrea alla Spezia (foto di repertorio)

“Il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea della Spezia è aperto e funzionante, sono del tutto privi di fondamento gli allarmi diffusi attraverso i social network sul presunto arrivo di un paziente affetto da coronavirus senza protezioni”. E’ quanto dichiara l’Asl 5 spezzina in una nota.

La notizia, verificatasi infondata, sarebbe stata diffusa in seguito dell’autopresentazione di un paziente, che presentava difficoltà respiratorie, per il quale “è stato immediatamente attivato il protocollo previsto a tutela del personale e della struttura”.

In presenza di sintomi di coronavirus l’Asl 5 invita i cittadini a chiamare il 112 e a non recarsi al pronto soccorso.