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Nuove norme per gli Agriturismi in Liguria

Nuove norme per gli Agriturismi in Liguria

Agriturismi, dopo la richiesta delle associazioni di categoria, siamo arrivati alla definizione di un documento che è stato approvato dalla Giunta regionale

 

“Sono stati modificati i limiti dell’esercizio dell’attività agrituristica che vengono elevati a un massimo di 38 posti letto, 65 coperti a pasto, 150 degustazioni al giorno e 14 piazzole per ospitalità agrituristica. Sono state modificate anche le zone a prevalente interesse agrituristico che vengono estese a tutto il territorio regionale. Abbiamo elevato, inoltre, le percentuali per l’impiego dei prodotti aziendali che salgono al 70% e sono così suddivise: minimo 40% di propria produzione e minimo 30% di prodotti provenienti da aziende agricole o imprese ittiche professionali del territorio regionale. Con queste modifiche viene anche prevista l’attività di agricampeggio attraverso tende, caravan e autocaravan”.

“Nella nuova normativa sono state previste anche disposizioni sulle attività formative relative alle fattorie didattiche ed è stata introdotta la possibilità di svolgere l’enoturismo e l’oleoturismo unitamente alle attività agrituristiche. Per queste attività è stata anche definita un’apposita tipologia di targa da affiggere sui locali”.

“Ho voluto poi rimarcare la possibilità di costituire reti di impresa nel settore agrituristico. In sostanza, attraverso la formula che le aziende riterranno più opportuna, sarà possibile creare una rete di impresa che possa mettere a sistema i servizi erogati sul territorio. Nascerà così l’agriturismo diffuso, una nuova tipologia di ospitalità agrituristica. L’agriturismo diffuso dovrà essere dotato di un centro di ricevimento da intendersi come punto attraverso il quale vengono forniti in modo unitario i servizi di promozione, commercializzazione dell’offerta di ospitalità, compresi i servizi di prenotazione, ricevimento, accoglienza e punto informazioni. L’agriturismo diffuso sarà funzionale a una fruizione estensiva del territorio e potrà essere costituito da strutture localizzate in diversi e differenti fondi agricoli. In tal modo si avrà la possibilità di organizzare visite guidate e potrà fungere come un vero e proprio punto di informazione turistica”.

“In ultimo, tramite le nuove norme viene previsto che l’ispettorato agrario rimanga a disposizione dei vari soggetti di vigilanza e controllo per fornire indicazioni e ausilio in occasione di verifiche attinenti all’attività agricola e agrituristica. Tengo molto a ringraziare le associazioni di categoria agricole con le quali si è portato avanti un lavoro molto proficuo. È sempre più importante riuscire a trovare un punto di contatto fra le diverse esigenze rappresentate. Credo che questa sia già una prima buona risposta alle nostre imprese agricole che diversificano il reddito attraverso l’attività agrituristica, tuttavia porteremo avanti il lavoro fatto per migliorare ulteriormente il testo”.