Home Politica Politica Genova

Il granchio preso da Arkel e Lalla, Fassio: tutore minori trasferiti è Comune non operatori

Garante Diritti Infanzia Francesco Lalla e assessora comunale Francesca Fassio (FI)

Oggi pomeriggio in consiglio comunale le consigliere del M5S Maria Tini e del Pd Cristina Lodi hanno chiesto chiarimenti in merito all’improvviso trasferimento di sedici minori stranieri non accompagnati (di età compresa fra i 16 e i 18 anni) dalle comunità di assistenza educativa ai centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati.

Le consigliere comunali d’opposizione hanno sottolineato che “tale decisione è stata presa senza avvisare, per tempo, le strutture dove erano ospitati i ragazzi determinando, così, una situazione di forte stress e disagio sia nei tutori sia nei minori”.

Minori trasferiti dal Comune senza i tutori, Lalla bacchetta giunta Bucci: violata la legge

Una questione che nei giorni scorsi aveva fatto prendere una posizione non solo al M5S e alla sinistra, ma anche al Garante regionale per l’Infanzia, l’ex procuratore capo Francesco Lalla, e al responsabile dell’Ufficio regionale del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il docente universitario Dario Arkel.

Addirittura, il Garante Lalla, con un comunicato ufficiale diramato da Regione Liguria, tra le altre cose aveva dichiarato: “Ritengo una violazione di legge e dei superiori interessi del bambino che si trova in Italia senza famigliari, avere agito senza il dovuto concerto con i tutori dei minori non accompagnati. Questo comportamento ha impedito ai tutori (figura prevista dalla legge 47 del 2017) di esercitare il proprio diritto-dovere”.

“Vorrei precisare – ha replicato l’assessora alle Politiche sociali Francesca Fassio (Forza Italia) – che i minori trasferiti sono 12, altri 4 erano in un centro di prima accoglienza perché appena arrivati.

Tengo a sottolineare che gli operatori non sono tutori, in quanto il tutore è istituzionale ed è il Comune di Genova. Da qualche mese abbiamo delle strutture di accoglienza per i minori non accompagnati che garantiscono alti standard di assistenza a questi ragazzi.

Preciso che, contrariamente da quanto riportato sui giornali cittadini, nessuno dei ragazzi è stato trasferito in comunità per adulti e, inoltre, prima degli spostamenti, alla presenza degli educatori e degli assistenti sociali, sono stati fatti colloqui personali con i ragazzi. Non è stata interrotto nessun iter scolastico, in quanto solo uno frequenta, al momento, la scuola”.