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Regione Liguria dice no alla Consulta per l’integrazione degli stranieri immigrati

Ufficio Immigrazione (foto di repertorio)

Il consiglio regionale della Liguria oggi ha votato contro la convocazione della Consulta regionale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati per “favorire un miglior processo di integrazione vista l’emergenza sanitaria in corso”.

La richiesta, presentata con un ordine del giorno presentato dai consiglieri della Lista Sansa, è stata respinta con 12 voti a favore (centrosinistra, M5S, cui si è aggiunta FI-Liguria Popolare) e 14 contrari (Lega, Cambiamo! e FdI).

Il lavoro della Consulta, istituita per legge regionale nel 2007, è fermo da tempo.

Il testo iniziale del documento avrebbe previsto anche di “ascoltare le proposte delle famiglie di immigrati in vista del Recovery Plan” ma, in seguito alle obiezioni dell’assessore regionale all’Immigrazione Andrea Benveduti (Lega), la consigliera regionale Selena Candia (Lista Sansa) ha eliminato inutilmente il punto per allargare il consenso sulla proposta nelle fila del centrodestra.

Nel documento si ricordava che “la Consulta è prevista dalla legge regionale 7 del 2007 e che l’Ocse ha sostenuto che la crisi del coronavirus mette in pericolo i progressi realizzati in materia di integrazione e migrazioni. La Consulta dovrebbe formulare proposte per il Piano regionale triennale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati, esprimere un parere sulle iniziative di settore e formulare proposte di intervento, di studi e approfondimenti sull’immigrazione”.

L’assessore leghista ha quindi ricordato gli interventi già assunti in materia dalla giunta annunciando una rivisitazione della norma regionale che istituisce la Consulta.