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Cocaina nel porto di Pra’, camallo condannato a 10 anni

Dogane bloccano in porto 37 tonn. di rifiuti elettronici
Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane in porto (foto di repertorio)

E’ stato condannato a 10 anni, con rito abbreviato, il camallo di 50 anni arrestato a febbraio mentre cercava di portare fuori dal porto di Pra’ alcuni borsoni con oltre 400 chili di cocaina arrivati in un container a bordo di Msc Adelaide.

Il sostituto procuratore della Dda Federico Manotti, aveva chiesto la condanna a 10 anni.

Sulla nave venne trovato morto con una ferita da taglio anche un marittimo, ma l’indagine ha escluso un collegamento e la procura ha archiviato il caso come suicidio.

La cocaina era divisa in 400 panetti per un valore di circa 30 milioni ed era nascosta in 14 borsoni dentro un container che trasportava caffè dal Brasile.

Il giorno dell’arrivo la Guardia di finanza aveva messo alcuni container ritenuti “sospetti” in un’area videosorvegliata.

Durante la notte gli investigatori avevano notato un uomo che con una ralla cercava uno dei cassoni per spostarlo in una zona senza telecamere.

A quel punto sono intervenuti i finanzieri e hanno arrestato il camallo.

Secondo gli inquirenti della Dda genovese, la droga era destinata alla criminalità organizzata. Mentre la droga era stata posizionata con il sistema rip-off che consiste nel sistemare lo stupefacente immediatamente dietro i portelloni del container in modo da poter essere prelevata agevolmente durante la sosta delle merci nelle aree portuali.

Le indagini sono in corso per individuare i complici del portuale e i destinatari della cocaina.