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Vigili del Fuoco protagonisti della Festa della Repubblica a Savona

Una cerimonia solenne in piazza Sisto per il 2 giugno

Savona ha celebrato la Festa della Repubblica 2025 con una cerimonia istituzionale carica di significato, svoltasi nella centralissima piazza Sisto. L’evento ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari del territorio: il prefetto, i rappresentanti della Regione Liguria, i comandanti dei vari corpi armati e numerose associazioni locali hanno reso omaggio alla ricorrenza del 2 giugno, simbolo dell’unità e della democrazia italiana.

Il nucleo SAF dei Vigili del Fuoco in azione con una manovra spettacolare

Un momento particolarmente emozionante è stato offerto dai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Savona, presenti con una rappresentanza ufficiale e con il nucleo S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale). Quattro operatori specializzati hanno eseguito una manovra ad alto impatto visivo: un vigile si è calato dall’alto, sospeso all’autoscala, srotolando il tricolore proprio mentre risuonavano le note dell’Inno di Mameli. In contemporanea, un’altra bandiera italiana è stata issata sul pennone della piazza, dando vita a una scena coreografica molto applaudita dal pubblico.

Un picchetto d’onore per rinsaldare il legame con la cittadinanza

Il comando dei Vigili del Fuoco di Savona era rappresentato dal comandante, dal vice comandante, dai funzionari e da diversi vigili volontari, schierati in formazione come picchetto d’onore. La loro presenza ha ribadito il ruolo centrale che il Corpo gioca nella vita della comunità, non solo nelle situazioni di emergenza, ma anche nei momenti istituzionali e di coesione sociale.

I saluti finali e il ringraziamento a tutti i partecipanti

La cerimonia si è conclusa con i discorsi delle autorità presenti, che hanno voluto ringraziare calorosamente tutti i corpi coinvolti e le associazioni che quotidianamente operano per il bene della collettività. Un tributo speciale è stato rivolto ai Vigili del Fuoco, il cui impegno e la cui vicinanza ai cittadini sono stati ancora una volta riconfermati in occasione di questa importante ricorrenza nazionale.

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Carlo Felice, arriva Il Flauto Magico

Carlo Felice, arriva Il Flauto Magico
Carlo Felice, arriva Il Flauto Magico

E’ Die Zauberflöte, l’ultima composizione di Wolfgang Amadeus Mozart, l’ultimo appuntamento con la stagione lirica dell’Opera Carlo Felice 2024-25, in programma da venerdì 13 fino a domenica 22 giugno 2025, tradizionalmente dedicato ai giovani solisti  dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale dell’Opera Carlo Felice Genova diretta da Francesco Meli.

Il Maestro concertatore e direttore è Giancarlo Andretta, la regia di Daniele Abbado, le scene di Lele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì, le coreografie di DEOS, le luci di Luciano Novelli.

Orchestra, Coro, Coro di voci bianche e Tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti.  Gino Tanasini è il maestro del coro voci bianche.

Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova.

A dare vita ai protagonisti : Antonino Arcilesi, Giovanni Augelli (14,20, 22), Samuele Di Leo, Yiyan Gong (14,20, 22), Luca Romano, Gianluca Moro, Martina Saviano, Sona Gogyan (14,20, 22), Gabriella Ingenito, Ilaria Monteverdi (14,20, 22), Gesua Gallifoco, Silvia Caliò, Alena Sautier, Arianna Russo, Vittoria Trapasso, Eliana Uscidda, Denise Colla, Michela Gorini, Lucilla Romano (Solisti del Coro di voci bianche del Teatro Carlo Felice), Giada Venturini, Eleonora Marras (14,20, 22), Ernesto de Nittis, Willingerd Giménez (14,20, 22), Davide Zaccherini, Timóteo Bene Júnior (14,20, 22), Davide Canepa, Thomas Angarola, Federico Benvenuto, Stefano Pavone.

L’opera è preceduta dalla conferenza a cura di Fabrizio Callai “Il mistero della Zauberflöte nell’ultimo anno di Mozart” sabato 7 giugno ore 16.00 presso il Teatro Auditorium Eugenio Montale. L’ingresso è libero.

La storia e la trama

L’opera è precedetuta dalla conferenza a cura di Fabrizio Callai “Il mistero della Zauberflöte nell’ultimo anno di Mozart” sabato 7 giugno ore 16.00 presso il Teatro Auditorium Eugenio Montale. L’ingresso è libero.

Il flauto magico, in tedesco: Die Zauberflöte, K 620, è un opera in due atti composta nel 1791 da Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder, librettista e illustre personaggio teatrale; includeva, accanto al canto,  dialoghi parlati; una  forma nata a Vienna e poi diffusa in Germania.

L’Opera inizia con tre potenti accordi,  in cui predominano  tre tromboni; il numero tre è ricorrente nell’opera, tre damigelle, tre geni, tre sacerdoti, tre Templi, tre le  prove che Tamino deve superare per purificarsi: essa  attinge dal  teatro popolare viennese che proponeva un tipo di amore semplice ed un po’ buffonesco.

Trama

Il Flauto Magico è ambientata in un antico irreale e fantasioso Egitto.

Il principe Tamino, aiutato dal fedele Papageno, deve  combattere  le forze del male per liberare l’amata Pamina.

Mentre Il principe  sta fuggendo da un serpente  le tre dame della regina della notte lo aiutano e lo presentano alla regina,  Astrifiammante, addolorata per la la figlia Pamina, rapita dal malvagio Sarastro.

Tamino va  con l’uccellatore Papageno a salvare la principessa. Le Dame consegnano a Tamino un flauto magico e un glockenspiel (carillon) fatato a Papageno. Sotto la  guida di tre ragazzi. Papageno giunge per primo al tempio di Sarastro e penetra sino alla stanza dove il  moro Monostatos tiene imprigionata Pamina.

Papageno e Pamina, scacciando Monostatos, tentano la fuga. Tamino  giunge di fronte a tre Templi (Natura, Ragione e Saggezza) e si confronta con un sacerdote che  gli pone domande sul suo essere uomo.

Tamino suona  invano il flauto magico nella speranza di far comparire Pamina. Trascinato da Monostatos, viene  condotto al cospetto di Sarastro (alla presenza anche di Pamina), che lo libera e gli dice che, se vorrà entrare nel suo regno con Papageno, dovrà purificarsi. Tamino e Pamina si innamorano

Papageno e Tamino iniziano la prima prova: dovranno stare in silenzio, qualunque cosa accada.

Monostatos si avvicina furtivamente a Pamina addormentata: vorrebbe baciarla, ma è cacciato da Astrifiammante che ordina  alla figlia di  uccidere Sarastro. Monostatos minaccia di rivelare l’intrigo se Pamina non l’amerà.

Sarastro, dopo aver scacciato Monostatos, si rivolge a Pamina e le spiega che solo l’amore, non la vendetta, conduce alla felicità.

Pamina cerca di parlare a Tamino, ma il giovane – essendo ancora sottoposto alla prova del silenzio – non può rispondere. Lei crede che non l’ami più e medita il suicido, ma viene fermata da tre ragazzi che l’informano dello scopo della prova.

Durante questa prova, Papageno parla con una vecchina, che, poco più tardi, si rivelerà essere Papagena, una donna simile a lui, di cui si innamora.

Tamino e Pamina superano le due successive prove: l’attraversamento dell’acqua e del fuoco: ecco la vittoria del bene sul male. ELISA PRATO

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Genova, droga lanciata ai detenuti nel carcere di Marassi: sequestrati hashish e cocaina

Genova, droga lanciata ai detenuti nel carcere di Marassi: sequestrati hashish e cocaina
Il carcere di Marassi

Ancora lanci di stupefacenti all’interno della casa circondariale

Nuovo episodio preoccupante nel carcere di Marassi, a Genova, dove nei giorni scorsi sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di hashish e 80 grammi di cocaina. A darne notizia è Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del SAPPE – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Gli stupefacenti, insieme ad alcuni telefoni cellulari, sono stati intercettati e recuperati dagli agenti dei Baschi Azzurri, dopo essere stati lanciati da ignoti dalle strade adiacenti alla struttura penitenziaria.

L’allarme del SAPPE: “Servono grate, fucili anti-droni e nuove tecnologie”

Il SAPPE denuncia da anni la facilità con cui si verificano questi episodi, che non riguardano solo il carcere genovese. “È urgente installare grate di protezione, fucili anti-droni, sentinelle e un servizio automontato per impedire il traffico illecito di droga e microcellulari”, afferma Tristaino. “I dispositivi tecnologici di nuova generazione possono fare la differenza, a partire dal potenziamento della Sala Regia, cuore del controllo interno ed esterno del penitenziario”.

La denuncia: “Si aspetta che qualcuno lanci una pistola?”

Il sindacato sottolinea la gravità della situazione e l’inerzia istituzionale che rischia di sfociare in tragedie evitabili. “Aspettano forse che qualcuno lanci una pistola dentro il carcere prima di intervenire?”, si chiede amaramente Tristaino, ricordando come la posizione del SAPPE fosse già chiara quando fu costruito il centro commerciale adiacente alla struttura, punto da cui spesso partono i lanci.

Capece (SAPPE): “Espulsione dei detenuti stranieri e riapertura degli OPG”

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, rilancia la richiesta di riforme strutturali per la sicurezza carceraria. In particolare propone di prevedere l’espulsione dei detenuti stranieri – che rappresentano circa un terzo della popolazione detenuta – per far scontare le pene nei Paesi d’origine. Capece chiede anche la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) per separare i soggetti con gravi disturbi mentali dal circuito detentivo ordinario e trasferire i tossicodipendenti in comunità.

Urgente il potenziamento degli organici e strumenti di difesa non letali

Il sindacato insiste anche su un altro punto critico: il potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria nei reparti regionali e la fornitura di strumenti non letali di difesa, come i flash ball – fucili che sparano proiettili in gomma già in uso in Francia – e i bola wrap, dispositivi che bloccano le gambe dei soggetti violenti. Strumenti già adottati in alcune città italiane che, secondo Capece, potrebbero rafforzare la sicurezza del personale e dei penitenziari.

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Maxi rissa a Genova: sei arresti e sei carabinieri feriti

Maxi rissa a Genova: sei arresti e sei carabinieri feriti
Una gazzella dei Carabinieri (immagine di repertorio)

Violento episodio in corso Italia: coinvolti giovani tra i 18 e i 23 anni

Una maxi rissa, in corso Italia, ha sconvolto Genova nelle ultime ore, con un bilancio pesante: sei giovani arrestati, un minorenne denunciato e sei carabinieri feriti. I ragazzi finiti in manette hanno tra i 18 e i 23 anni, mentre un diciassettenne è stato denunciato a piede libero. L’episodio ha richiesto l’intervento urgente del nucleo radiomobile dei carabinieri, supportato dalle pattuglie di zona e da alcune volanti della polizia.

Tutto è iniziato con il pestaggio di un ragazzo

Secondo una prima ricostruzione, la situazione è degenerata in seguito al pestaggio di un giovane. Le forze dell’ordine sono intervenute per sedare la violenza, ma si sono trovate a fronteggiare un gruppo di ragazzi che ha reagito con aggressività. Alcuni dei presenti hanno cercato di accerchiare i militari, ostacolandone l’azione e alzando ulteriormente il livello di tensione.

Le ragazze tentano di impedire gli arresti

Durante le operazioni di fermo, mentre i sei ragazzi venivano caricati sulle auto di servizio dei carabinieri, alcune ragazze presenti sulla scena hanno cercato di intervenire. L’obiettivo era aprire le portiere dei veicoli per permettere agli arrestati di scappare, ma l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato ulteriori complicazioni. La situazione si è quindi risolta con l’arresto dei sei giovani, mentre sono in corso ulteriori accertamenti per identificare tutti i responsabili.

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Celebrazioni per il 79° anniversario della Repubblica: la Liguria festeggia il 2 giugno 2025

Celebrazioni per il 79° anniversario della Repubblica: la Liguria festeggia il 2 giugno 2025
I festeggiamenti in piazza Matteotti a Genova

La Festa della Repubblica a Genova: prima uscita ufficiale per la sindaca Silvia Salis

In occasione del 79° anniversario della Repubblica Italiana, anche la Liguria ha celebrato il 2 giugno 2025 con cerimonie ufficiali nei quattro capoluoghi di provincia. A Genova, la commemorazione si è svolta in piazza Matteotti, dove la neo sindaca Silvia Salis ha partecipato per la prima volta a un evento istituzionale indossando la fascia tricolore. Accanto a lei erano presenti le principali autorità, tra cui il presidente della Regione Liguria Marco Bucci.

La cerimonia ha avuto un forte significato simbolico, come ricordato dalla stessa Salis: «Oggi celebriamo la nascita della Repubblica Italiana, un giorno importante per ricordare i valori alla base della nostra Costituzione, alla cui stesura hanno dato un importante e fondamentale contributo le 21 donne costituenti. Settantanove anni fa quasi 13 milioni di cittadine e cittadini sceglievano un Paese fondato su democrazia, libertà e giustizia. Genova ha avuto un ruolo fondamentale in questo percorso: città Medaglia d’Oro al Valor Militare, liberatasi da sola dalla dittatura e dall’occupazione nazifascista. Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Mattarella nel suo discorso, con il referendum del 2 giugno del 1946, che ha portato per la prima volta le donne al voto, si coronava la lotta di liberazione. I valori di libertà, giustizia e partecipazione rappresentano il cuore della nostra identità e, come Sindaca, sento il dovere di custodirli e trasmetterli alle nuove generazioni, per costruire un futuro migliore per la nostra città».

Il messaggio del Presidente Mattarella e la cerimonia dell’Alzabandiera

La giornata si è aperta con la rassegna della compagnia d’onore in armi da parte del Prefetto di Genova, Cinzia Torraco, seguita dalla solenne cerimonia dell’Alzabandiera. Come da tradizione, è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sottolineato il valore unificante delle celebrazioni del 2 giugno: «Le celebrazioni del 2 giugno siano momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica. Il voto del 1946 rappresentò la fine della monarchia e la nascita della democrazia partecipata, con il primo suffragio universale che vide protagoniste anche le donne».

Il presidente ha anche ricordato come la Festa della Repubblica coincida quest’anno con l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, premessa fondamentale per la nascita della Costituzione italiana.

Onorificenze al Merito e musica dal vivo a Genova

La cerimonia si è conclusa con la consegna delle Onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, conferite con decreto del Presidente della Repubblica del 27 dicembre 2024. Tra i premiati, l’ammiraglio Pellizzari, recentemente in pensione, e numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine e del mondo imprenditoriale. In elenco anche due donne: la vice prefetto capo di gabinetto e la presidente del CUP99, il Centro Universitario Ponente di Genova Pegli.

I 17 insigniti a Genova

Grande Ufficiale – Micale Gino, Generale di Corpo d’Armata dell’Arma Carabinieri in quiescenza; Commendatore – Pellizzari Piero, Ammiraglio Marina Militare in congedo; Cavaliere – Bruzzone Stefano, imprenditore; Cavaliere – Codice Salvatore, capitano dell’Arma dei Carabinieri in quiescenza; Cavaliere – Dotoli Edmondo, comandante Comando Militare Esercito Liguria; Cavaliere – Frassinetti Veronica, Vice Prefetto Capo di Gabinetto Prefettura Genova; Cavaliere – Gaggero Federico, vigile del Fuoco in pensione; Cavaliere – Licata Massimo, Luogotenente C.S. dell’Arma dei Carabinieri; Cavaliere – Lisci Fabio, Maestro di casa; Cavaliere – Lo Presti Mario, Luogotenente C.S. della Guardia di Finanza in congedo; Cavaliere – Macaluso Francesco, Luogotenente C.S. dell’Arma dei Carabinieri; Cavaliere – Magrì Antonio, Sottufficiale dell’Esercito; Cavaliere – Manzoni Luigi, Funzionario Agenzia delle Entrate di Genova; Cavaliere – Olcese Adolfo, Dirigente Liguria Digitale S.p.A.; Cavaliere – Perisi Riccardo, Dirigente Superiore Polizia di Stato; Cavaliere – Ricci Maria Addolorata, Presidente Associazione di Volontariato; Cavaliere – Sanna Alessandro – Sottufficiale della Marina Militare.

Le celebrazioni sono state accompagnate dalle musiche dell’Ensemble di Ottoni del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova.

Le celebrazioni del 2 giugno a Savona, Imperia e La Spezia

Anche gli altri capoluoghi liguri hanno reso omaggio alla Festa della Repubblica 2025.
A Savona, la cerimonia si è tenuta in piazza Sisto IV, con alzabandiera, inno nazionale e consegna delle onorificenze.
A Imperia, le autorità si sono raccolte in piazza della Vittoria per la deposizione di una corona al monumento ai Caduti, seguita dalla cerimonia ufficiale a Calata Anselmi.
Alla Spezia, la commemorazione è iniziata con la deposizione delle corone al Piazzale del Marinaio, per poi spostarsi in piazza Brin, dove si è svolta la cerimonia militare e la consegna delle onorificenze. Durante l’evento, gli studenti del Liceo Scientifico Pacinotti hanno letto brani tratti da un celebre discorso di Piero Calamandrei del 1955, incentrato sui principi costituzionali.

Il richiamo alla pace e alla giustizia sociale nel discorso di Mattarella

Nel corso della cerimonia ufficiale al Quirinale, il Presidente Mattarella, in video ha ribadito i valori fondanti della Repubblica Italiana, nata dal rifiuto della guerra. Ha poi aggiunto un riferimento alla crisi in Medio Oriente: “La Repubblica Italiana nasce da una scelta di pace e rifiuto della guerra. È inumano affamare Gaza”.

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Soccorso congiunto VVF e CRI a Bergeggi: uomo infortunato recuperato sul molo

Savona, operazione di salvataggio a Bergeggi: intervento coordinato tra Vigili del Fuoco e Croce Rossa

Serata intensa a Bergeggi, in provincia di Savona, dove un uomo è rimasto ferito in una zona impervia del molo, rendendo necessario un complesso intervento di soccorso. Il malcapitato, vittima di una sospetta frattura alla gamba, si trovava in un punto difficilmente accessibile. A intervenire per primi sul posto sono stati gli operatori del 118, che hanno provveduto all’immobilizzazione dell’arto con una stecca, senza però riuscire a estrarlo in sicurezza.

Recupero difficoltoso sul molo: necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco

Vista la complessità della situazione, è stato richiesto il supporto dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Savona. Come spiega il Capo Squadra intervenuto, «avevamo già allertato il distaccamento portuale: se non fossimo riusciti con l’autoscala, eravamo pronti a entrare in acqua con la barella e a issare il ferito a bordo della nostra moto barca». La difficoltà principale era rappresentata dalla conformazione del molo e dalla presenza del muro frangiflutti, che impediva un’estrazione semplice via terra.

Manovra con autoscala e barella Toboga: il salvataggio riesce

Grazie a una manovra ben collaudata, i Vigili del Fuoco sono riusciti a raggiungere l’uomo utilizzando l’autoscala e la barella “Toboga”, progettata per i soccorsi in ambienti ostili. I soccorritori hanno superato gli ostacoli naturali della zona portuale e trasportato il ferito fino al parcheggio antistante, dove lo attendeva un’ambulanza della Croce Rossa Italiana di Vado Ligure.

Trasporto in ospedale e intervento concluso con successo

Una volta caricato a bordo, l’uomo è stato trasferito in ospedale per accertamenti e cure. L’intervento si è concluso senza ulteriori complicazioni, grazie alla perfetta sinergia tra squadre di soccorso via terra e via mare. La collaborazione tra Vigili del Fuoco, personale del 118 e Croce Rossa Italiana si è rivelata decisiva per garantire il buon esito dell’operazione.

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Stadi della Liguria, in Tribuna Stampa solo iscritti all’Ordine dei Giornalisti

Si è svolto nei giorni scorsi nella sede dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria e dell’Associazione Ligure dei Giornalisti, un incontro con le società di calcio professionistiche di Genoa, Sampdoria ed Entella (assente giustificato lo Spezia Calcio con il quale l’incontro si terrà nelle prossime settimane).

Alla riunione hanno partecipato per l’Ordine il neo presidente Tommaso Fregatti (nella foto) e il vicepresidente Andrea Leoni, per l’Associazione il segretario Matteo Dell’Antico e per l’Ussi Liguria (Unione Stampa Sportiva Italiana) il commissario Antonio Zagarese.
Durante l’incontro, da parte dei rappresentanti della categoria, è stato ribadito – a fronte di numerose segnalazioni sulla presenza di non giornalisti negli spazi degli stadi riservati ai cronisti – che l’accesso alle tribune stampa è riservato unicamente ai giornalisti (professionisti e pubblicisti) accreditati da testate regolarmente registrate.
Alle Società, responsabili degli accrediti in occasioni delle partite, è stato chiesto in vista dell’inizio della prossima stagione sportiva una maggiore attenzione nella verifica del rilascio dei pass di accesso.
Ordine, Associazione e Ussi hanno inoltre sottoposto alle società liguri – che hanno manifestato grande collaborazione – alcune linee guida, sempre riferite all’accesso e al comportamento da tenere nelle tribune stampa, da poter sottoscrivere nelle prossime settimane.

Durante la riunione è stato anche trattato il tema del lavoro che riguarda i fotogiornalisti all’interno degli stadi.

Il nuovo Direttivo dell’Ordine, entrato in carica da poche settimane, unitamente ad Associazione ed Ussi, sta lavorando in maniera molto determinata per poter consentire ai colleghi giornalisti già dai prossimi campionati le migliori condizioni di lavoro. 

Franco Ricciardi

Marina di Sestri Ponente, trovata la testa mozzata di un gattino: indagini in corso

Marina di Sestri Ponente, trovata la testa mozzata di un gattino: indagini in corso
La Marina di Sestri Ponente

Macabro ritrovamento nei pressi di una pizzeria sul lungomare

Shock a Marina di Sestri Ponente, nel ponente genovese: in un piazzale vicino a una nota pizzeria è stata rinvenuta da un passante la testa mozzata di un gattino. Nonostante l’orrore della scena, non sono state rilevate tracce di sangue fresco, elemento che fa ipotizzare che la decapitazione possa essere avvenuta diversi giorni, se non settimane, prima del ritrovamento.

La polizia locale e l’OIPA sul posto per indagare

A trovare la testa dell’animale è stato un uomo, che ha immediatamente chiamato il numero di emergenza 112. Il cucciolo, secondo una prima stima, aveva al massimo pochi mesi di vita. Nonostante le ricerche effettuate nella zona, il corpo del gattino non è stato trovato. Sul posto è intervenuta la polizia locale insieme a rappresentanti dell’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali).

Richiesta autopsia e telecamere al vaglio

L’OIPA ha chiesto che venga eseguita un’autopsia sulla testa dell’animale per ottenere ulteriori informazioni utili. Martedì sarà formalmente richiesta la visione delle immagini di videosorveglianza della zona per cercare di ricostruire quanto accaduto. Dalle prime valutazioni sembrerebbe che il taglio sia netto, compatibile con l’uso di una lama affilata.

Ipotesi di un atto di crudeltà: offerta taglia da 1.000 euro

Tra le ipotesi principali al vaglio degli investigatori c’è quella di un gesto volontario e crudele. Il Movimento CentoPercentoAnimalisti ha denunciato pubblicamente l’accaduto, definendolo un atto atroce, e ha offerto una ricompensa di 1.000 euro a chi fornirà informazioni utili a identificare i responsabili.

L’associazione ricorda che, secondo le nuove normative sul maltrattamento e l’uccisione di animali, chi si rende autore di un simile atto rischia la reclusione, grazie alle aggravanti previste dalla legge.

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Spezia sconfitto in casa: la Cremonese vola in Serie A

Spezia sconfitto in casa: la Cremonese vola in Serie A
Il mister dello Spezia D'Angelo

Il sogno promozione dello Spezia si infrange allo stadio Picco

Finisce con una grande delusione la stagione dello Spezia Calcio, che perde in casa per 2-3 contro la Cremonese nella finale di ritorno dei playoff di Serie B. La squadra ligure, spinta dal pubblico dello stadio Picco, non riesce nell’impresa e deve dire addio alla possibilità di tornare in Serie A. A festeggiare è la Cremonese di Giovanni Stroppa, che conquista la promozione al termine di una partita giocata con lucidità e determinazione.

Cremonese subito in vantaggio con De Luca

La partita si sblocca al 25’, quando Manuel De Luca riceve palla in verticale, resiste al contrasto con Hristov e anticipa il portiere Gori segnando l’1-0. La Cremonese impone subito il suo ritmo con un centrocampo solido e l’esperienza di Vazquez. Sei minuti dopo è ancora De Luca a rendersi pericoloso, ma questa volta Gori salva lo Spezia con un grande intervento. I padroni di casa provano a reagire al 40’, ma Aurelio spreca una ghiotta occasione calciando addosso a Fulignati da posizione ravvicinata.

Il colpo del KO arriva nella ripresa

Nella ripresa la Cremonese gestisce il vantaggio abbassando i ritmi e difendendosi con ordine. Al 63’ arriva il raddoppio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Franco Vazquez devia sotto misura un colpo di testa, beffando Gori per il 2-0. Lo Spezia accusa il colpo e, nonostante i cambi di mister D’Angelo, subisce anche il terzo gol a dieci minuti dalla fine, ancora con De Luca in contropiede.

Orgoglio Spezia: due gol nel finale ma non basta

Sembra finita, ma lo Spezia trova un sussulto d’orgoglio. Tra l’84’ e l’85’ arrivano due reti che riaccendono la speranza, ma il tempo non basta. Nei minuti finali la Cremonese controlla il gioco tra falli tattici e gestione del cronometro, portando a casa la vittoria e il ritorno in massima serie.

Applausi finali per lo Spezia sotto la curva

Nonostante l’eliminazione, il pubblico spezzino ha voluto omaggiare la squadra a fine gara. I giocatori si sono recati sotto la curva per ricevere gli applausi dei tifosi, che hanno ringraziato i protagonisti per una stagione intensa e combattuta fino all’ultimo minuto. Resta l’amarezza per una promozione sfumata, ma anche la consapevolezza di aver lottato fino alla fine.

Il tabellino

Spezia-Cremonese 2-3  (0-1)
RETI: 25′ De Luca (C), 63′ Vazquez (C), 79′ De Luca (C), 84′ P. Esposito (S), 85′ Vignali (S)

SPEZIA (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Mateju (77′ Vignali); Elia (77′ Reca), Nagy (64′ Cassata), S. Esposito, Bandinelli (64′ Kouda), Aurelio; P. Esposito, Di Serio (68′ Lapadula).
A disp.: Chichizola, Ferrer, Falcinelli, Colak, Candelari, Benvenuto, Giorgeschi.
All.: Luca D’Angelo

CREMONESE (4-3-2-1): Fulignati; Barbieri (90’+2 Bianchetti), Folino, Ceccherini; Collocolo, Vazquez (80′ Valoti), Castagnetti (72′ Gelli), Vandeputte (72′ Pickel), Azzi; Johnsen, De Luca (90’+2 Nasti).
A disp.: Drago, Tannander, Antov, Majer, Moretti, Bonazzoli, Zanimacchia .
All.: Giovanni Stroppa

ARBITRO: Sig. Andrea Colombo della sezione di Como (Assistenti: Sig. Ciro Carbone di Napoli e il Sig. Giuseppe Perrotti di Campobasso. Quarto uomo: Sig. Giuseppe Collu di Cagliari. Var: Sig. Valerio Marini di Roma 1. A-Var: Daniele Paterna di Teramo)

AMMONITI: P. Esposito (S), Vazquez (C), Barbieri (C), Vandeputte (C), Valoti (C), Johnsen (C), Reca (C)
ESPULSI: Vignali (S), Nasti (C)
ANGOLI: 2-4
RECUPERI: 1’+1 ; 5’+4

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Genova, investita sulle strisce alla Foce: muore in ospedale una donna di 90 anni

Genova, investita sulle strisce alla Foce: muore in ospedale una donna di 90 anni
Genova, investita sulle strisce alla Foce: muore in ospedale una donna di 90 anni

Travolta da un’auto in via Casaregis: inutili i soccorsi

Non ce l’ha fatta Clara Parodi, la donna di 90 anni investita da un’auto nel pomeriggio di giovedì 29 maggio nel quartiere della Foce a Genova. L’anziana era stata trasportata in condizioni gravissime all’ospedale San Martino, dove è deceduta poche ore dopo a causa delle ferite riportate.

L’incidente in via Casaregis: l’auto arrivava da via Tolemaide

Secondo la prima ricostruzione, l’incidente è avvenuto pochi minuti prima delle 16. La donna stava attraversando regolarmente sulle strisce pedonali di via Casaregis, quando è stata travolta da una Ford Ecosport che arrivava da via Tolemaide e stava svoltando. L’impatto è stato violento e ha lasciato la 90enne in condizioni disperate.

Il conducente è risultato negativo all’alcol test

Alla guida del veicolo c’era un uomo di 67 anni, che si è immediatamente fermato e ha dato l’allarme insieme ad alcuni passanti. Sul posto è intervenuto il nucleo infortunistica della polizia locale, che ha effettuato i rilievi per accertare la dinamica del sinistro. Il conducente è risultato negativo all’alcol test, ma ora è formalmente indagato per omicidio stradale.

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