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Samp, il futuro in bilico tra gli USA e gli Arabi

Lanna

Sono almeno tre i pretendenti alla proprietà della Samp: un gruppo è statunitense, uno è riferibile al mondo finanziario europeo e un terzo soggetto è invece misto tra Usa e Europa.

Ma in corsa c’è anche un altro gruppo proveniente da un fondo arabo che tuttavia non ha ancora iniziato l’analisi di conti e contratti del club. Si tratterebbe però di un gruppo solido che potrebbe mettere in dubbio il teorico vantaggio degli altri soggetti.

Dopo mesi di attesa e presunte meline forse la tanto attesa svolta per il passaggio di proprietà è davvero vicina. Resta credibile lo scenario secondo cui investitori americani possano avere un ruolo almeno indiretto nell’operazione di acquisto della società. Anche perché i tre soggetti che stanno portando avanti la due diligence sarebbero di fatto tre cordate, con più investitori.

L’ingresso in scena dell’advisor per la cessione, la banca americana Lazard, può dare però un’accelerata anche per la ricerca di altri fondi. Interesse anche da parte dell’imprenditore cinematografico Franco Di Silvio, sponsorizzato dall’amico ed ex scudettato doriano Ivano Bonetti: è lui ad oggi l’unico soggetto italiano che si è affacciato in questa corsa ma dopo un paio di mesi dai primi contatti non avrebbe ancora presentato le carte per accedere alla due diligence. Una candidatura che potrebbe alzarsi in classifica se fosse confermata una partership tra lo stesso Di Silvio e un ramo della famiglia quatariota Al Thani che a oggi però resta solo presunta. Con una cifra intorno ai trenta milioni verrebbero soddisfatti i creditori di Eleven Finance e Farvem nel trust, poi bisogna considerare i vari debiti del club (100 milioni) su cui il compratore dovrà intervenire almeno in prospettiva