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L’attività nei primi due mesi della Divisione Anticrimine di Imperia

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La Questura di Imperia

La Divisione Anticrimine della Questura di Imperia, nei primi due mesi del corrente anno, a conclusione delle relative e complesse attività istruttorie, ha emanato ben sedici provvedimenti di avviso orale, di cui tre con prescrizioni aggiuntive, nei confronti di persone residenti in provincia di Imperia responsabili di reiterati comportamenti penalmente rilevanti e, per tale motivo, ritenute socialmente pericolose.

Si tratta, nella fattispecie, di sei giovani ritenuti responsabili della vile aggressione nei confronti di un giovane di Ospedaletti, perpetrata nello scorso mese di dicembre all’esterno di un noto locale pubblico di Bordighera. Oltre ad altre persone residenti in provincia da tempo al centro delle attenzioni dell’Autorità di pubblica sicurezza per aver reiterato condotte criminose in vari ambiti, tra i quali quello dei reati contro il patrimonio e del traffico di droga.

Si rammenta che l’avviso orale, disciplinato dall’art. 3 del codice delle leggi antimafia, è il provvedimento con il quale il Questore avvisa oralmente il soggetto, ritenuto socialmente pericoloso, che esistono indizi a suo carico, invitandolo nel contempo a mantenere una condotta conforme alla legge.

In caso di ulteriori violazione potrà essere proposto per la misura più incisiva della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

L’avviso orale con prescrizioni rappresenta una forma aggravata di provvedimento, in quanto il Questore può imporre al destinatario della misura il divieto di possedere o utilizzare taluni oggetti o strumenti che possano essere utilizzati nelle attività criminali, quali apparati di comunicazione, visori notturni, accessori di protezione balistica individuale, riproduzioni di armi ed altro ancora. All’avviso orale con prescrizioni può seguire la revoca della patente di guida.

Nell’ambito delle misure di prevenzione, nel medesimo periodo sono stati anche ammoniti tre uomini per comportamenti persecutori nei confronti delle loro ex compagne, due di Imperia ed uno residente in Vallecrosia, i quali, al momento, dopo la notifica dell’atto, non hanno reiterato le loro condotte vessatorie.

Infine, nel mese di febbraio del corrente anno, il Tribunale di Genova ha accolto in toto la proposta di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza avanzata dal Questore, ed ha così applicato nei confronti di un cittadino straniero pregiudicato, residente in un comune della valle Impero, la stringente misura di prevenzione della sorveglianza speciale per anni tre, con contestuale obbligo di permanenza nelle ore serali e notturne presso la propria abitazione.

Lo straniero si è evidenziato nel corso degli anni per la sua frenetica attività di spaccio di droga, a causa della quale è stato recentemente tratto in arresto dalla locale Squadra Mobile.

In particolare, la sorveglianza speciale, anch’essa ricadente nel genus delle misure di prevenzione personali la cui peculiarità è l’ applicazione “praeter delictum” e cioè  prescindendo dalla commissione di un reato, si applica ai soggetti socialmente pericolosi. Parliamo di quei soggetti che sono abitualmente dediti alla commissione di crimini o che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose. Che per il loro comportamento debba ritenersi che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica. Oltre a coloro che sono indiziati di gravi reati, tra cui stalking e  maltrattamenti in famiglia.

Tale misura consiste in una serie di prescrizioni che devono essere rispettate al fine di dimostrare il cambiamento di stile di vita. Ovvero cercare un lavoro stabile; fissare la propria dimora e farla conoscere all’autorità di pubblica sicurezza. Non allontanarsi dalla propria abitazione o dal Comune di dimora senza preventivo avviso all’autorità: Non uscire durante le ore notturne; non detenere armi. Inoltre, al sorvegliato speciale, vengono revocati il passaporto e la patente di guida.