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Issata campata, Ponte di Genova è modello ‘Fase 2’ per l’Italia. Bucci e Toti in cantiere

Nuovo Ponte di Genova

“Con il presidente Toti oggi abbiamo effettuato un sopralluogo al cantiere del nuovo viadotto sul Polcevera in occasione del varo della campata tra la pila 12 e la pila 13, nel rispetto delle regole per la sicurezza del cantiere.
Le operazioni si sono iniziate intorno alle 10.45”.

Lo ha riferito il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci.

Da oggi, con il varo della quint’ultima campata da 50 metri, i passi verso la fine della parte in acciaio del Ponte di Genova diventano più piccoli e più veloci.

Mancano, per finire, 154 metri di ponte ovvero “tre campate e un pezzettino”.

Mercoledì si alzerà la seconda parte del concio a ponente poi si passerà alla chiusura dei vari con le campate P2-P3 e P11-P12 con quegli strand jack già utilizzati per i maxi vari delle campate da 100 metri.

“E’ il successo di una squadra meravigliosa e coesa – ha spiegato Nicola Meistro, direttore Operations Italia Salini Impregilo e amministratore delegato del consorzio ‘PerGenova’ – tutte le nostre persone hanno dimostrato una grande capacità di adattamento al nuovo contesto.

E’ grazie a loro, e ai fornitori e alla filiera che ci affiancano ogni giorno continuando a lavorare nel rispetto di tutte le regole, che il Ponte di Genova è il modello della ‘Fase 2’ per tutta l’Italia, un Paese fatto di persone che nelle difficoltà sanno rimboccarsi le maniche esprimendo fiducia e coraggio”.

“Questo cantiere, che non abbiamo mai voluto fermare, rappresenta la capacità della nostra città e della nostra regione di reagire a tutto quello che è successo in questi anni. Ne abbiamo passate tante, ma abbiamo saputo rialzarci, come sapremo rialzarci dall’emergenza Covid-19” ha aggiunto il governatore ligure Giovanni Toti.

“Abbiamo deciso, tutti, di comune accordo – ha sottolineato Toti – che questo ponte dovesse andare avanti perché è il simbolo dell’Italia che ce la fa.

Abbiamo tenuto aperti anche i cantieri dello Scolmatore del Bisagno, quelli che stanno rifacendo le dighe dei porti danneggiati dalle mareggiate quelli che si stanno occupando di rifare le strade franate a causa del maltempo.

Insomma, la Liguria non si è fermata e credo che chi può, ovviamente senza trascurare in alcun modo la sicurezza, debba continuare a lavorare, perché lo fa anche per quegli  infermieri che sono arrivati volontari oggi all’aeroporto, lo fa per tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che ogni giorno rischiano nei nostri ospedali per salvare la vita dei malati. Lo fa per tutti noi e per il nostro futuro”.