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Banca Carige, lascia anche Pericu: CdA decade

Banca Carige

Banca Carige informa che l’Avv. Prof. Giuseppe Pericu, Consigliere di Amministrazione e Presidente del Comitato Nomine, ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili dalla carica con effetto immediato, motivandole alla luce della ritenuta opportunità, dopo due lunghi anni in cui sono state affrontate situazioni difficili nella speranza di riuscire a risanare e rilanciare la Banca, di rimettere il proprio mandato di modo che la totalità dei soci non abbia alcun ostacolo nel definire nei termini che saranno ritenuti più opportuni il futuro di Banca Carige.

Ai sensi dell’articolo IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento di Borsa Italiana, si precisa che l’Avv. Prof. Pericu: è un Amministratore indipendente e non esecutivo; non è destinatario di deleghe e non ha diritto ad indennità o altri benefici conseguenti la cessazione della carica.

Ai sensi del medesimo articolo si precisa inoltre che, per quanto a conoscenza della Banca sulla base delle comunicazioni dell’interessato, le ultime informazioni disponibili in merito alle azioni della Società detenute dall’Avv. Prof. Pericu sono riferite alla data del 31 dicembre 2017 e contenute nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata sul sito internet aziendale nella Sezione Governance – Assemblee.

Si comunica che con le predette dimissioni è venuta meno la maggioranza degli Amministratori in carica e pertanto, ai sensi degli artt. 2385 e 2386 del Codice Civile e dell’art. 18, comma 12, dello Statuto: l’intero Consiglio di Amministrazione deve intendersi decaduto.
L’attuale Consiglio di Amministrazione, composto da otto Consiglieri, resterà peraltro in carica per il compimento di tutti gli atti di ordinaria amministrazione fino al suo rinnovo da parte dell’Assemblea ordinaria dei soci già convocata in data 20 settembre 2018.

Banca CARIGE S.p.A. rende infine noto di aver ricevuto in data 16 agosto 2018 una comunicazione ai sensi dell’articolo 126 bis del TUF da parte del socio Malacalza Investimenti S.r.l. volta a richiedere una integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea Ordinaria convocata per il giorno 20 settembre 2018 con l’inserimento del seguente nuovo punto: “Nel caso in cui, per effetto di dimissioni o di altre ipotesi di cessazione dalla carica, l’intero Consiglio di Amministrazione si intenda decaduto ai sensi dell’art. 18.12 dello Statuto, nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei membri del Consiglio medesimo, ai sensi dell’art. 18 dello Statuto, nonché determinazione dei compensi degli Amministratori”.

La società ha preso atto di tale richiesta, che contempla ipotesi resa attuale dagli eventi sopra comunicati: il Consiglio di Amministrazione procederà a valutare l’integrazione dell’ordine del giorno assembleare nei termini normativamente previsti, ovvero almeno quindici giorni prima della data fissata per l’Assemblea.