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Conte nel mirino delle Iene: progetto parcella con prof. Alpa. Conto corrente a Genova

Premier Giuseppe Conte (foto Le Iene)

“Un nuovo documento esclusivo confermerebbe che il premier Conte e il professor Alpa erano legati da interessi economici e professionali e quindi quest’ultimo non sarebbe potuto essere il commissario d’esame al concorso universitario di Caserta del 2002, con il quale Conte è diventato professore ordinario di diritto privato”.

E’ quanto risulta dal sito web della trasmissione televisiva Le Iene (Mediaset) che ieri ha pubblicato un nuovo documento che mostra una parcella del 2009, firmata sia dal professore Guido Alpa, genovese d’adozione, che dall’avvocato Giuseppe Conte, attuale presidente del Consiglio dei ministri.

“E’ un progetto di parcella ma non una fattura unica” si sono difesi a Palazzo Chigi.

Una “spiegazione” di fatto confermata dalle Iene, che hanno aggiunto: “Pubblichiamo il progetto di parcella per la causa civile nella quale il primo ministro Conte e il professor Alpa difesero il Garante per la privacy.

E’ su carta intestata a entrambi, con la richiesta di pagamento dell’intera cifra di 26.830,15 euro su un unico conto corrente di una filiale di Genova di Banca Intesa. Il tutto firmato da entrambi, Guido Alpa e Giuseppe Conte.

È ancora possibile a questo punto sostenere, come ha fatto Giuseppe Conte nell’ultimo anno ai microfoni delle Iene, che non vi fossero interessi economici in comune e che non vi fosse incompatibilità del professor Alpa nel giudicare Conte al concorso universitario? Il primo ministro ha mentito sul fatto che ognuno avesse fatturato per conto suo?”.

In merito al servizio delle Iene sul concorso del 2002 con cui l’attuale premier Giuseppe Conte divenne professore di Diritto privato, Palazzo Chigi ha ribadito: “All’epoca del concorso e anche successivamente non c’è mai stata un’associazione professionale, formale o anche solo sostanziale, tra Alpa e Conte. Né tantomeno c’è mai stato un conto corrente unico o comunque utilizzato da entrambi. È assolutamente scorretto, quindi, affermare che ci sia una fattura in comune tra Guido Alpa e Giuseppe Conte”.