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Carige, ok piano salvataggio e aumento capitale. Toti e Bucci: senso di responsabilità

Carige, l’assemblea approva aumento di capitale

“L’approvazione del piano di salvataggio di Carige e’ una buona notizia per Genova e tutta la Liguria: ringraziamo gli azionisti, i commissari e i lavoratori per il senso di responsabilita’ e l’impegno dimostrato”.

Lo hanno dichiarato ieri in una nota congiunta il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, dopo il via libera all’aumento di capitale da parte dell’assemblea straordinaria.

“Regione e Comune hanno seguito le vicende di Carige fin dal primo giorno, per salvaguardare l’Istituto e i lavoratori – hanno aggiunto Toti e Bucci – ora la banca puo’ guardare al futuro e riprendere un percorso di crescita per affiancare lo sviluppo dell’economia ligure”.

Soddisfazione comunque bipartisan, come ha dimostrato anche la nota rilasciata dal Pd: “Il via libera all’aumento di capitale e’ una buona notizia che fa ben sperare per il futuro della banca genovese e quindi per i correntisti, gli azionisti e i lavoratori. Ringraziamo il senso di responsabilita’ e il coraggio dimostrato oggi da tutti gli azionisti, che hanno creduto nel futuro dell’istituto. Per Carige c’e’ ancora molto da fare, ma il voto di oggi segna sicuramente un passo molto importante per il salvataggio e l’indipendenza della banca ed e’ un segnale forte per l’intero territorio ligure”.

“Cauto ottimismo – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti (Lega) – per il salvataggio di Banca Carige. Abbiamo evitato il tracollo, ma attendiamo adesso un progetto che mantenga testa, gambe e cuore in Liguria.

In questi mesi abbiamo sottolineato più volte l’importanza di avere una banca del territorio, gestita in maniera sana e trasparente, che rappresentasse un volano di sviluppo per le imprese e di vicinanza per le famiglie.

Crediamo che da questi valori debba ripartire Carige, e non da un’ottica speculativa che non farebbe altro che impoverire il nostro tessuto economico e pregiudicare l’occupazione”.