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Spirali torna al Sipario Strappato

Al Sipario Strappato-Spirali
Al Sipario Strappato-Spirali

Spirali torna al Sipario Strappato di Arenzano. Il 26 novembre alle 21 con lo spettacolo “La principessa azzurra”.

Spirali torna al Sipario Strappato, i dettagli.

Sabato 26 novembre alle ore 21 al teatro Il Sipario Strappato di Arenzano (via Marconi 165) torna il progetto “Spirali” con “La principessa azzurra”, favola non convenzionale..

Il circuito vede scendere in campo cinque teatri liguri per fare rete e condividere spettacoli coinvolgendo giovani attrici in una serie di eventi a rotazione. I teatri coinvolti sono il Sipario Strappato di Arenzano, i Cattivi Maestri di Savona, il Garage e l’Ortica di Genova e il Teatro delle Udienze di Finale Ligure. Il progetto nasce con l’intento di creare una sinergia sempre più stretta tra le realtà teatrali collocate in diversi punti del territorio ligure, grazie a una programmazione condivisa che prevede la circuitazione di diversi spettacoli nei rispettivi spazi. Questi teatri rappresentano un presidio culturale importante in zone periferiche del territorio, garantendo accesso alla cultura a un tipo di pubblico trasversale, dai bambini agli adulti. L’obiettivo è creare opportunità lavorative specie per le donne che con difficoltà cercano di emergere nel settore dello spettacolo, aprendo non solo alle professionalità locali ma anche a quelle nazionali. Quindi la prevalenza di personale coinvolto nel progetto è femminile, con spazio particolare dato alla fascia d’età inferiore a 35 anni.

Novità di quest’anno sarà inoltre la creazione di un abbonamento trasversale tra i teatri, per poter così sviluppare non solo la circuitazione di spettacoli e di artisti, ma anche del pubblico, in modo che sempre più persone conoscano le varie realtà teatrali, ampliando la propria offerta culturale.

 

Si inizia dunque il 26 novembre con “La principessa azzurra”, produzione di Teatro La Fuffa. E se la principessa delle favole, rinchiusa nella torre, non volesse essere salvata? E se non volesse “l’amore” del principe? In questa storia la solita passività della principessa, che attende entusiasta di essere salvata, viene totalmente rovesciata; lei prende in mano la sua vita e rifiuta un futuro predeterminato.

La principessa rifiuta la sua condizione ma lascia un conto col passato: i principi che rimangono in scena. Questi ultimi, lasciati soli, troveranno il modo di far andare avanti la storia canonica con la traccia che la nostra eroina si è lasciata alle spalle: Il vestito.
I principi si troveranno però di fronte a un problema: La principessa è una, loro sono tre. Il risvolto della storia metterà in luce il “salvataggio non consenziente” al quale si assiste ogni volta che il principe bacia la principessa per svegliarla. Poco prima che il “salvataggio” avvenga la protagonista entra in scena per evitare il bacio, caccia i principi e si trova a tu per tu con il vestito personificazione di tutto ciò che lei ha rifiutato andandosene.

La favola rivela le proprie contraddizioni anche per quanto riguarda i principi; infatti questi ultimi si trovano, insieme alla principessa, alienati, in un loop che appartiene alla sola narrazione: ” La storia deve continuare, la principessa deve essere felice, e il principe valoroso “: sono proprio questi dogmi che metteranno in luce le storture della favola. Una favola che cerca di ritrarre questo nostro tempo, dove cerchiamo spasmodicamente la fantomatica “felicità” senza però fermarci un secondo a riflettere su cosa essa sia e su cosa significhi per noi.

“Lo studio – precisa la compagnia – è partito dal personaggio di Franca Rame, non in quanto drammaturga, attrice o attivista ma in quanto Donna. Abbiamo cercato di esplorare diversi temi quali il matrimonio, la libertà sessuale e la goffa bigotteria di una educazione per certi versi ancora molto maschilista. Il puritano abbellimento dei libri delle favole viene trasgredito, violato e il perbenismo tradizionale totalmente sconvolto. Lo studio è inoltre una riflessione sulla condizione della donna, che non è in questo caso colei che aspetta, ma diventa vera e propria eroina, istigatrice di massime libertà sessuali e di violenza sovversiva”.

Il biglietto costa 12 euro, ridotto 10 euro. Sono disponibili abbonamenti a 5, 10 e 20 spettacoli.

Info e prenotazioni: 3396539121