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Burocrazia folle, la beffa del Ministero dell’Istruzione al piccolo Comune dell’entroterra

Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli (Pd)

Il sindaco del Comune di Neirone, piccolo Comune dell’entroterra genovese, nei giorni scorsi ha ricevuto una missiva dal Ministero dell’Istruzione con la quale gli si chiede di giustificare la spesa dei 29 euro ottenuti con “il riparto dei fondi per l’edilizia scolastica destinati alla ristrutturazione, messa in sicurezza, riqualificazione delle scuole”.

Com’è noto, il Comune della Val Fontanabuona ha solo 959 abitanti, una densità pari a 2 abitanti a chilometro quadrato, ben poche risorse e aveva ricevuto i 29 euro come frutto della ripartizione dal fondo destinato alle scuole per bambini fino ai 6 anni di età.

La Liguria in tutto aveva ottenuto 4 milioni e 870.526 euro divisi con un algoritmo tra i 129 comuni in base al numero di bambini e agli investimenti fatti negli anni.

“Il mio Comune – ha spiegato il sindaco Stefano Sudermania – ha circa un milione di euro di bilancio. L’asilo non c’è perché costerebbe 30 mila euro e non ce li abbiamo. Paghiamo un affitto di 500 euro a una scuola di Gattorna perché ospitano i nostri 14 bambini. Poi dobbiamo pagare 5 impiegati, un operaio che fa il messo, la manutenzione ordinaria delle strade. Vigili urbani? Ne abbiamo uno in comproprietà col comune di Moconesi. Pulizia delle strade? Facciamo quel che si può. Al ministero risponderò che metterò quei soldi per pagare l’affitto dell’asilo di Gattorna. Così invece di pagare 500 pagherò 471 euro. Un successone”.