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Il 28 febbraio la presentazione del libro: Uccidete Guido Rossa

Il Comune di Genova per il 45° anniversario dell’omicidio di Guido Rossa
Guido Rossa (foto d'archivio)

Giovedì 28 (alle 18) appuntamento culturale presso l’Associazione Amici di Via Napoli, con sede in  Via Bianco 4C, a pochi metri dall’impianto sportivo del Lagaccio, dove si terrà la presentazione del libro “Uccidete Guido Rossa”, alla presenza degli autori Donatella Alfonso e Massimo Razzi (Edizioni Castelvecchi).

L’evento è patrocinato dal I Municipio Centro Est e sarà introdotto da Stefano Mantero e Maria Teresa Valle.

Si tratta di un appuntamento fortemente sentito nel quartiere genovese, in quanto 40 anni fa Guido Rossa, operaio e sindacalista all’Italsider di Genova Cornigliano iscritto al Pci, venne assassinato il mattino del 24 gennaio 1979 a non più di tre chilometri dalla sede dell’associazione mentre stava salendo in auto per recarsi a lavoro.

Secondo la colonna genovese delle Brigate Rosse, la sua colpa era stata di avere denunciato, tre mesi prima, un compagno di lavoro scoperto a diffondere in fabbrica volantini dei terroristi.

Da quel momento, iniziò la solitudine di Guido e i tanti misteri sull’omicidio.

Perché poi si seppe che era stato deciso solo un ferimento, ma un brigatista del commando era tornato indietro per sparare i due colpi mortali.

Qualcuno nei vertici delle BR gli aveva dato via libera?

Nonostante le pesanti condanne, Lorenzo Carpi, l’autista del gruppo, non è mai stato arrestato né rintracciato.

Dov’è fuggito, e  soprattutto, è stato aiutato? Da chi?

Nel libro ci sono tante testimonianze e documenti su Guido Rossa e sulla sua vita in fabbrica e fuori.

Importante il racconto in prima persona di Razzi, che fu compagno di scuola di Lorenzo Carpi, l’autista del commando delle BR.

Gli autori sono due noti ed apprezzati giornalisti genovesi.

Donatella Alfonso ha lavorato per Il Lavoro e La Repubblica. Tra i suoi libri ricordiamo “Animali di periferia: le origini del terrorismo tra golpe e resistenza tradita” (Castelvecchi, 2012); “Fischia il vento: Felice Cascione e il canto dei ribelli” (Castelvecchi, 2014); “Un’imprevedibile situazione. Arte, vino, ribellione: nasce il Situazionismo” (2017); con Nerella Sommariva ha realizzato “La ragazza nella foto. Un amore partigiano” (2017).

Massimo Razzi ha lavorato al quotidiano l’Unità, Corriere Mercantile, Il Lavoro, La Repubblica. E’ stato tra i costruttori del sito di “Repubblica.it” e di “RE-Le Inchieste”. Dal 2012 al 2016 è stato direttore di Kataweb. Attualmente è responsabile dell’area web dell’agenzia di stampa “LaPresse”. Ha scritto “Il re delle «bionde»” (1997). E’ stato autore e co-sceneggiatore della serie televisiva Il Capitano, andata in onda su  Rai 2 nel 2005.

Franco Ricciardi