“Quaranta giorni. Questa la durata dell’ultima sparata elettorale di Pietro Piciocchi, prima di infrangersi contro la realtà.
D’altronde la ‘grande attenzione’ di Piciocchi per giovani e spazi pubblici era cosa nota, talmente nota che mentre a favor di telecamere poco più di un mese fa lo stesso Piciocchi annunciava di voler utilizzare la Casa del Soldato a Sturla per co-working e aule studio, l’intera struttura finiva dritta dritta nell’elenco di quelle da mettere all’asta.
Tutto questo dopo che lo stesso Piciocchi aveva incredibilmente ‘restituito’ la stessa Casa del Soldato al Demanio, acquistata dal Comune di Genova durante l’ultima amministrazione di Centrosinistra.
E mentre la città continua a perdere energie e competenze, Piciocchi si conferma sempre più protagonista di un imbarazzante spettacolo elettorale fatto di aggressioni personali, mistificazioni e fake news.
Verrebbe da chiedersi che cosa abbia detto – sicuramente non fatto – l’Assessore al Patrimonio Francesco Maresca, molto impegnato in queste settimane sui social in un forse più consono ruolo di influencer a tempo pieno, tra uno slogan neofascista e l’altro. Probabilmente avrà sfoggiato il suo ormai caratteristico ‘me ne frego’. Per una volta, seppur con dubbio gusto etico, avrebbe detto la verità.
Ai genovesi e alle genovesi stufi della gestione della destra a trazione Piciocchi-Maresca che se ne frega dei beni pubblici va solo un appello: andate a votare”.
Lo ha dichiarato oggi Simone D’Angelo, segretario Metropolitano Pd Genova e consigliere regionale.
Le dichiarazioni del M5S a proposito della Casa del Soldato
A tale proposito la segreteria genovese del M5S oggi ha rincarato la dose.
“Se davvero – hanno sostenuto i pentastellati – il reggente-facente funzione aveva intenzione di riacquistare la Casa del Soldato per farne un hub per i giovani, perché non intervenne a tempo debito per evitare che Bucci la restituisse allo Stato?
Ve lo diciamo noi perché. Quell’operazione è stata l’ennesima foglia di fico del centrodestra. In buona sostanza, se ne sono lavati le mani, dimenticandosi totalmente delle promesse di spazi sociali per i giovani.
Se oggi l’immobile è nel degrado, la colpa è loro. La verità è che per smuovere i Bucci e i Piciocchi servono le speculazioni edilizie. La Casa del Soldato non si presta alle operazioni di edilizia residenziale di lusso.
La lista di beni pubblici che l’amministrazione non ha voluto recuperare o non è riuscita a valorizzare è purtroppo lunga. Oltre alla Casa del Soldato, pietra miliare architettonica del Levante cittadino, ricordiamo il vergognoso caso Marinella in passeggiata a Nervi, operazione dubbia che ha succhiato 500 milioni di euro di soldi pubblici e poi è miseramente fallita. E ora dovremmo fidarci del progetto ‘Crea Valore’ del ministero dell’Economia?”.
Casa del Soldato, Piciocchi: ecco il documento. Come al solito il Pd mente ai genovesi
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