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Parenti 43 vittime: investimenti Aspi non compensano strage. Nome ponte? Scelgano i genovesi

Tragico crollo Ponte Morandi: 43 vittime (foto repertorio fb)

Il nome del nuovo ponte di Genova “dovrebbero deciderlo i cittadini, anche con il nostro contributo. Forse un nome che sia di ricordo e monito a quanto avvenuto sarebbe opportuno”.

Cosi’ in una lunga lettera, riportata oggi dall’agenzia Dire, la presidente del comitato “Ricordo vittime di Ponte Morandi” è intervenuta sull’approvazione da parte del consiglio comunale di Genova di un ordine del giorno che impegna la struttura commissariale a valutare l’intitolazione del nuovo viadotto a Niccolo’ Paganini, come proposto dal Movimento 5 Stelle.

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“Penso che in ogni caso – ha aggiunto Possetti – avra’ comunque il nome che i cittadini gli daranno, come avvenne per il vecchio ponte anche se sulla carta ne troveremo un altro”.

Il Ponte Morandi, infatti, chiamato cosi’ dal nome del suo progettista, sulle carte appariva ufficialmente con la denominazione di Viadotto Polcevera.

La portavoce dei parenti delle vittime della tragedia del 14 agosto 2018 ha quindi ribadito di essere “perplessa, ma non stupita, che vengano richiesti anche da Aspi i prestiti garantiti dallo Stato.

Su questo permettiamo solo di lasciarvi un sorriso: valutate voi, e’ anche un privilegio vederci sorridere perche’ di sorrisi purtroppo ne facciamo ben pochi ultimamente.

Le 43 vittime del Ponte Morandi hanno diritto ad avere la loro dignita’: dovranno quindi rientrare nel novero delle vittime di stragi perche’ il peso della loro morte continui a schiacciare le responsabilita’ di coloro che le hanno provocate”.