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Orientamenti, la professione di ottico con l’Istituto Zaccagnini

Ad Orientamenti, la professione di ottico con l’Istituto Zaccagnini
Ad Orientamenti, la professione di ottico con l’Istituto Zaccagnini

Un percorso di studi post diploma. Insegnanti e studenti offriranno ai visitatori un esame gratuito delle abilità visive e una verifica dell’adeguatezza di occhiali da vista e lenti a contatto

L’Istituto Zaccagnini, scuola per Ottici e Optometristi, con sedi principali a Bologna e Milano e corsi di specializzazione a Venezia e Torino, partecipa a “Festival Orientamenti, l’evento in programma ai Magazzini del Cotone di Genova, dal 15 al 17 novembre nell’area dedicata alla formazione post diploma.

Ai Magazzini del Cotone, gli studenti dell’ Istituto Zaccagnini offriranno ai visitatori una serie di servizi gratuiti quali: test della vista; “Fai il check dei tuoi occhiali” e “Fai il check delle tue lenti a contatto”, controllo e verifica dell’adeguatezza degli occhiali da vista o delle lenti a contatto utilizzati dell’utente in base al suo difetto visivo, allo stile di vita e occasioni di uso della vista e della visione.

L’Istituto è l’unica realtà scolastica e formativa dell’Ottica ad utilizzare simulatori diagnostici per supportare la didattica e l’apprendimento clinico.

In fiera, gli studenti ne daranno un esempio, realizzando test delle abilità visive e misurazioni dell’occhio e topografie della cornea (un dispositivo che restituisce, in un’immagine digitale, una mappa della curvatura della cornea, con colori differenti in relazione alle caratteristiche della cornea, mostrando le aree più a rischio).

A Genova Istituto Zaccagnini offrirà, sempre in modalità gratuita, esami di autorefrattometria e controlli con l’ausilio di strumentazione oftalmica evoluta, che integra tecnologie digitali di ultima generazione e diagnostica per immagini.

La professione di ottico

Gli studenti e i docenti dell’Istituto Zaccagnini forniranno inoltre informazioni utili per conoscere il percorso di formazione professionale per diventare ottici e le opportunità di lavoro, carriera anche come imprenditore e titolare di un centro ottico.

Spiega il direttore Giorgio Righetti: “Il mercato richiede ottici e optometristi con competenze evolute. Le prospettive occupazionali sono ottime, in Italia e all’estero, anche perché il titolo di ottico italiano è riconosciuto a livello internazionale. In Italia, la retribuzione di un giovane ottico parte da un Ral dai 25mila euro, ha diverse possibilità di carriera a tutti i livelli della filiera ottica e non vi sono differenze di genere nel livello degli stipendi di uomini e donne”.

Oggi la distribuzione ottica specializzata e l’industria cercano un numero sempre maggiore di diplomati, superiore a quanto il sistema formativo in molte regioni riesce a mettere a disposizione.

Per fare un esempio, i diplomati presso Istituto Zaccagnini, nel 97 per cento dei casi, lavorano entro sei mesi dalla conclusione degli studi.

Il mercato

In Italia vi sono circa 10mila negozi di ottica, che offrono occupazione a 28mila addetti: tra loro 19.000 sono ottici. A questi si aggiungono altri 2.500 ottici che lavorano nell’industria, nel wholesale e per chi offre servizi alla rete dei negozi specializzati. Secondo i dati delle Camere di Commercio raccolti dal Registro Imprese, in Liguria le attività relative all’ottica, cioè i laboratori di produzione e gli  esercizi di vendita al dettaglio di dispositivi ottici sono 280.

Osserva Righetti: “Le vendite al pubblico dei circa 10.000 negozi specializzati sono cresciute, registrando un + 5% nel 2022, pari a 3.1 miliardi di euro”.

Secondo i dati ANFAO – Confindustria MODA, il bilancio del 2022 ha visto la produzione italiana di occhiali salire a 5,08 miliardi di euro, con un incremento del 22% rispetto al 2021. Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, sono cresciute del 21%, raggiungendo circa 5 miliardi di euro (4,88 miliardi di euro). Nei primi tre mesi del 2023, sugli occhiali le esportazioni del comparto si sono attestate al +16,7%.

Ottica e prevenzione

Secondo stime approssimative, ad oggi, circa 35 milioni di Italiani utilizzano occhiali e 7 milioni portano lenti a contatto. (Fonte: dati epidemiologici e sell out). Almeno 3 persone su 10 soffrono di miopia. (Fonte: Società Oftalmologica italiana- Associazione Medici Oculisti Italiani). La migliore aspettativa di vita degli italiani e il conseguente invecchiamento della popolazione creano, inoltre, le condizioni per una maggiore diffusione di disturbi che interessano la vista e che si presentano in età avanzata.

In questo scenario, la figura di un ottico competente e preparato, secondo le ultime direttive – si tratta del decreto 92/2018 che trova la sua applicazione negli ottici diplomati dall’anno accademico 2022/2023 – trova un ruolo peculiare. La normativa stabilisce che l’ottico deve segnalare al medico eventuali anomalie, qualora le individui, nel corso degli esami per valutare le abilità visive e la visione binoculare del cliente e diventare così la prima barriera per la salute dell’occhio. (Competenza 3. «Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale, allegato materie ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico».).

Ottici e optometristi sono oggi in grado, grazie alla loro specializzazione e alla strumentazione avanzata, di condurre analisi della visione binoculare, esami della rifrazione, misurazioni approfondite della vista in tempi che variano da 1 a 2 giorni lavorativi, contro i 79 di attesa media nel sistema sanitario pubblico e 8 per una visita oculistica privata.  Un esame della vista realizzato presso un centro ottico specializzato in optometria, sebbene non abbia valore di diagnosi medica, è un primo passo, in una prospettiva di prevenzione e di pre-allerta, sui difetti della vista e per la salute dell’occhio.