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Carignano, spuntano panchine anti degrado. Carratù: non è stato il Municipio né Aster

Una panchina a Genova (foto di repertorio fb)

Nel quartiere genovese di Carignano, in centro città, dove abita il sindaco Marco Bucci, sta facendo discutere l’installazione di un divisorio su alcune panchine per evitare il bivacco dei clochard, sempre più numerosi in zona.

“Non siamo noi ad avere installato o fatto installare quei divisori – ha spiegato il presidente leghista del Municipio Andrea Carratù – e non sono stati neanche i tecnici di Aster, che si occupano anche della manutenzione delle panchine.

Non ho mai avuto problemi ad attuare politiche anti degrado ma in questo caso non c’entriamo nulla.

Per intervenire su quelle panchine, peraltro antiche, avremmo chiesto almeno il parere della Sovrintendenza”.

L’ipotesi è che ad applicare il divisorio possa essere stata l’azienda che gestisce le vicine fermate degli autobus, o addirittura qualche zelante privato cittadino, visto che la zona, da tempo, è stata segnalata ormai come problematica alle autorità competenti (Municipio incluso).

“C’è un problema di persone che si accampano, bevono o utilizzano la fontana per lavarsi, in quella piazza, e non va bene” hanno spiegato più volte i residenti, alcuni dei quali, in particolare anziani, hanno timore ad avventurarsi nell’area vicino alle panchine.

In ogni caso, sui social network è scattata una polemica e a Genova non è la prima volta.

Nel 2016 si sollevò una bufera sul presidente del Municipio Bassa Val Bisagno, Massimo Ferrante, del Pd.

“Se dovessero chiedermi di togliere i divisori – ha aggiunto Carratù – potrei anche valutare di inviare gli operai, ma prima devo sapere chi li ha fatti montare”.