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Premio Andersen 2018, vince Carla Oretta Rampini con la fiaba Un amore infinito

Carla Oretta Rampini

È la fiorentina Carla Oretta Rampini ad aggiudicarsi il Premio letterario Andersen 2018.  Il Trofeo Baia delle Favole è stato invece assegnato a Lucia Tringali con una fiaba dedicata al pesto.

Un pubblico in trepidante attesa, ad aspettare la proclamazione dei vincitori di questa edizione dell’Andersen. Come da protocollo, i primi a essere premiati sono stati i più piccoli, con la sezione “scuola materna”, dove la fiaba vincitrice è stata “Il mistero della tigre scomparsa”, dei bambini della Scuola d’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Barge, in provincia di Cuneo, per aver presentato “…spunti di vivacità e freschezza in un testo che si distingue per la capacità di trasmettere un messaggio educativo attraverso una metafora nuova, suggestiva e coinvolgente.”

Per la sezione “bambini”, il premio è andato a “La valigia magica”, scritto dagli allievi della Primaria dell’Istituto comprensivo di Calvisano, Brescia, una “Fiaba toccante, che riesce a trattare con impegno il tema attualissimo e drammatico dell’immigrazione, ricca di spunti ed evocazioni bibliche”.

Mentre per la sezione “ragazzi” è risultata vincitrice la fiaba “Il cuore nascosto tra i cavi” di Giulia Paliotta, inviata da Saint Germain en Laye (Francia), premiata per essere “una fiaba moderna dallo sviluppo inaspettato che umanizza, attraverso il tema dell’amore e delle affinità, il mondi tecnologico”.

Dalla Francia anche la fiaba che vince la sezione in lingua straniera con “Les quintuplettes” di Lena Tipaldi, da Parigi, con la motivazione: “La fiaba riafferma il principio della determinazione autonoma e personale nella scelta del proprio destino, presentando spunti di attualità.”

Vincitrice del 51°Premio H. C. Andersen Carla Oretta Rampini con “Un amore infinito”, giudicata all’unanimità dalla giuria una fiaba che colpisce “per la indubbia qualità stilistica e il tema dell’ostinazione dell’amore che sfida addirittura le rigide regole matematiche. La fiaba dà vita, colore e personalità alle figure geometriche che diventano veri e propri personaggi aventi ognuno una propria specificità”.

Una parentesi inedita è stata quella dedicata a Vito Molinari, sestrino di nascita e milanese d’adozione, regista e autore considerato tra i padri storici della televisione italiana, a cui è stata conferita la cittadinanza onoraria dalla sindaca Valentina Ghio e il Premio Speciale per la fiaba “Schroder cane sciolto”, che Molinari ha dedicato all’Andersen.

Tra le novità di quest’anno, la sezione Graphic Novel, con il Duo Magia de Orb, al secolo Gianluca Malberti e Marco Stefanni, rispettivamente di Sestri Levante e Lavagna, che con il loro “40 settimane” hanno smentito il detto latino nemo propheta in patria. Si tratta di un’opera che si distingue per la qualità dei disegni e l’articolazione della storia, che narra di una avventura che si conclude con l’inizio di un’altra avventura: la più grande. Colpisce la ricchezza linguistica e l’originalità dei personaggi, recita la motivazione dei giurati che, guardando le tavole esposte nella Sala Riccio, non si può non condividere.