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Liguria, inciendi boschivi meno 50% , grazie anche ai volontari

Liguria, inciendi boschivi meno 50% , grazie anche ai volontari

Assessore Stefano Mai: cinque anni in cui l’antincendio boschivo ha visto formazione, finanziamenti, nuove attrezzature e mezzi, introduzione di tecniche sperimentali e potenziamento del servizio elicotteri

Il risultato, come precisa l’assessore regionale all’Antincendio boschivo Stefano Mai, è la riduzione del 50% degli incendi. Mai così bene in regione la prevenzione e le operazioni di spegnimento. Un aiuto fondamentale è arrivato dai volontari.

“Nel 2019, rispetto al periodo 2012-2017, abbiamo registrato una riduzione del 50% degli incendi e degli ettari bruciati – ha spiegato oggi l’assessore Stefano Mai – per ottenere questo risultato è stato fondamentale il lavoro di squadra.

In particolare voglio ringraziare molto i volontari antincendio boschivo, con i quali abbiamo lavorato con impegno e con cui siamo stati in grado di portare a compimento investimenti notevoli.”

“La Liguria oggi può contare sul fondamentale supporto di circa 2000 volontari appartenenti a 200 organizzazioni, con a disposizione 600 mezzi, e su un nuovo servizio di intervento degli elicotteri. Grazie a numerosi progetti europei che ci siamo aggiudicati come Regione, è possibile acquistare mezzi, attrezzature, e erogare formazione ai volontari, istruendoli sulle nuove tecniche di spegnimento e prevenzione.”

“La Liguria è la regione che in proporzione al suo territorio, è la più boscata d’Italia. Senza il supporto dei volontari, intervenire in un contesto di questo tipo sarebbe impossibile.

Per questo motivo negli ultimi anni abbiamo garantito loro investimenti cospicui.

Inoltre li voglio personalmente ringraziare per quanto hanno fatto durante il lockdown. Proprio per aiutarli a fronte di quanto hanno fatto in quel periodo difficilissimo per tutta la nazione, quest’anno ho scelto di anticipare i contributi annui a loro dedicati.

Come Regione Liguria abbiamo impegnato complessivamente 225mila euro, di cui 75mila andranno alle associazioni di volontariato e 150mila ai Comuni per il potenziamento dei gruppi Aib.”

“Molto importante ed impegnativa è stata anche la riorganizzazione dell’intero sistema dopo l’abolizione del Corpo Forestale dello Stato il passaggio di competenze ai Vigili del Fuoco.

Grazie anche alla grande collaborazione fornita da questi ultimi, siamo riusciti in circa due anni a riorganizzare l’intero sistema antincendio ed essere considerati nuovamente dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali una delle migliori regioni italiane.”