Il Partito Comunista Italiano (PCI) parteciperà attivamente al presidio di protesta che si terrà domenica 19 gennaio alle ore 11:00 in via Sestri/piazza Ranco, per ribadire il fermo rifiuto alla corsa al riarmo e per manifestare solidarietà al popolo palestinese, vittima di una guerra senza fine e di un’oppressione inaccettabile.
La corsa al riarmo: un rischio per il futuro
Il PCI denuncia con fermezza come la crescente corsa agli armamenti stia portando il mondo sull’orlo di una catastrofe. Le spese militari globali continuano a crescere, sottraendo risorse vitali per settori fondamentali come sanità, istruzione e diritti sociali. Le potenze occidentali, in particolare gli Stati Uniti e la NATO, stanno intensificando tensioni e conflitti per consolidare il loro dominio, alimentando guerre in Ucraina, Medio Oriente e altre aree del mondo. In questo contesto, l’Italia si trova ad affrontare un governo di destra che, con la complicità del principale partito d’opposizione, segue questa pericolosa deriva, destinando fondi pubblici al riarmo, mentre i cittadini subiscono le pesanti conseguenze sociali ed economiche.
Solidarietà al popolo palestinese
Nonostante l’annuncio di una tregua, la situazione a Gaza rimane drammatica. La guerra continua a mietere vittime, evidenziando la fragilità degli accordi di cessate il fuoco. Il PCI rinnova la sua solidarietà piena al popolo palestinese, sostenendo il diritto dei palestinesi a vivere in pace e libertà in uno Stato indipendente e riconosciuto.
Scendere in piazza per la pace
In un contesto internazionale sempre più segnato dall’escalation bellica e dalla crescente militarizzazione, il PCI scende in piazza per dire no alla guerra e per chiedere un cambiamento nelle priorità del governo. Non possiamo rimanere in silenzio mentre l’esecutivo italiano destina miliardi di euro a un sistema di guerra, mentre lavoratori, giovani e famiglie subiscono gli effetti di una crisi sociale senza precedenti.
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