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L’Istituto Italiano di Tecnologia, eccellenza robotica

L’Istituto Italiano di Tecnologia, eccellenza robotica

L’IIT di Genova, Dai robot domestici a quelli per lo spazio, 100 storie italiane dal sud al nord che raccontano di tecnologie pronte a migliorare la vita delle persone

Innovazioni applicate alle attività quotidiane, alla sanità, all’industria e alla ricerca. È il Paese raccontato da Enel e Fondazione Symbola nel quarto Rapporto sull’innovazione Made in Italy “100 Italian robotics and automation stories”. Lo studio è stato presentato a Roma dal Presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci e dall’Amministratore Delegato di Enel, Francesco Starace.

Robot e automi entrano nella vita di tutti i giorni, sempre più presenti nelle attività di pulizia domestica, in quelle ludiche o nei servizi di assistenza. In molti contesti la loro presenza è già una realtà consolidata, come nel caso dei robot chirurgici che permettono di migliorare la qualità degli interventi o i carrelli automatici per il trasporto di merci e vivande, attivi 24 ore al giorno, tutti i giorni, in molti ospedali, centri logistici e nell’industria.

Anche nella nostra regione a maggio, presso il Gran Caffè di Rapallo, dove spesso si fermava Hemingway, sono ufficialmente entrati in servizio i primi due camerieri robot della Liguria e d’Italia.

In rappresentanza delle eccellenze Made in Italy sono intervenuti quattro innovatori riconosciuti a livello internazionale tra cui due tra le maggiori esperte al mondo di robotica: Barbara Mazzolai e Cecilia Laschi, già inserite tra le 25 donne geniali nella classifica di RoboHub. Antonio Bicchi, Presidente di I-RIM (Istituto di robotica e macchine digitali) associazione non-profit nata per integrare le eccellenze italiane della ricerca con il mondo dell’impresa; e Gabriele Diamanti del ddp Studio, attivo nel settore del design, che ha firmato Hannes, la mano robotica sviluppata dal centro protesi INAIL di Budrio e dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che consente al paziente di recuperare il 90% delle funzionalità adattandosi agli oggetti grazie al sistema dymanic adaptive grasp. Attraverso una semplice programmazione, il guanto muove le dita e accompagna i movimenti della mano adattandosi alle esigenze del paziente in riabilitazione attiva e passiva.

Hannes – la protesi realizzata dal Rehab Technologies IIT, Inail Lab di Genova in collaborazione con i designer Lorenzo De Bartolomeis, Gabriele Diamanti e Filippo Poli (ddp studio) – è stata anche premiata dall’Associazione per il Disegno Industriale con il Premio nazionale per l’innovazione “ADI Design Index 2018”.

“Insieme a Symbola vogliamo valorizzare il prezioso patrimonio di eccellenze del nostro Paese, mettendo in luce storie di successo, spesso poco conosciute, e di talento, non sempre riconosciuto, che contribuiscono al progresso attraverso soluzioni a misura d’uomo– dichiara Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel. “Tecnologia e ricerca sono i pilastri dello studio che raccoglie 100 esempi virtuosi di aziende che operano nel settore della robotica e dell’automazione Made in Italy: storie di ricercatori, mondo accademico e imprese che hanno la capacità di anticipare i tempi, testimoniando ancora una volta la competitività e l’avanguardia del sistema italiano in ambito internazionale. Siamo convinti che il nostro Paese, con le sue eccellenze e competenze, possa essere esempio di crescita sostenibile a livello globale dimostrando, in linea con il Manifesto di Assisi, che è possibile riportare la dimensione umana al centro del modello economico”.

 

“100 Italian robotics and automation stories” è quindi un racconto sulle tecnologie che miglioreranno la vita delle persone negli ospedali come nelle case, renderanno meno pesanti i lavori nelle fabbriche e aumenteranno gli standard di sicurezza. Innovazioni importanti per molti settori, dall’automotive all’agroalimentare, passando per la logistica. 100 esperienze che ancora una volta testimoniano che se l’Italia fa l’Italia è in grado di vincere qualsiasi sfida, grazie alla sua capacità di far sintesi tra funzionalità, bellezza, benessere, figlia di una cultura che – anche nelle sfide tecnologiche più avanzate – non dimentica mai il significato della ricerca, che è quello di creare un’economia e una società a misura d’uomo.