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Truffa rip-deal da 400.000 euro: approfondimento | Video

Tre persone di etnia rom arrestate della Squadra Mobile di Genova insieme a quella di Torino

La Polizia di Genova, martedì scorso, ha arrestato, in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di furto pluriaggravato in concorso, tre persone di etnia rom che dimorano nella provincia di Torino, tutti gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Il provvedimento restrittivo è stato disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Genova a seguito di indagini condotte dalla Squadra Mobile, coordinate dalla locale Procura della Repubblica.

Le investigazioni erano finalizzate ad individuare gli autori di un rip-deal: un furto commesso utilizzando una particolare tecnica di raggiro.

Il sequestro della Squadr aMobile

Il delitto è stato commesso a maggio di quest’anno, la vittima è stata attirata all’interno di un hotel di lusso. I finti acquirenti hanno simulato di essere interessati all’acquisto di sette orologi di pregio, del valore di circa 400.000 €. All’incontro, dopo aver visionato gli orologi, hanno pattuito di corrispondere il prezzo richiesto in contanti, ma all’atto della consegna hanno sostituito le banconote vere con quelle fac-simile.

In questo modo, sono riusciti ad appropriarsi dei preziosi, consegnando una borsa contenente 400.000 euro in banconote fac-simile. Dopo essersi appropriati dei preziosi sono scappati a bordo di un auto guidata da un terzo complice.

Il denaro sequestrato

L’analisi delle immagini estrapolate dagli impianti di video sorveglianza, il contributo della vittima e di alcuni testimoni, corroborate da attività investigative di tipo tecnico, hanno consentito di raccogliere a carico degli autori gravi elementi di responsabilità per i fatti contestati.

Nelle prime ore della mattinata di martedì, gli agenti della Squadra Mobile di Genova, supportati da personale della Squadra Mobile di Torino, hanno rintracciato i tre indagati presso le loro abitazioni site in Piossasco (TO) e Trana (TO).

Il denaro falso sequestrato

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti abiti compatibili con quelli utilizzati per il furto, macchinetta conta-soldi, scatole di orologi Rolex, numerosi telefoni ritenuti utili sotto il profilo investigativo, e circa 25 kg di banconote fac-simile, verosimilmente destinate alla commissione di nuovi episodi delittuosi dello stesso tipo.

Le persone tratte in arresto sono state condotte presso il carcere di Lorusso e Cutugno, a disposizione dell’A.G. competente.