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Torna il Paganini Genova Festival

Niccolò Paganini

«Finalmente Genova celebra il suo concittadino e il più grande violinista di tutti i tempi con una serie di iniziative mai proposta a livello internazionale”  ha detto ieri in conferenza stampa Enrico Volpato, presidente Associazione Amici di Paganini e l’obiettivo è di riuscire ad unire tutta la città, interessi culturali e tessuto produttivo a 360 gradi,  per valorizzare i tanti aspetti della straordinaria personalità di Paganini e creare un brand capace di produrre importanti ricadute sul territorio.

E così la Superba, patria del grande violinista, dal 2 al 28 ottobre ha in programma ben 44 appuntamenti – 20 dei quali concertistici. Ad organizzare questo grande evento è un comitato che, coordinato dall’Associazione Amici di Paganini, comprende Comune di Genova, Teatro Carlo Felice, Conservatorio Paganini e Fondazione Hruby, sostenuti da Regione Liguria, Camera di Commercio, Confindustria; maggior sostenitore è la Compagnia di San Paolo, alla quale si aggiunge una nutritissima serie di enti e soggetti che collaborano a vario titolo.

“Genova ha bisogno di niziative di ampio respiro – ha aggiunto il nuovo assessore alla cultura del Comune di Genova Barbara Grosso – questo festival è un evento unico ed importante, un evento per tutti pechè affronta la storia di Paganini in chiave moderna”.

A darle manforte Paola Bordilli, assessore al  Turismo, Commercio e Artigianato:   «Vogliamo che tutti i genovesi riconoscano Paganini come ambasciatore della loro cultura, del loro sapere fare, un vero “brand”.  E anche proprio in questa logica il Paganini Genova Festival vede il coinvolgimento dell’intera città. Una serie di momenti, culturali, tursitici, commerciali, dedicati al grande violinista, con cui Genova è stata spesso matrigna e noi oggi vogliamo invece dire che Genova ama il suo figlio, Paganini non solo “é di” Genova, ma Paganini “è” Genova».

La manifestazione è divisa in quattro sezioni . Da ieri è partita la prima che durerà fino al 23 ottobre quella dei “Controcanti“, che presenta 11 concerti e 10 eventi tra conferenze, approfondimenti, laboratori, presentazioni, visite guidate.

Il 24 ottobre inizia la sezione “Hommage à Paganini” che festeggia, sabato 27, il compleanno del musicista genovese e che si conclude il 28, proponendo 13 concerti ed altre 10 manifestazioni: ed è questa, per densità ed importanza degli eventi, la parte internazionale del Festival. Protagonista  del concerto del 27 ottobre al Teatro Carlo Felice, sarà il “Cannone” suonato da Laura Marzadori, la giovane violinista che ebbe già l’onore di suonarlo in occasione dell’Expò di Milano 2015.

La terza sezione propone la divulgazione della figura di Paganini e su questo il Festival lavora sia a livello scientifico che attraverso proposte per il grande pubblico. Sono a programma dal 9 al 28 ottobre presentazioni e conferenze di studio che adottano un linguaggio accessibile a tutti, “sviscerando” ogni aspetto legato alla figura di Paganini.

La quarta, denominata “Paganini a Genova”, coinvolge moltissimi soggetti, pubblici e privati, e permette di lavorare sinergicamente sul lancio di un “brand”  destinato a diventare uno dei più importanti asset della città. La mostra “Paganini Rockstar” di Palazzo Ducale (19 ottobre 2018 – 10 marzo 2019),  consente in primo luogo di proporre al pubblico di ogni età un’offerta integrata e varia, ma missione del Festival è senz’altro quella di valorizzare il Premio Paganini, nato nel 1954 e affermatosi come la manifestazione mondiale più prestigiosa legata al nome di Paganini. Non si tralascia neppure di sviluppare il “brand Paganini” attraverso l’incentivazione della produzione di merchandising e prodotti del territorio: già dal 2017 hanno usufruito del marchio paganiniano, cioccolatini, aperitivo, vino rosso, chiavette usb, e quest’anno entrano nella lista anche un gusto di gelato, una pasta a forma di violino ed una crema per le mani.

Il calendario delle iniziative è pubblicato sui siti www.comune.genova.it e www.niccolopaganini.it

Francesca Camponero

Il ‘cannone’ di Paganini