Maledetti Architetti 2025, Genova celebra il secolo del cambiamento
Genova si prepara a un nuovo viaggio nel tempo con “Maledetti Architetti 2025”, la rassegna che il 15 e 16 novembrecondurrà cittadini e visitatori alla scoperta dei capolavori del Novecento. Promosso dal Comune di Genova e dalla Fondazione Ordine Architetti di Genova, l’evento giunge alla quinta edizione, confermandosi un appuntamento atteso per chi ama la città e il suo patrimonio architettonico moderno.
Il titolo, ispirato al celebre saggio di Tom Wolfe, riflette il rapporto complesso dei genovesi con l’architettura del XX secolo: un legame fatto di contrasti, polemiche ma anche di ammirazione per un periodo che ha trasformato il volto urbano della Superba.
Undici luoghi e un itinerario tra le icone del Novecento
Protagonisti dell’edizione 2025 saranno undici edifici e spazi urbani firmati da grandi progettisti, da Ignazio Gardella a Luigi Vietti, da Cesare Fera a De Miranda. Ogni tappa, raccontata da architetti e studiosi, offrirà una prospettiva nuova sull’evoluzione della città, tra visioni moderniste e rigenerazioni urbane.
Le visite guidate gratuite, organizzate su prenotazione, attraverseranno alcuni dei luoghi simbolo del secolo scorso: dal Palazzo Lancia di San Benigno alla Chiesa di Santa Maria della Vittoria, dal Dipartimento di Architettura e Designal Palazzo Flotta Lauro, fino alla Sopraelevata Aldo Moro, filo conduttore dell’intera manifestazione.
Questa infrastruttura, emblema del dibattito architettonico genovese, rappresenta l’anima stessa del festival: un ponte sospeso tra passato e futuro, tra la città storica e la sua proiezione verso la modernità.

Un viaggio tra memoria, innovazione e sguardi contemporanei
Il percorso di “Maledetti Architetti” racconta una Genova in movimento, capace di reinventarsi tra tensioni creative e nuove forme urbane. Dalle architetture del dopoguerra alla rigenerazione del secondo Novecento, la manifestazione mette in dialogo memoria e innovazione, tradizione e sperimentazione.
Tra gli edifici protagonisti anche il Dipartimento di Economia di Aldo Luigi Rizzo, il Palazzo SIAT in Piazza De Ferrari e la Piazzetta Jacopo da Varagine, esempi diversi di come la città abbia affrontato le sfide della modernità.
Le celebrazioni di quest’anno intrecciano inoltre ricorrenze storiche significative: i sessant’anni della Sopraelevata Aldo Moro e della centrale solare di Sant’Ilario, i novant’anni della Camionale e del primo restauro di Palazzo Ducale, e il centenario del Palazzo della Navigazione Generale Italiana.
Anteprime, eventi collaterali e un finale sul mare
Il programma 2025 si aprirà con due anteprime: l’11 novembre ai Magazzini del Cotone, simbolo della riconversione portuale genovese, e il 13 novembre all’Archivio di Stato, con l’incontro “Progettare fra due secoli” a cura di Caterina Olcese Spingardi, dedicato al rapporto tra architetti e committenza nella Genova di inizio Novecento.
La manifestazione culminerà il 22 e 23 novembre con il post-evento a Nervi e Bogliasco, alla scoperta della Domus Mare, casa-studio progettata negli anni Cinquanta da Claudio Andreani e Marcella Colombo. Una visita eccezionale in un luogo dove arte e architettura si fondono con il paesaggio ligure.
Non mancheranno infine mostre e itinerari collaterali come “Bifoli qua, Biffoli là”, dedicata all’eclettico artista Enzo Bifoli, l’esposizione “Carlo Felicissimo – La mostra dei modelli ritrovati” al Teatro Carlo Felice, e le visite alla centrale solare di Sant’Ilario, la prima termoelettrica solare al mondo, ideata dal fisico Giovanni Francia.

Una città che si racconta attraverso l’architettura
«Con Maledetti Architetti Genova torna a interrogarsi sul proprio volto moderno», sottolinea l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari, «riscoprendo luoghi che fanno parte della nostra identità urbana ma che chiedono di essere compresi e valorizzati».
La presidente della Fondazione Ordine Architetti, Simona Gabrielli, aggiunge: «Questa manifestazione è un’occasione per raccontare la città del Novecento non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti i cittadini. Ogni edificio è una tappa di un viaggio nella memoria e nella trasformazione».
Coordinata da Jacopo Baccani e dal comitato scientifico della Fondazione, l’edizione 2025 rinnova così la missione del progetto: divulgare la cultura architettonica contemporanea e invitare a osservare Genova con occhi nuovi.
Genova tra storia e visione: l’anima moderna della Superba
“Maledetti Architetti” è oggi molto più di un evento culturale: è un manifesto di consapevolezza urbana, un invito a riscoprire il Novecento come secolo della rinascita e del dialogo tra estetica, funzione e società.
Attraverso visite, incontri e itinerari gratuiti, Genova si racconta come città dinamica e visionaria, dove il moderno convive con l’antico e il mare diventa lo sfondo simbolico di un continuo rinnovarsi.
Tutte le informazioni e il programma completo sono disponibili su www.visitgenoa.it e sul sito della Fondazione Ordine Architetti di Genova.
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