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Capitano Ultimo, revoca scorta nel giorno dell’uccisione Generale Dalla Chiesa

Capitano Ultimo, revoca scorta nel giorno dell’uccisione Generale Dalla Chiesa

Il Colonnello Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo, esprime tuta la sua rabbia per la revoca della sua scorta che scatterà oggi, nell’anniversario dell’uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Lo fa con tutta una serie di tweet.

“3 settembre. Revocata la #scorta al #capitanoultimo. @ritadallachiesa ci stavamo chiedendo tra #carabinieri, tante battaglie e tanti #caduti, per far brindare #Bagarella. Ma #chilhavisto il comandante dei #carabinieri #giovanniNistri. No #mobbing di Stato.”

“Generale #dallachiesa. Il nostro impegno di uomini e di   #carabinieri #esagitati ed #eversivi è tutto qui :« “Che cosa dobbiamo fare?”. Rispondeva: “Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”

“I peggiori sono sempre quelli che rimangono alla finestra a guardare come andrà a finire. Sempre tutti uniti contro la mafia di Riina e Bagarella. No abbandono No omertà No mobbing di Stato”. Con una serie di tweet

Il Capitano Ultimo chiede anche polemicamente “chi ha visto il comandante dei carabinieri Giovanni Nistri?”, ringrazia gli oltre diecimila firmatari della petizione promossa sulla piattaforma change.org per chiedere il mantenimento della tutela per l’ufficiale dei carabinieri e cita le parole dello stesso Dalla Chiesa contro “l’ingiustizia che sostiene la mafia di Riina e Bagarella e fa uccidere i combattenti del Popolo”.