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A Palazzo Ducale grande successo per Monet

Serena Bertolucci ed Armando D'Amaro spiegano l'importanza dell'evento che sta richiamando a Genova decine di migliaia di visitatori

La locandina della mostra

GENOVA – Sta ottenendo un grande successo di pubblico la bella mostra   “Monet, Opere dal Musée Marmottan Monet di Parigi”, ospitata a Genova a Palazzo Ducale.

Ad organizzarla la Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura, in collaborazione con il Comune di Genova, la Regione Liguria ed Arthemisia. La mostra dedicata al capostipite e più importante rappresentate dell’Impressionismo, Claude Monet, curata da Marianne Mathieu, storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi, presenta più di cinquanta opere provenienti dal Musée Marmottan Monet, tra cui alcune delle più famose in assoluto come “Le Ninfee” e “Le rose”.

“Questa- ci ha spiegato il noto esperto d’arte Armando D’Amaro- è una occasione ideale per chi ama l’Impressionismo, e Monet in particolare, per ammirare una serie di stupende opere del grande Maestro francese”.

La mostra è stata suddivisa in sette sezioni: Il giardino di Monet; Le origini del Musée Marmottan Monet: dall’Impero all’Impressionismo; En plein air: la luce impressionista; Da Londra al giardino: nuove prospettive; Le grandi decorazioni; Monet e l’astrazione; Le rose. Il percorso accompagna il visitatore a riflettere sulla mirabile produzione artistica di Monet, sul tema del colore e della luce, sulle evoluzioni e cambiamenti nelle opere dell’artista.

“Si tratta- conclude D’Amaro- di un interessante percorso cronologico che presenta le trasformazioni artistiche del Maestro impressionista, attraverso il commento e la spiegazione di alcune fra le sue opere più rappresentative ed alle quali era più affezionato tanto che non se ne volle mai sbarazzare”.

Una mostra davvero coinvolgente: “Scendendo nel Munizioniere – spiega Serena Bertolucci, direttrice del Ducale- si capisce la portata di questa mostra, diversa da tutte le altre perché è veramente immersiva.

Si è praticamente abbracciati dall’opera di Monet, un effetto grandioso. E’ quello che vorremmo fossero le mostre post covid: accoglienti, chiare, per una minima parte digitalizzate. Torniamo nei musei, torniamo a cercare la luce e il colore.

Un altro tentativo innovativo che grazie alla complicità ed alla collaborazione con il museo Marmottan e Arthemisia riusciamo a realizzare”.

La mostra resterà aperta fino al 22 maggio con il seguente orario: il lunedì dalle ore11 alle 19. Mercoledì e giovedì dalle ore 9 alle 19. Il venerdì dalle ore 9 alle ore 21. Sabato e domenica dalle ore10 alle ore 19. Il costo del biglietto d’ ingresso è di 15 euro, ridotto 13.

CLAUDIO ALMANZI