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Porto Torres e il Golfo dell’Asinara

Porto Torres e il Golfo dell’Asinara

Situata al centro dello splendido golfo, nonché in gran parte parco nazionale, la città di Porto Torres è una piccola bomboniera capace di unire alla perfezione una natura rigogliosa, vista come bene da tutelare e non da sfruttare, una storia più che millenaria (anche se l’abitato moderno risale “solo” all’XI secolo) e un futuro tutto da scoprire (grazie agli studi del Centro Ricerche Matrica, attivo dal 2012, specializzato in materie prime rinnovabili e a basso impatto ambientale).

Storia di Porto Torres

Il toponimo di Porto Torres, interessante per capire la storia del comune, deriva, ovviamente, dalla parola “porto” e da una parte dell’antico nome dell’abitato, Turris Libisonis, colonia romana fondata nel 46 a.C. da Giulio Cesare. Contrariamente a quanto si possa pensare osservando il territorio del comune, il cui abitato moderno risale all’XI secolo, le torri alle quali il nome fa riferimento non sono quelle anti-incursioni, costruite solo a partire dal XIV secolo e ancora oggi osservabili, ma dovevano essere edifici di nuragici presenti in epoca romana, andati in larga parte perduti.

Purtroppo l’antica Turris, dalla cacciata dei bizantini fino a circa duecento anni fa, non ha vissuto tempi felici: prima le frequenti incursioni musulmane, poi l’ascesa di Sassari proprio a discapito di Torres ridussero notevolmente l’abitato, per finire la conquista aragonese diede il colpo di grazia, disgregando il centro urbano fino all’epoca sabauda.

Fu proprio grazie all’intervento piemontese che venne fondato il comune di Porto Torres per come lo conosciamo oggi, risistemando l’antico porto (ad oggi forse l’unico dell’intera Sardegna ad avere collegamenti diretti con la Spagna), il centro abitato e promuovendo la costruzione della Chiesa della Consolata per la riqualificazione dell’area portuale.

Isola dell’Asinara

Sede dell’omonimo parco nazionale e area marina protetta, l’isola dell’Asinara rappresenta, con la sua grandezza di circa 50 kmq, la metà esatta dell’attuale comune di Porto Torres. Abitata stabilmente solo dal XVII secolo da una comunità di pastori e pescatori, con tracce umane sporadiche dal Neolitico a tutto il Medioevo, quest’oasi è riuscita a mantenere pressoché intatta la sua bellezza naturalistica, sia terrestre che marina, resa oggetto di tutela statale a partire dal 1997, anno di creazione dell’Ente Parco.

Negli ultimi centocinquanta anni l’isola ha comunque mantenuto un certo grado di isolamento, diventando prima Primario Lazzaretto del Regno d’Italia (1885), poi Colonia Penale Agricola (1886, fatto che provocò l’allontanamento forzato di tutti gli abitanti), campo di prigionia degli austro-ungarici durante la Prima Guerra Mondiale, per finire sede di uno dei carceri di massima sicurezza italiani più importanti, attivo dagli anni ‘70 fino alla fondazione del parco.

Cosa Fare?

Se decidete di rendere Porto Torres meta delle vostre vacanze estive, il consiglio è quello di arrivare con la rotta in traghetto Genova – Porto Torres, così da portare con voi anche l’auto per poter esplorare con maggiore libertà anche i dintorni del centro abitato.Vista l’importante tradizione romana, una visita la meritano sicuramente l’Antiquarium Turritano (il museo archeologico) e gli splendidi resti di Turris Libisonis, ancora oggetto di indagini archeologiche.

Essendo l’edificio romanico più grande dell’intera Sardegna, la Basilica di San Gavino sul Monte Agellu conserva i resti, nella sua cripta seicentesca, dei tre martiri turritani, Gavino, Proto e Gianuario, decapitati nel 303 d.C.. Non dimenticate di visitare, già che siete lì, anche la necropoli pagana e cristiana di Atrio Metropoli, scoperta lungo il lato meridionale della basilica.

Vi interessano gli edifici militari? Le torri anti-incursione medievali, di cui l’esempio migliore è la Torre Aragonese, insieme ai rifugi antiaerei e alla batteria antinavale di Ponte Romano (il cui primo nucleo risale al 1873) faranno sicuramente al caso vostro.

Preferite immergervi nella splendida natura, tipica di questi luoghi? Che decidiate di farvi una gita sull’isola dell’Asinara (attenzione perché alcune aree sia marine che terrestri hanno un grado di tutela molto alto) o una bella passeggiata sulle numerose spiagge, come quella famosa di Balai, sicuramente gli itinerari per godervi una bella vacanza non vi mancheranno, per cui non resta che preparare la valigia e augurarvi buon viaggio!