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Nervi, omaggio ai mille del ponte San Giorgio

La presentazione dello spettacolo a Palazzo Tursi

Presentato oggi in conferenza stampa nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Tursi I mille del ponte, spettacolo teatrale e musicale nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco e Raffaella Luglini, presidente di Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo, scritto da Massimiliano Lussana e dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno ricostruito il Ponte di Genova.

Lo spettacolo, prodotto dalla Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo, promosso dal Comune di Genova, dalla Regione Liguria, è ospitato dal Teatro Carlo Felice sul palco del Nervi Music Ballet Festival 2021, dove andrà in scena il 21 luglio.

L’autore de I Mille del Ponte, il giornalista Massimiliano Lussana racconta alcuni particolari dello spettacolo

I protagonisti delle storie escono dai ritratti presentati nel volume  voluto da Fondazione Ansaldo per l’archivio storico del lavoro italiano, attraverso i volti, le mani, i calli, gli occhi e le immagini del lavoro – dalla demolizione all’esplosione fino alla ricostruzione – di coloro che hanno materialmente “fatto” il Ponte: operai, ingegneri, saldatori, controllori di gestione, autisti, decine di categorie professionali, eccellenze italiane apprezzate in tutto il mondo.

In scena Mario Incudine, cantante e attore (di recente apprezzato nel video clip di Biagio Antonacci, Mio fratello, per la regia di Gabriele Muccino, accanto a Beppe e Rosario Fiorello), il mandolinista Manfredi Tumminello e Antonio Vasta, polistrumentista specializzato negli strumenti della tradizione popolare siciliana, sullo sfondo di video e di una playlist di canzoni della tradizione e della cultura recente italiana.

La presentazione dello spettacolo

« Un’importante pagina di storia genovese: un grande dolore, ma  anche il recupero di un forte senso di comunità, una spinta a ricostruire e ad andare avanti insieme” commenta l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso, mentre il sovrintendente del Carlo Felice Orazi ha fatto pervenire la propria soddisfazione per il fatto che  il Comune di Genova, la Regione Liguria, la Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo e il Teatro Carlo Felice si ritrovino per commemorare questa occasione attraverso l’arte, assieme alla cittadinanza.

“Da sempre Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo è custode dello straordinario patrimonio del saper fare e della cultura industriale, non soltanto quella genovese, di cui il Ponte San Giorgio è solo l’ultimo e più recente esempio!”, spiega la presidente della Fondazione Ansaldo Raffaella Luglini

Lo spettacolo si dispiega  sull’arco di tre atti: un primo atto dedicato agli “artefici” del ponte, le mani operose di oltre cinquanta tipologie di professionisti e artigiani diversi, confluite nell’opera monumentale di ricostruzione, presentate sulle note di o’ Guarracino e de La storia di Francesco De Gregori: una carrellata dei rappresentanti delle competenze tecniche e dei lavori manuali di imprescindibile importanza.

Un secondo atto è dedicato al “record dei notai”, dedicato al contributo dei 56 notai che hanno battuto il record dei primati riuscendo a consegnare per tempo le pratiche di tutela dall’esproprio ai cittadini residenti ai piedi del ponte: sullo sfondo le musiche estratte da quella che, nell’ambiente forense, è nota come la “playlist dei notai”: Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato, Lodo e Lo Stato sociale, i Pinguini tattici nucleari, Achille Togliani, poi Roberto Vecchioni e Giorgio Gaber e Ivano Fossati, ma anche Zorro e Messico e nuvole per raccontare le ricerche degli aventi diritto fino all’altro capo dell’Oceano.

Un terzo atto è intitolato, “Ponte di luce”, dal nome dell’idea di Renzo Piano: dove i suoni industriali – dal robowash che pulisce i vetri, ai sensori più moderni esistenti in questo settore dell’ingegneria civile si intrecciano alle colonne sonore di cartoni animati.

Un’opera “corale” che ritrae alla perfezione la grandezza di ciascun membro del grandioso coro di lavoratori coinvolti, fino all’omaggio a Paolo Micai, operatore e fotoreporter che fotografava e riprendeva il cantiere,  morto di Covid in un letto dell’ospedale San Martino di Genova. Da non perdere. ELI/P.