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Carige: in corso iniziative di derisking e rafforzamento patrimoniale

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Banca Carige (foto di repertorio)

In tarda serata arriva una nota di Banca Carige a spiegazione della sua situazione finanziaria e sulle iniziative che, sta operando, per il derisking e il rafforzamento patrimoniale della banca. Operazioni che vanno in controtendenza alle affermazioni dell’agenzia Fitch Ratings.

“Il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige Spa, riunitosi in data odierna, sotto la presidenza di Pietro Modiano – si legge nella nota – ha assunto deliberazioni e riaffermato il processo di esecuzione delle iniziative dirette al derisking e al rafforzamento patrimoniale della Banca, in linea con l’interlocuzione avviata costruttivamente con i Regulators e nell’interesse di tutti i propri Stakeholders.

Nell’ambito dell’esecuzione dell’NPE Strategy, e creando pertanto le condizioni per traguardare ampiamente la decisione di Banca Centrale Europea del dicembre 2016 in merito all’entità massima di NPL lordi detenibile a fine 2018, il Consiglio di Amministrazione ha dato oggi mandato all’Amministratore Delegato, Fabio Innocenzi, per la finalizzazione dell’accordo con Bain Capital Credit LP, nell’ambito della trattativa in esclusiva annunciata il 7 agosto u.s., volto alla cessione di un portafoglio di posizioni Unlikely To Pay (UTP) fino a €400 milioni di gross book value (GBV)che consentirà di portare l’ammontare di NPE al di sotto dell’obiettivo di €4,6 miliardi stabilito da BCE per fine 2018.

Ferma restando la data prevista del 30 novembre 2018 per la presentazione del Capital Conservation Plan (per la quale non è stata richiesta alcuna deroga), il Consiglio di Amministrazione ha dato poi mandato all’Amministratore Delegato di predisporre un piano di azione che garantisca, indipendentemente dalle presenti condizioni di mercato, il rispetto entro fine anno anche dei parametri di Overall Capital Requirement. Sono allo studio gli termini e modalità idonee a chiudere tale gap e la definizione delle garanzie per assicurarne comunque l’esecuzione entro il 31 dicembre 2018. Il Consiglio si riunirà entro fine mese per deliberare in proposito.

La Banca intende verificare tutte le modalità di turn-around operativo, valutando in una prossima riunione consiliare l’individuazione di una banca di investimento per esplorare possibili aggregazioni.

La Banca sottolinea di aver concluso positivamente, nei primi giorni di insediamento del nuovo Consiglio, il closing della cessione del business del Merchant Acquiring a Nexi Payments S.p.A., di proseguire l’attività propedeutica all’operazione di cartolarizzazione assistita da garanzia statale (GACS), la cui finalizzazione è prevista entro fine anno.

Con riferimento infine al comunicato di Fitch Ratings emesso nella giornata di ieri, si ribadisce che l’analisi si riferisce a valutazioni antecedenti agli sviluppi in tema di governance e di sostegno finanziario da parte del principale azionista successivi all’Assemblea degli Azionisti. A tal riguardo si ribadisce che, secondo quanto comunicato dalla Banca in sede di Relazione Semestrale, il CET1 ratio phased-in al 30 giugno 2018 era pari all’11,9%, superiore quindi sia al limite regolamentare del 9,625%, sia alla soglia suggerita, inclusiva della guidance, dell’11,175% e il TCR phased-in, sempre al 30 giugno 2018, si attestava al 12,0%”.