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Razza bianca a rischio estinzione. Bufera su Scajola: è un fatto, non sono xenofobo

“Le opposizioni si attaccano a parole interpretate ad arte e che volevano semplicemente esprimere un concetto più ampio: la nostra società mette al mondo, purtroppo, sempre meno figli”

C’è voluto qualche giorno per il “Var”, ma ora la polemica monta feroce su una frase pronunciata, la settimana scorsa in consiglio regionale, dall’assessore all’Urbanistica Marco Scajola.

Intervenendo per dare il parere della giunta riguardo a una mozione sulla carenza di alloggi per gli affitti a lungo termine, Scajola tra le altre cose ha citato i costi che le famiglie più numerose devono sostenere e ha spiegato: “Andiamo veramente al rischio estinzione, come dicono molti esperti, che dicono che la cosiddetta razza bianca europea è a rischio estinzione. E lo sarà molto probabilmente. Perché mancano, secondo me, e dobbiamo incentivarle, politiche nazionali più forti”.

La frase era passata quasi inosservata. Tuttavia, il capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi aveva provato a chiederne immediatamente conto in aula, in mezzo a un’altra interrogazione, ma Scajola aveva respinto le accuse, affermando che il dem aveva frainteso. Capitolo chiuso? Non proprio. Perché ora, a una settimana dai fatti, è arrivato il video dagli uffici regionali ed è scoppiata la polemica.

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“Le parole sono importanti – attaccano tutti i capigruppo regionali di minoranza interpellati dall’agenzia Dire – le affermazioni di Scajola sono inaccettabili, con toni e modalità che scimmiottano teorie di sostituzione etnica e solleticano contrapposizioni inutili rispetto a un tema fondamentale come quello del sostegno alle famiglie e di contrasto alla denatalità, con politiche mai attuate.

Un tempo ci si dimetteva per molto meno, ora non si chiede neppure scusa. Scajola, prima ha negato di aver detto quello che ha detto e, dopo una settimana, non è riuscito neppure a correggere il tiro. Se non riesce a farlo lui, almeno lo faccia il governatore Giovanni Toti, visto che è insostenibile sentire parlare di ‘razza bianca’ da un suo assessore nell’aula del consiglio regionale'”.

Durissima la presa di posizione del capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi: “O Scajola non sa il valore di quello che dice, ed è un problema, oppure lo sa, ed è ancora peggio. Che un assessore parli di ‘razza bianca europea in estinzione’ in un’aula del consiglio è inaccettabile e dovrebbe correre un brivido su quello che significa e sugli immaginari da sostituzione etnica di cui parla la destra di Orban e che evidentemente Scajola vuole solleticare. Salvo poi negare di averlo detto”. Per il dem, inoltre, “Scajola aggiunge una nuova declinazione a quella per cui la sua famiglia è nota: quella del suprematista bianco a sua insaputa”.

A ruota il capogruppo del M5S Fabio Tosi: “Siamo passati dal timore della ‘sostituzione etnica’ di Lollobrigida al rischio ‘dell’estinzione della razza bianca’ dell’assessore Scajola. L’ha detto davvero e lo ha fatto in aula. Ormai, la deriva è tangibile: la destra e il pensiero xenofobo stanno portando le lancette di questo Paese indietro di decenni. Qualcuno dica a Scajola che concetti come ‘razza bianca’ non sono accettabili in un consiglio regionale, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini liguri e non solo chi accetta supinamente una visione retrograda della società”.

Il consigliere regionale di Azione Pippo Rossetti ha aggiunto: “Il linguaggio è sintomatico di un approccio culturale. La cultura razzialista dei due secoli precedenti non ha portato grandi fortune all’umanità e rievocarle in un’aula elettiva non è un bel sentire. L’obsoleto concetto di Europoide richiama anche popoli africani e medio-orientali, ma se il collega lo sapesse avrebbe usato altre espressioni”.

La consigliera regionale Selena Candia della Lista Sansa ha sottolineato che “l’assessore Scajola sdogana pericolose teorie sulla supremazia bianca, che sono inaccettabili. Visto il precedente analogo del ministro Lollobrigida sulla ‘sostituzione etnica’, le dichiarazioni di Scajola sembrano parte di uno schema ideologico ben definito della destra che governa e non uno scivolone linguistico”. Per Candia, “fa specie che queste dichiarazioni siano state fatte dall’assessore di una regione anzianissima, come la Liguria, in cui nulla si sta facendo per sostenere realmente i giovani e le famiglie”.

Il capogruppo regionale Gianni Pastorino di Linea condivisa ha commentato: “Ho trovato le parole dell’assessore Marco Scajola completamente fuori luogo. Toti ha sempre detto di far parte di uno schieramento moderato: evidentemente, alcuni dei suoi assessori hanno deciso di affrontare alcune tematiche con espressioni che rimandano alla sostituzione etnica. Peraltro, negandole dopo averle dette”.

“È evidente che, non potendo contestare i fatti – ha riferito oggi pomeriggio l’assessore Marco Scajola all’Agenzia Dire – le azioni portate avanti da questa giunta, le opposizioni si attaccano a parole che ovviamente sono state interpretate ad arte e che volevano semplicemente esprimere un concetto più ampio, cioè che la nostra società mette al mondo, purtroppo, sempre meno figli.

Questo è un problema reale, concreto, non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro di tutti noi e del nostro Paese.

Chi mi conosce sa quanto è costante e determinato il mio operato quotidiano nei confronti del prossimo e certamente non saranno le squallide basse affermazioni di politicanti in cerca di visibilità a far venire meno il mio impegno, il mio costante lavoro per gli altri. I fatti sono sotto gli occhi di tutti e parlano da soli, se ne facciano una ragione calunniatori e mettimale.

Le opposizioni in questa regione non sanno ormai più a cosa aggrapparsi. Comincino a lavorare seriamente e collaborino con noi per contrastare la povertà e i problemi che ogni giorno tante famiglie sono costrette ad affrontare, invece che portare avanti sterili polemiche.

Il fatto che tutti i capigruppo di minoranza spendano una settimana del loro tempo, ben pagati dai contribuenti, per costruire un tema su cui attaccarmi, la dice lunga sulla qualità del loro lavoro”.