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Sappe, Vincenzo Tristaino nuovo segretario regionale Liguria

Lega con Sappe: detenuti coccolati, poliziotti abbandonati da Governo e Orlando (Pd)
Agenti del Sappe in manifestazione a Marassi (immagine di repertorio)

La Segreteria Regionale per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE ha un nuovo segretario.

Si tratta di Vincenzo Tristaino, Assistente Capo coordinatore del Corpo.

Il Consiglio regionale del Sindacato, che si è tenuto a Genova alla presenza del Segretario Generale Donato Capece, lo ha infatti eletto all’unanimità.

Tristaino sarà affiancato da due vice segretari: Francesco Migliorelli, Assistente Capo coordinatore del Corpo in servizio nel carcere di Pontedecimo, e Claudio Panetta, anch’egli Assistente Capo coordinatore di Polizia Penitenziaria in servizio a Marassi.

“Sono molto contento della fiducia e dell’incarico ricevuti”, ha commentato Tristaino, 47 anni. “La sicurezza in carcere si realizza assumendo gli Agenti di Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando e potenziando i livelli di sicurezza in materia di sorveglianza delle mura di cinta e di interventi antintrusione, sospendendo provvedimenti come la vigilanza dinamica, che vorrebbe meno ore i detenuti in cella senza però fargli fare alcunchè. Le idee e i progetti dell’Amministrazione Penitenziaria, in questa direzione, si confermano ogni giorno di più fallimentari e sbagliati. Ed è stato un grave errore politico sopprimere, a Genova, il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, accorpando tutto a Torino. Genova deve essere messa in condizione di avere un Distaccamento, come già c’è oggi, ma con una piena autonomia organizzativa e gestionale da parte di un Dirigente, certamente utili ai servizi di Polizia Penitenziaria ed alla gestione dei detenuti. Io credo che l’Amministrazione dovrebbe essere sempre riconoscente ai poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri liguri per quel che quotidianamente fanno, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va anche il ringraziamento del SAPPE; perché se le carceri regionali reggono alle costanti criticità penitenziarie è solamente merito loro”.