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Caso spareggio Spezia a Udine finisce in consiglio regionale. Pd: ingiusto

Consigliere regionale e segretario ligure del Pd Davide Natale (foto d'archivio)

“La scelta dello stadio ‘Friuli’ di Udine come sede dove disputare la partita di spareggio per la permanenza dello Spezia in serie A rappresenta un innegabile situazione di svantaggio per lo Spezia, vista la maggiore vicinanza geografica tra la città scaligera e Udine. Ho proposto un ordine del giorno in consiglio regionale per chiedere lo spostamento di sede, senza trovare, però, la condivisione di tutti i gruppi necessaria per la presentazione”.

Lo ha dichiarato stamane il consigliere regionale spezzino del Partito Democratico Davide Natale.

“Chiedo che la giunta regionale, nonostante la mancata sottoscrizione dell’ordine del giorno da parte di alcuni gruppi del consiglio regionale – ha aggiunto Natale – solleciti le istituzioni calcistiche di adoperarsi affinché sia individuata una sede diversa rispetto a Udine per giocare lo spareggio.

Se la sede non dovesse essere modificata, i tifosi dello Spezia si vedranno penalizzati dovendosi sobbarcare un viaggio quasi doppio rispetto ai tifosi veronesi. Ritengo che la scelta della Lega calcio non sia rispettosa delle esigenze della squadra dello Spezia calcio e dei suoi tifosi”.

Aggiornamento.

Il governatore ligure Giovanni Toti ha successivamente dichiarato: “Disputare la partita di spareggio per la permanenza dello Spezia in serie A contro il Verona a Udine non rappresenta soltanto uno svantaggio sportivo per la squadra ligure, vista la distanza tra le due città dall’impianto sportivo prescelto che andrebbe a penalizzare sensibilmente la squadra ligure a più di 500 chilometri dal ‘Friuli’, ma rappresenta una scelta rischiosa anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. I tifosi spezzini e quelli del Verona infatti sarebbero costretti a compiere 162 chilometri di strada insieme per raggiungere lo stadio, il tratto che da Padova va a Udine. Per questo, come scritto in una lettera inviata alla Lega Calcio, auspichiamo che durante il Consiglio di Lega Serie A venga scelto un impianto che tuteli la sicurezza e l’imparzialità. Il campo di Reggio Emilio garantirebbe, ad esempio, anche l’equidistanza”.