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Federica Carossi venerdì 5 alle 18 al Mondadori Bookstore Sestri

Federica Carossi Venerdì 5 aprile alle18 dal Mondadori Bookstore Sestri per la presentazione del suo nuovo libro di poesie
Federica Carossi Venerdì 5 aprile alle18 dal Mondadori Bookstore Sestri per la presentazione del suo nuovo libro di poesie

Presentazione del suo nuovo libro di poesie

Federica Carossi, venerdì 5 aprile alle 18, sarà al Mondadori Bookstore di Genova Sestri Ponente per la presentazione del libro di poesie intitolato “Non ricordo l’inverno” (Marco Saya Edizioni).

Per l’occasione, l’autrice milanese sarà intervistata dal giornalista Claudio Gambaro e durante l’evento saranno effettuate alcune letture tratte dal libro, a cura di Lucia Caponetto.

Nella poesia di Federica Carossi, Milano gioca un ruolo fondamentale. Non è solo lo spazio dentro il quale si muovono i versi, ma un vero e proprio sentimento. La raccolta di versi è in realtà la storia di un grande amore, il dramma di una donna che si deve ricostruire da zero e che trova in sé la resilienza necessaria per fare fronte alle difficoltà della vita. “Non ricordo l’inverno” è un inno alla consapevolezza, per lanciare un messaggio importante: “Rinascere si può, sempre”.

“Il mio libro nasce da un’urgenza, le prime poesie sono state versi estemporanei trascritti alla meglio con le note del cellulare. Quando mi sono resa conto che tra loro correva un fil rouge Albert Kart, ho voluto dare alle parole un corpo organico e un senso diverso. Ho scelto di raccontare.

L’impianto della raccolta infatti è concettualmente narrativo, mi sono basata sui classici tre atti della storia. I primi due atti sono accorpati nella sezione L’entropia delle cose e il terzo atto corrisponde alla sezione Non ricordo l’inverno.

Mentre scrivevo avevo in mente un personaggio ideale, una donna. Che sono io, ma anche non più. Un simbolo. In questo senso ho cercato di uscire dall’elemento lirico, ho mescolato autobiografia ed elementi inventati per costruire una trama che oltrepassasse il ripiegamento su me stessa, volevo una poesia che potesse incontrare gli altri.

Secondo me questo è il punto di partenza per scrivere versi credibili. Quando chi li legge ci trova un messaggio o una parte di sé, allora la poesia ha raggiunto il proprio scopo”.