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Storia del Casinò di Sanremo: un pezzo della cultura italiana

Storia del Casinò di Sanremo: un pezzo della cultura italiana
Storia del Casinò di Sanremo: un pezzo della cultura italiana

Siamo nel 1905, la Belle Époque europea che precedette il periodo buio della Prima Guerra Mondiale. Il Casinò Municipale di Sanremo, la prima casa da gioco d’Italia, aprì le porte al pubblico per la prima volta il giorno 12 gennaio. Lo splendido edificio in stile Liberty che lo ospitava fu progettato dall’architetto francese Eugène Ferret, e dell’inaugurazione si occupò l’allora sindaco Augusto Mombello. Grazie al suo clima notoriamente mite e alle bellezze paesaggistiche, Sanremo era una delle mete preferite dai ricchi turisti nazionali e stranieri: la casa da gioco fu fondata pensando proprio a questo, per offrire ai visitatori facoltosi un luogo di svago e intrattenimento al chiuso.

Giochi e superstizioni

Il Casinò Municipale offriva (e offre ancora oggi) tutti i giochi più amati dagli appassionati del genere, tra cui slot machine, poker, roulette, e il celebre blackjack, un popolare gioco di carte in cui la sfida si svolge contro il banco. E come ogni casinò che si rispetti, naturalmente anche quello di Sanremo ha la sua particolare serie di gesti scaramantici da osservare. Innanzitutto, quando si va a giocare bisogna evitare di entrare dalla porta principale, perché pare porti sfortuna. Un gesto beneaugurante, invece, sarebbe quello di toccare i piedi della cosiddetta “Cica-Cica”, una scultura realizzata da Odoardo Tabacchi nel 1884 che raffigura una fanciulla su uno scoglio, intenta a fare gesti di scongiuro.

Il periodo fascista

Interessante come, ai tempi del fascismo, il casinò di Sanremo riuscì a sopravvivere al veto del regime sul gioco d’azzardo. Il governo scelse infatti di chiudere un occhio sulla struttura matuziana poiché, per favorire l’economia dell’Italia, era necessario reggere il confronto con le popolari case da gioco oltre il confine (in particolare della Costa Azzurra). Una scelta che diede i suoi frutti, perché in questo modo i facoltosi turisti d’oltremare si moltiplicarono, popolando alberghi e residenze locali e portando con sé le proprie ricchezze.

Una clientela regale

Tra i frequentatori più entusiasti del casinò nel secolo scorso figuravano nientemeno che i rappresentanti delle famiglie reali di tutto il mondo: basti pensare all Principe Ranieri di Monaco con la splendida Grace Kelly, a Re Gustavo di Svezia, a Re Leopoldo del Belgio e al Re d’Egitto Faruk. A proposito di quest’ultimo, è passato alla storia l’aneddoto secondo cui egli, in possesso di tre re durante una partita, dichiarò di essere il quarto re e di avere quindi fatto poker. Seppure si trattasse di un’occorrenza decisamente anomala, pare che nessuno dei presenti trovò il coraggio di controbattere.

Un centro culturale

Molto più di una semplice casa da gioco, il casinò di Sanremo divenne un importantissimo polo artistico e culturale grazie al suo elegante Teatro dell’Opera, dove si esibirono artisti del calibro di Eduardo e Peppino De Filippo (che non disdegnavano neppure le sale da gioco) e la cui direzione artistica fu affidata nientemeno che al Premio Nobel per la Letteratura Luigi Pirandello. Una tradizione culturale di tutto rispetto che prosegue ancora oggi, con i pluripremiati Martedì Letterari che ricalcano gli storici Lunedì Culturali degli anni Trenta (per fortuna ripresi dopo il lockdown), oltre che con concerti, balletti, opere liriche, mostre d’arte, e molto altro.

Il Festival

Tutti conoscono il Festival di Sanremo, ma pochi sanno che la sua storia ebbe origine proprio nel Casinò Municipale. Il periodo successivo alla guerra, infatti, fece emergere la necessità di rilanciare la casa da gioco: fu in questo contesto che nacque ufficialmente il Festival della Canzone Italiana, tenuto all’interno del Salone delle Feste e trasmesso via radio il 29 gennaio 1951. Fu solo nel 1976 che la manifestazione venne trasferita nel Teatro Ariston, che la ospita ancora oggi.

Miss Italia

Persino il celebre concorso di Miss Italia passò per il casinò di Sanremo. Sempre nel 1951, infatti, oltre che in due alberghi cittadini le partecipanti sfilarono nel sopracitato Salone delle Feste. Anche in tempi più recenti il Teatro dell’Opera è stato coinvolto nella manifestazione, ospitando svariate finali di Miss Liguria.

Il Casinò Municipale di Sanremo, dunque, oltre ad essere una rinomata casa da gioco ha da sempre un ruolo di primo piano nello sviluppo del panorama artistico e culturale della tradizione italiana, e l’augurio è che continui a ricoprire questo ruolo per tanti anni a venire.