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Serie A, dialogo Calcio-Governo sulla ripresa del campionato

Il presidente della FIGC Gravina

Le parti discutono e dopo lo strappo dei giorni scorsi sembra che mondo del Calcio e Governo abbiano comunque l’intento di riprendere la stagione interrotta.

Si discute di isolamento e di distanziamento sociale, eppure le parti sembrano un po’ più vicine. In questa storia non esistono certezze, però le sensazioni stanno migliorando, e conducono al pensiero di una mezza pace, più che di una mezza guerra.

Lunedì in Serie A sarebbero dovuti iniziare gli allenamenti di gruppo con queste modalità: ritiro di due settimane per tutte le squadre e quarantena di gruppo in caso di positività di un calciatore. Due punti previsti dal protocollo che non piacciono ai club e ai calciatori.

Quindi, è iniziata la trattativa delle trattative. La Lega di Serie A si è riunita con i rappresentanti dei medici e con la Federcalcio, che è rappresentata dal presidente Gravina, che ha telefonato al ministro dello Sport Spadafora, che ha parlato a Rete 4. Concedendo una parziale apertura sugli allenamenti, tutta da interpretare: “Se la Figc ritiene che non ci siano le condizioni per autoisolarsi, si adattino alle regole delle altre discipline, purchè rispettino le regole minime come il distanziamento”. Sulle modalità della quarantena, invece, l’apertura è più chiara e ampia: “Se la curva del contagio ce lo consentirà, da parte nostra c’è la massima disponibilità a rivedere in maniera meno restringente la regola della quarantena di squadra in caso di giocatore positivo”. Il gran finale, eccolo qui: “Da parte mia, massima disponibilità perché la Serie A inizi il 13 giugno”.