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Recco, città della vita: riconoscere e difendere la vita umana

Recco, aperto il bando assegnazione mini-alloggi per over 65
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“Recco città della vita”, il riconoscimento annuale per chi difende la vita umana. 

Carlo Gandolfo, sindaco di Recco ha deciso di riproporre con le dovute attenzioni il riconoscimento “Recco Città della Vita”. E’ un premio da assegnare a persone o istituzioni che si sono distinte nella tutela della vita umana.

Questo premio è stato istituito dal Comune di Recco all’inizio degli anni duemila. Il riconoscimento, verrà assegnato ogni anno nell’ambito della celebrazione del 10 novembre. Questa data è  ‘anniversario del primo dei ventisette bombardamenti aerei che hanno distrutto la città di Recco nel 1943. Il premio consiste in una somma di 5mila euro e un attestato in pergamena.

«Il percorso per l’assegnazione del premio si era interrotto durante il periodo del Covid – ha precisato il sindaco Gandolfo – poi il consiglio comunale, anche a seguito di un’iniziativa del capogruppo consiliare Gianluca Buccilli, ha ripreso il filo della situazione.

Oggi c’è il mio impegno a portare a termine l’iter per la scelta e l’assegnazione del riconoscimento prima della fine dell’attuale mandato amministrativo, cioè entro la primavera. Ho già chiesto al presidente del consiglio comunale, Paolo Badalini, di attivarsi per la composizione della commissione consiliare che si occuperà dall’attività istituzionale che porterà alla nomina».

Per quanto riguarda il Premio Recco, città per la vita, Gandolfo ricorda che: 

«L’iniziativa si propone di condividere lo spirito della Costituzione – ha spiegato il sindaco Gandolfo – che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e richiede l’adempimento dei doveri di solidarietà politica, economica e sociale.

Il riconoscimento vuole portare a conoscenza della comunità locale e delle nuove generazioni le esperienze di vita che testimoniano la promozione e la tutela della vita umana, favorendo anche la nascita di nuovi legami».

Si legge nel regolamento al premio le varie esperienze: “prevedibilmente presenti nell’ambito delle scienze mediche, giuridiche e umanistiche. Oppure nella testimonianza autentica di vita di singoli o di gruppi che ispirano il loro agire inequivocabilmente ai suddetti valori. I meriti vanno ricercati in esperienze già in atto, preferibilmente sul territorio nazionale o internazionale”.

Il titolare del riconoscimento sarà individuato da una commissione composta dal sindaco o suo delegato, dal presidente del Consiglio Comunale, dall’assessore alla Pubblica Istruzione e da otto componenti nominati dal Consiglio Comunale tra personalità di riconosciuta sensibilità sui temi del premio.

La commissione avrà anche il compito di individuare modalità e tempi di trasferimento del messaggio alle nuove generazioni, anche in accordo con le istituzioni scolastiche.

«Il riconoscimento potrà essere sostenuto anche attraverso l’integrazione di interventi promossi da fondazioni aventi un oggetto sociale coerente con le finalità dell’iniziativa». Puntualizza e conclude Gandolfo. ABov