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Anarchici dedicano attacco incendiario a Giuliani

Un ripetitore tv (immagine di repertorio)

“Le fiamme che abbiamo sprigionate vogliamo dedicarle a Carlo e a tutti i ribelli e le rivoluzionarie che nel mondo sono cadute combattendo”

Gli anarchici genovesi hanno “dedicato” un attacco incendiario nei confronti di due ripetitori a Carlo Giuliani.  La rivendicazione è apparsa sul sito Round Robin.

Nella rivendicazione firmata si legge: “Come anarchici ci poniamo in conflitto con l’esistente, in continua autocritica e critica su cio’ che ci circonda, non perdendo mai di vista quel binomio fondante della tensione anarchica: teoria e azione.

In una fase in cui le nostre istanze e pratiche risultano aliene alle “masse popolari”, non attendiamo ‘momenti maturi’, attacchiamo qui e ora, informalmente e senza alcun calcolo politico.

I nostri nemici di sempre, donne e uomini dell’autorità, affinano sempre di piu’ il loro arsenale fatto di ferro, silicio e plastica e di questo non bisogna mai demoralizzarsi”…

Il sabotaggio sarebbe avvenuto la scorsa notte, ma non è escluso che la rivendicazione possa fare riferimento a un blitz fallito giorni fa al Santuario della Guardia in Valpolcevera dove gli operai di una società di manutenzione trovarono alcune bottiglie molotov sotto i ripetitori che per un problema di innesco non si erano incendiate.

“Noi lo abbiamo fatto la notte del 18 Luglio – si legge sulla rivendicazione – sabotando col fuoco due ripetitori. Non rincorriamo scadenze, agiamo secondo i nostri tempi ma il caso ha voluto che in questo periodo ricorra il ventennale delle bellissime giornate di rivolta del g8 di Genova e della tragica morte di Carlo Giuliani.

In questi 20 anni, su quelle giornate, politici, capetti e politicanti di movimento, preti e persino la famiglia di Carlo, hanno vomitato – chi analisi riformistiche e prive di verità, chi vere e proprie diffamazioni sulla persona di Carlo.”… “Noi invece – si legge ancora – vogliamo ricordarlo dandogli la dignita’ che merita, senza ipocrisie, lontani da idolatrie:

Carlo, partecipando attivamente ai tumulti di quelle giornate – e nello specifico in Piazza Alimonda – mentre indossava un passamontagna, stava cercando di scagliare un estintore all’interno di una camionetta dei carabinieri ma un lurido servo dello stato lo ha assassinato con un colpo alla testa.

Le fiamme che la notte scorsa abbiamo sprigionato per incendiare quei due arti del dominio, vogliamo dedicarle a Carlo e a tutti i ribelli e le rivoluzionarie che nel mondo sono cadute combattendo per la libertà, l’uguaglianza, la giustizia sociale.”

Il post completo: https://roundrobin.info/2021/07/genova-sabotati-col-fuoco-due-ripetitori/