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Sindacati: 10600 infortuni sul lavoro e 21 vittime a Genova

Prefettura di Genova, manifestazione dei sindacati (foto di repertorio fb)

“Nel 2020 ci sono stati 10600 infortuni sul lavoro a Genova e in provincia e, purtroppo, molte vittime, 21, il dato più alto dal 2012 nonostante, a causa della pandemia, molte attività sono state rallentate, se non chiuse. Il fatto che siano aumentati i morti ci fa pensare che per qualcuno si può risparmiare sulla sicurezza”.

Lo ha riferito Igor Magni, segretario della Camera del Lavoro, che insieme agli altri rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil stamane ha partecipato alla manifestazione organizzata davanti alla Prefettura di Genova.

“Abbiamo – ha aggiunto Magni – una piattaforma nazionale che è quella che consegniamo al nuovo prefetto, dove tra le varie cose sosteniamo anche il fatto che vanno assunti nuovi ispettori, perché i controlli sono talvolta insufficienti.

Ci sono fondi europei che sono dedicati a questo, utilizziamoli.

Abbiamo pensato anche ad una patente a punti per le imprese che non rispettano le norme per rendere impossibile partecipare ai bandi di gara per gli appalti”.

“Una situazione – ha sottolineato Mario Ghini , segretario Uil Geova e Liguria – che coinvolge tutti i settori produttivi: porto, infrastrutture, edilizia.

Auspichiamo che da oggi si possa iniziare un dialogo con la Prefettura che ci permetta di superare e risolvere i problemi che sono sul tavolo”.

“Abbiamo bisogno – ha spiegato il segretario genovese della Cisl Marco Granara – di un grande patto tra tutti quelli che possono fare qualcosa per la sicurezza. Dal sindacato, al Governo, alla Regione Liguria.

Stamane siamo stati davanti alla Prefettura di Genova perché bisogna mettere dei punti fermi perché si fermi questa strage. Bisogna investire sulla sicurezza, fare formazione, se facciamo tutti la nostra parte possiamo fermare una tendenza che, in questi ultimi anni, sta purtroppo peggiorando”.