(Napoli, 5.10.25) – Un Genoa propositivo e determinato ha “rischiato” di portare via il risultato dal tempio dei campioni d’Italia, il “Maradona” di Napoli. Del resto, come la scorsa settimana avevamo “bastonato” – giornalisticamente – la prestazione con la Lazio, ora invece dobbiamo dire un buon Genoa.
Un vero peccato, perchè se fosse arrivato anche un pari, non sarebbe stato certamente rubato.
Adesso per il Grifone si chiuse un ciclo di gare praticamente di ferro, se si toglie la prima di campionato con il Lecce.
Ed alla ripresa del campionato, dopo la sosta per la Nazionale arriverà il momento di fare punti, con un nuovo ciclo di sei gare alla portata della squadra rossoblu.
Fondamentale aver capito e visto – naturalmente per chi vuol vedere – che il Vecchio Balordo è vivo e può dare filo da torcere a tutti, come lo ha dimostrato contro i Campioni d’Italia partenopei.
Si parte con il Genoa che presenta quasi a sorpresa Mercandalli in difesa al posto di Ostigaard, mentre in avanti continua la girandola di punte: questa volta tocca ad Ekhator partire titolare a fianco di Vitinha, mentre si accomoda in panchina Colombo. Resta fuori, probabilmente per fargli tirare un poco il fiato Martin, e subentra Sabelli, che farà una egregia gara.
Così il Grifo mette Ellertsson terzino sinistro, Sabelli a destra e finalmente in avanti Norton-Cuffy, a supporto delle punte.
Dopo che il Napoli va vicino al gol (12′) con Politano, la gara va avanti a fasi alterne e rapidi rovesciamenti di fronte, sino al minuto 33′ quando il Genoa passa in vantaggio: falcata sulla fascia di Norton-Cuffy, fa fuori l’attonito Olivera e crossa basso al centro della area: Ekhator con un tocco di tacco di gran classe e precisione mette in rete lasciando di sasso Milinkovic Savic: 1-0 per il Genoa (foto in alto).
Nei 14′ restanti del tempo il Grifone non corre alcun rischio, anzi nel recupero Di Lorenzo mette giù, forse con un braccio Vitinha che protesta con veemenza, ma l’arbitro dice che si può proseguire, quindi si va al riposo.
Nell’intervallo Vieira lascia negli spogliatoi Mercandalli (ammonito) e lancia lo spilungone Otoa.
Il Napoli al minuto 50′ risponde facendo uscire Politano ed Olivera per Spinazzola e De Bruyne; i campioni d’Italia con questi ingressi acquistano maggiore sprint, e costringono il Genoa ad arretrare il suo baricentro.
Otto minuti ed il Napoli pareggia: c’è un tiro da fuori area, respinto, la palla resta li e Vasquez con un prodigioso intervento in spaccata toglie la palla del gol sicuro a Hojlund; la sfera si impenna dalle parti di Anguissa che può colpire di testa; Leali decide di uscire, fa tre passi ed Anguissa, senza dare alcuna potenza alla palla, di testa scavalca il portiere rossoblu, che se fosse rimasto tra i pali l’avrebbe quasi certamente neutralizzata: 1-1. Ingenuità del numero uno genoano che costa cara.
Al 61′, vista la squadra un po stanca, Vieira fa uscire Malinowskyi ed Ekhator, per fare posto a Thorsby ed Ekuban. Il portiere rossoblu si rifà cinque minuti dopo con un autorevole intervento su tiro a colpo sicuro di Di Lorenzo.
Il Napoli preme deciso, ed ha buone occasioni ancora con De Bryine (72′) e Di Lorenzo (74′) sventate dai rossoblu.
Ma al 75′ il Napoli passa: Di Lorenzo in mischia serve di testa Anguissa, che dai 10 metri propone un bolide respinto da Leali d’istinto, ma sulla ribattuta del portiere il più svelto è Hojlund che insacca: 2-1.
Vieira (76′) inserisce Carboni e Colombo per Vitinha e Sabelli, per aumentare la potenza offensiva.
Nell’ultimo quarto d’ora il Genoa ci prova, ma con poca fortuna, sino quando al 94′ il direttore del traffico La Penna fischia la chiusura dell’incontro.
Nuova sconfitta del Grifone, ma ben diversa da quello rimediata la settimana scorsa con la Lazio: e se il vero Grifone è questo, il futuro non può essere negativo.
Ora dicevamo, dopo la sosta ci sarà un ciclo di gare alla portata dei rossoblu. Se la squadre resterà tranquilla e concentrata, e l’ambiente non cercherà zizzania a tutti i costi, alla ripresa il Genoa risalirà la china.
Dipende da Vieira, dipende dalla squadra, ma dipende anche dall’ambiente che circonderà il Grifone.
IL TABELLINO: NAPOLI-GENOA 2-1
Reti: 33′ pt Ekhator (G) Anguissa e Hojlund (N)
Napoli (4-1-4-1): Milinkovic Savic 6; Di Lorenzo 6, Beukema 6.5, J. Jesus 6, Olivera 5.5 (dal 50′ Spinazzola 7); Lobotka 5.5 (dal 43′ Gilmour 5.5); Politano 6.5 (dal 50′ De Bruyne 7), McTominay 6.5, Anguissa 6.5, Neres 6 (dall’82’ Gutierrez sv); Hojlund 7 (dall’82’ Lucca sv) (A disp.: Meret, Ferrante, Mazzocchi, Marianucci, Vergara, Elmas, Ambrosino, Lang). All. Conte.
GENOA (4-2-3-1): Leali 5.5; Sabelli 6.5 (dal 76′ Carboni sv), Marcandalli 6 (dal 46′ Otoa 6.5), Vàsquez 6.5, Ellertsson 6.5; Masini 6.5, Frendrup 6; Norton-Cuffy 7, Malinovskyi 6.5 (dal 61′ Thorsby 6), Vitinha 6.5 (dal 76′ Colombo sv); Ekhator 7 (dal 61′ Ekuban 5.5) (A disp.: Siegrist, Sommariva, Martìn, Fini, Onana, Cuenca, Grønbæk, Venturino). All. Vieira.
FRANCO RICCIARDI
(grazie per le foto a TANOPRESS/GENOA CFC)