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Le Diocesi liguri ricordano il Beato Tommaso Reggio, vescovo giornalista

Il Vescovo Tommaso Reggio

Si stanno celebrando in questi giorni in tutta la Liguria, nelle Diocesi da Ventimiglia a Genova, dove ha operato con passione, numerose messe in ricordo del Beato Tommaso Reggio in occasione dei duecento anni dalla nascita. Nelle Diocesi sono stati organizzati anche momenti di preghiera e festeggiamenti. Oltre ad essere un valido sacerdote, Rettore di Seminari (prima a Genova e poi a Chiavari) e Vescovo, Tommaso Reggio fu giornalista molto attivo ed impegnato in svariati periodici e diresse due testate giornalistiche cattoliche.

Vescovo della Diocesi di Ventimiglia- Sanremo dal 1877 al 1892, fondò le Suore di Santa Marta. Fino alla morte, avvenuta a Triora nel 1901, fu Arcivescovo Metropolita di Genova, carica nella quale fu promosso nel 1892. Genova gli è debitrice per la grande opera di restauro della magnifica Cattedrale di San Lorenzo. Molto attento ai meno abbienti si adoperò sempre in favore della classe operaia, dando grande impulso alle società operaie cattoliche, impegnandosi in prima persona nella lotta per il riconoscimento del diritto al riposo festivo e ad un orario di lavoro regolamentato.

Collaborò attivamente con San Giovanni Bosco. La sua figura è di grande attualità, essendo stato sempre impegnato nell’affermare il primato etico del rispetto della persona. Per contrastare il fenomeno dello sfruttamento degli immigrati privi di documenti infatti creò un sistema di assistenza per far uscire le persone dalla clandestinità.

Morì a Triora, dove si era recato in pellegrinaggio in occasione dell’erezione della Statua del Redentore sul Monte Saccarello e fu affascinato da questo luogo spettacolare. Chiese di essere sepolto proprio nel Cimitero di Triora, ma la Curia metropolitana volle le sue spoglie. Il feretro fu portato a Genova e le solenni esequie si svolsero nella Cattedrale di San Lorenzo. Alla fine della cerimonia il feretro percorse le principali vie cittadine, accompagnato dal popolo, dalle autorità e dal clero giunto da tutte le Diocesi da Nizza a Genova. Nel pomeriggio dello stesso giorno la salma venne traslata nella Cappella del Seminario Minore del Chiappeto, sepoltura scelta dall’ Arcivescovo Magnasco per sé e per i suoi successori. Nel 1951 le Suore di Santa Marta traslarono le spoglie nella cappella appositamente costruita nella loro casa di Genova dove sono riposte in un monumento marmoreo. E’ stato Beatificato da Giovanni Paolo II il 3 settembre del 2000.
CLAUDIO ALMANZI