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Valorizzare le aree archeologiche

Luni-La Spezia
Luni-La Spezia

Valorizzare le aree archeologiche, questo l’obiettivo del convegno aperto a tutti in programma il 28 ottobre a Luni al Casale Gropallo.

Valorizzare le aree archeologiche sostenendo lo spettacolo dal vivo.

“Parole antiche per pensieri nuovi. Aree archeologiche e spettacolo dal vivo e promozione del territorio. Esperienze teatrali a confronto” è la giornata di studio organizzata da Teatro Pubblico Ligure e dalla Direzione regionale dei Musei della Liguria – Ministero della Cultura, in programma sabato 28 ottobre 2022, dalle 9.30 alle 18, al Casale Gropallo dell’Area Archeologica di Luni (via Luni 37), in provincia della Spezia.

Il direttore generale del Ministero della Cultura Antonio Parente ha indirizzato una lettera agli organizzatori del convegno in cui dichiara:

«Al fine di contribuire alla valorizzazione dei luoghi della cultura, la scrivente Direzione generale è in procinto di pubblicare in via sperimentale un bando destinato, in questa prima occasione, ai musei e ai parchi archeologici dotati di autonomia e finalizzato a promuovere e sostenere le attività di spettacolo dal vivo a carattere professionale per il rilancio culturale ed economico dei territori e delle attività nella fase post-pandemica».

A Luni, per la prima volta soprintendenti, direttori di musei, sindaci, direttori artistici provenienti da tutta Italia si riuniscono per valutare la portata del lavoro di valorizzazione che hanno svolto negli ultimi dieci anni, con la decisione di aprire le aree archeologiche allo spettacolo dal vivo.

Grandi e piccoli tesori di pietra si sono aggiunti uno dopo l’altro ai pochi che già erano stati restituiti agli spettatori e agli artisti, come il Teatro greco di Siracusa e l’Arena di Verona. Dopo i saluti di Alessandra Guerrini (Direttore del Palazzo Reale di Genova e della Direzione regionale Musei Liguria), del sindaco di Luni Alessandro Silvestri e dell’assessore della Regione Liguria Giacomo Giampedrone, ne parleranno tra gli altri il direttore di Teatro Pubblico Ligure e di STAR – Sistema Antichi Teatri Romani Sergio Maifredi, Antonella Traverso (Direttore del Museo archeologico nazionale di Luni), Valentina Fiore (Direttore dell’Area archeologica di Nervia a Ventimiglia), il responsabile dell’Ufficio

Valorizzazione del Parco archeologico di Ostia Antica Alberto Tulli, il Soprintendente Archeologia e Belle Arti e Paesaggio di Verona Vincenzo Tiné, il direttore artistico del Segesta Teatro Festival Claudio Collovà, il direttore del Parco archeologico di Segesta Luigi Biondo, Gilberto Santini direttore artistico dell’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali), l’attore Tindaro Granata chiamato a dirigere un Festival al Teatro greco della città dov’è nato, Tindari, in provincia di Messina, il Soprintendente dell’INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico) Antonio Calbi, l’assessore alla Cultura del Comune di Terni Maurizio Cecconelli, la presidente del Consorzio Teatro Tuscia Patrizia Natale, il direttore del Festival Estate Fiesolana Claudio Bertini, il sindaco di Fiesole Anna Ravoni, il direttore artistico del Festival di Veleia Romana Paola Padrazzini.

Il convegno è aperto al pubblico con prenotazione alla mail info@teatropubblicoligure.it o al numero 348 2624922.

In Liguria il percorso di valorizzazione culturale del territorio è stato aperto nel 2015 da Teatro Pubblico Ligure con il progetto STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, ideato e diretto da Sergio Maifredi con l’idea di mettere in rete i siti archeologici liguri che mai prima di allora erano stati aperti allo spettacolo dal vivo.

Un lavoro culturale da sviluppare ex novo anche sul piano amministrativo, nel rispetto dei precisi criteri di tutela dei beni artistici ed archeologici.

La giornata di studi si propone di proseguire il dialogo con il Ministero della Cultura con la richiesta di istituire bandi specifici per soggetti specializzati nell’allestimento e nella realizzazione di eventi culturali nei siti archeologici, con l’introduzione di un articolo che riconosca un valore quantificabile a un’esperienza certificata.

Sergio Maifredi dichiara:

«I siti archeologici sono l’oceano blu in cui vogliamo nuotare. Uno spazio che non era ancora stato occupato e che ci siamo andati a conquistare. Una terra vergine, un campo da dissodare, la terra che bisogna arare.

Dopo dieci anni di lavoro si è arrivati a comprendere il potere e il valore delle competenze che abbiamo costruito passo dopo passo. Un percorso coerente con i grandi classici, che sono il contenuto.

Noi ci siamo occupati anche del contenitore, facendolo rivivere attraverso le emozioni del teatro, dopo averne valorizzato la conoscenza, perfezionando segnalazioni stradali, illuminazione, allestendo biglietterie dove non erano mai esistite, senza mai perdere di vista i severi criteri di tutela degli stessi beni».

Iniziative analoghe sono state realizzate in tutta Italia e ora può nascere una rete nazionale che le riunisca tutte e finalizzi l’impegno verso un obiettivo comune, nella consapevolezza che questa attività ha accresciuto sensibilmente il numero dei visitatori, diffuso la conoscenza dei siti archeologici e dei beni monumentali, sulla cui attenzione si è sviluppato un circuito virtuoso stimolato dalla proficua collaborazione fra istituzioni pubbliche e società private di produzione teatrale.

In Liguria nel 2015 il primo accordo di programma STAR –Sistema Teatri Antichi Romani è stato firmato dai Comuni di Ventimiglia, Albissola, Chiavari, Luni e Portovenere.

Sin da allora la sintesi del progetto è stata racchiusa nella formula “parole antiche per pensieri nuovi”, che sottolinea la volontà di offrire la cultura classica agli spettatori di oggi nei luoghi testimoni di storia.

All’anfiteatro di Luni nel 2015 è andata in scena la prima edizione del “Portus Lunae Art Festival” arrivato alla VII edizione.

Per il Teatro romano di Ventimiglia, Teatro Pubblico Ligure ha ideato l’”Albintimilium Art fEst”, arrivato alla seconda edizione. Ad Albenga, dove l’anfiteatro romano è ancora da scavare, dopo 1.700 anni è tornato in scena uno spettacolo.

Ad Ameglia tante persone hanno scoperto la necropoli preromana di Cafaggio, come a Portovenere l’area del Varignano.

Altri spettacoli sono andati in scena alla Villa Romana di Alba Docilia di Albissola Superiore, alla Fortezza di Castelfranco e nei Chioschi di Santa Caterina a Finale Ligure e alla Fortezza Firmafede di Sarzana.

Intanto, gli spettacoli di Teatro Pubblico Ligure erano ospitato nei siti archeologici italiani, gli stessi che oggi sono rappresentati in questa giornata di studio dalle istituzioni che li tutelano e li fanno vivere.

Il cerchio si chiude e inizia una stagione più consapevole, durante la quale valorizzare l’esperienza accumulata.

Il programma

PAROLE ANTICHE PER PENSIERI NUOVI

Aree archeologiche, spettacolo dal vivo, promozione del territorio

Esperienze italiane a confronto

GIORNATA DI STUDI A LUNI, LA SPEZIA

Sabato 29 ottobre 2022, ore 9.30 – 18.00

Area archeologica di Luni, Casale Gropallo, via Luni 37, Luni (SP)

Tel. 0187 66811 – luni.cultura.gov.it – www.musei.liguria.beniculturali.it

Ingresso aperto al pubblico su prenotazione info@teatropubblicoligure.it – cell. 348 2624922 www.teatropubblicoligure.it

Saluti istituzionali
Alessandra Guerrini, Direttore del Palazzo Reale di Genova e della Direzione regionale Musei Liguria

“Spazi antichi come luoghi di connessione culturale”

Alessandro Silvestri, sindaco di Luni

“Il futuro di Luni guardando alla storia: l’area archeologica al centro della promozione del territorio di Luni”

Giacomo Giampedrone, Assessore Regione Liguria

Interventi

Sergio Maifredi, Direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure

“Sistema Teatri Antichi Romani della Liguria, dieci anni di lavoro per il territorio”

Antonella Traverso, Direttore del Museo Archeologico nazionale di Luni e zona archeologica

“L’anfiteatro di Luni: dal monumento archeologico alla sua valorizzazione”
Valentina Fiore, Direttore dell’Area archeologica di Nervia a Ventimiglia (IM)

“Una nuova storia per il teatro romano di Albintimilium”

Vincenzo Tiné, Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza

“Arena di Verona”

Antonio Calbi, Soprintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA)

“Il teatro ha un cuore antico”

Valeria Ciabattoni, Direttore del Ce.D.A.C. (Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna)

Video:“La notte dei poeti al Teatro romano di Nora: 40 anni di storia”

Maurizio Cecconelli, Assessore alla Cultura del Comune di Terni, Sito archeologico di Carsulae

“Il sito archeologico di Carsulae”

Claudio Collovà, Direttore artistico del Segesta Teatro Festival

e Luigi Biondo, Direttore del Parco archeologico di Segesta, Teatro greco di Segesta (TP)

“Non solo Classici: il nuovo corso del Segesta Teatro Festival”

ORE 13: PAUSA PRANZO

ORE 14.30: RIPRESA INTERVENTI
Patrizia Natale, Presidente del Consorzio Teatro Tuscia e Direttore artistico stagione Ferento – antica città romana, Sito archeologico di Ferento, città romana (VT)

“Ferento: un sito archeologico e la sua storica stagione teatrale”

Alberto Tulli, Funzionario responsabile dell’Ufficio Valorizzazione del Parco Archeologico di Ostia Antica, Teatro romano di Ostia Antica

“Chi è di scena! Cento anni di spettacoli a Ostia Antica (1922-2022)”
Gilberto Santini, Direttore artistico dell’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) e TAU (Teatri Antichi Uniti)

“Una regione palcoscenico: l’esperienza dei Teatri Antichi Uniti nelle Marche”

Claudio Bertini, Direttore artistico Festival Estate Fiesolana

e Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole (FI)

Teatro romano di Fiesole (FI)

“Teatro romano di Fiesole: manuale di sopravvivenza”

Tindaro Granata, Direttore artistico del Tindari Festival – Teatro greco di Tindari (ME)

e Salvatore Sidoti, Assessore alla Cultura di Patti (ME), Teatro greco di Tindari (ME)

Video: “Direzione indigena: ovvero chi dirige un teatro greco nel proprio territorio”

Paola Pedrazzini, Direttore artistico e organizzativo del Festival di Teatro Antico di Veleia Romana, Teatro Antico di Veleia (PC)

“Festival di Teatro Antico di Veleia. Dal Foro al Teatro: un rito civile che si rinnova”