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Welfare, in Liguria si aprono 15 sportelli maggiordomo di quartiere

Giovanni Toti e Sonia Viale

Nel 2020 in Liguria saranno aperti 15 sportelli del ‘maggiordomo di quartiere’, servizio gratuito di welfare territoriale realizzato da Regione Liguria, che lo finanzierà con un bando da 2 milioni di euro del Fondo sociale europeo.

In sostanza, quasi come dei “maggiordomi”, gli operatori aiuteranno i cittadini in piccole incombenze, intervenendo di volta in volta in base alle richieste, magari innaffiando piante di chi va in vacanza, portando la posta a un anziano, tenendo le chiavi per darle all’elettricista, facendo piccole riparazioni o fornendo quegli aiuti di ‘buon vicinato’ divenuti sempre più complicati.

Saranno ‘arruolati’ per l’incarico soggetti in temporanea difficoltà economica, formati ad hoc. Il progetto è stato presentato oggi dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dalla vicepresidente e assessora alla Sanità Sonia Viale.

Saranno aperti a Imperia 3 sportelli, 3 a Savona, 5 a Genova, 1 a Chiavari e 3 a Spezia.

L’avviso pubblico si è aperto il 24 ottobre scorso e si chiuderà il 6 dicembre.

“I ‘maggiordomi’ – ha spiegato Viale – saranno giovani o adulti, disoccupati, residenti in Liguria, che conoscano la lingua italiana, che abbiano assolto l’obbligo formativo e abbiano un Isee inferiore a 20.000 euro.

Si tratta di un aiuto concreto ai cittadini, che troveranno un aiuto nelle pratiche quotidiane, dalla commissione alla consegna, fino al piccolo lavoro domestico”.

Secondo Toti “è un sistema di aiuto alle fasce più deboli della popolazione, un servizio aggiuntivo che bisognerà allargare ancora di più per creare una rete di salvaguardia sociale sempre più estesa”.