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Scomparsa Napolitano, pochissimi genovesi firmano registro condoglianze

Sabato 8 alle 15 manifestazione sotto la Prefettura contro il Green pass e lo stato d'emergenza
La Prefettura di Genova (foto d'archivio)

Sarà la scarsa pubblicità, sarà lo strumento non proprio innovativo, ma i genovesi non hanno risposto con molta partecipazione al registro delle condoglianze per lo scomparso presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, primo esponente del Pci a diventare presidente della Repubblica, disponibile nell’atrio della Prefettura del capoluogo ligure.

Solo una ventina i messaggi lasciati stamane su un paio di pagine nel quadernone listato col Tricolore. E per lo più sono solo firme, come quella dell’ex presidente del consiglio Giorgio Guerello, l’unica chiaramente identificabile, senza altro ad accompagnarle.

Una rosa rossa, con nastrino tricolore, una foto dell’ex presidente e, sullo sfondo, le bandiere italiana ed europea.

“Grazie compagno”, “un grande combattente”, “a un uomo che ha incarnato l’importanza delle istituzioni”, si legge tra le firme.

“Un ricordo deferente e rispettoso per un uomo che ha insegnato a molti il senso delle istituzioni”, aggiunge qualcun altro.

Qualche riga più in su, tre persone firmano “il ricordo di un uomo gentile…di altri tempi”.

Per chiudere con gli immancabili “Grazie Presidente” e “Grazie di tutto”.

Non tutti, però, sembrano aver capito di cosa si tratta. “Buon compleanno a mio marito. Dalla Russia con amore”, scrive in inglese, presumibilmente una turista. “Mi piace”, si legge in un altro messaggio dalla firma indecifrabile.

D’altronde, spiegazioni esplicite non sembrano esserci. Molte di più le pagine riempite sette anni fa per l’ultimo saluto a Carlo Azeglio Ciampi, che si possono sfogliare nel quadernone della Prefettura. Il registro, infatti, è unico e viene custodito negli uffici del palazzo di via Eros Lanfranco 1, in cima a via Roma.

Per lasciare un ultimo ricordo per Napolitano c’è tempo ancora fino a stasera alle 20 e domani, giorno delle esequie di Stato, dalle 7.30 alle 20.