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Piantedosi: Cpr a Ventimiglia. Migranti dentro fino a 18 mesi (prorogabili)

Frontiera di Ventimiglia: tappo d'Europa (foto di repertorio)

“Ventimiglia ha sempre sofferto perchè è il luogo di transito tra l’Italia e la Francia. Noi collaboriamo per il controllo di quella frontiera interna con la Francia ed è uno di quei luoghi a cui noi stiamo dedicando attenzione per la realizzazione delle strutture che abbiamo in animo di realizzare per contrastare il fenomeno”.

Lo ha dichiarato oggi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ospite di “Cinque minuti” su Rai1.

E’ stato inoltre pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Sud recante disposizioni “per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno” e che contiene anche le due più importanti novità che fanno discutere in materia di migranti, trattenimento e rimpatri degli stranieri irregolari arrivati in Italia.

I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) diventano “di diritto opere destinate alla difesa” e alla “sicurezza nazionale”, dove i migranti irregolari presenti in Italia potranno essere trattenuti fino a un massimo di 18 mesi, con proroghe di 3 mesi convalidate dal giudice su richiesta del Questore “qualora l’accertamento dell’identità e della nazionalità” o “l’acquisizione di documenti per il viaggio presenti gravi difficoltà”.

La durata massima del trattenimento in regime di detenzione amministrativa vi sarà nel caso di “mancata cooperazione da parte dello straniero” o “ritardi nell’ottenimento della necessaria documentazione dai Paesi terzi”.

Nel giorno in cui l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza rende nota la stima di oltre 21mila minori stranieri non accompagnati in Italia, il Governo Meloni prevede un fondo da 20 milioni di euro per il 2023 destinati alla realizzazione di strutture per la permanenza e il rimpatrio dei migranti irregolari.

La “realizzazione delle strutture individuate dal piano, dislocate sul territorio nazionale” e la “progettazione” vengono affidate al Ministero della Difesa attraverso le articolazioni del Genio militare, l’impiego di Forze armate e la società in house Difesa Servizi spa.

Per il ministro dell’Interno “non c’è alcun pregiudizio” nemmeno all’ipotesi che i nuovi centri per migranti possano sorgere su isole deserte: “Resistenze ci saranno ma noi dialogheremo con tutti e lo faremo cercando di imporre la linea del Governo”. Nel testo del Dl in fase di conversione a Montecitorio anche misure per Lampedusa per rispondere alla “grave situazione socio-economica” creata con “l’eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Mediterraneo”.