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Al Gezmataz 2025 una masterclass della leggenda John Patitucci

Al Gezmataz 2025 una masterclass della leggenda John Patitucci vincitore di due Grammy terrà un workshop imperdibile il prossimo 23 luglio
Al Gezmataz 2025 una masterclass della leggenda John Patitucci vincitore di due Grammy terrà un workshop imperdibile il prossimo 23 luglio

Al Gezmataz 2025 una masterclass della leggenda John Patitucci vincitore di due Grammy, un workshop imperdibile il prossimo 23 luglio

Dopo i concerti alla Piazza delle Feste del Porto antico dei progetti Je t’appelle ed Estuarium, e in attesa della ripresa degli spettacoli dal vivo, a partire da settembre, tra Palazzo Ducale e Sala Claque, Gezmataz 2025 prosegue proponendo una vera chicca a tutti gli appassionati di jazz: una masterclass d’eccezione, tenuta nientemeno che da John Patitucci.

Già apprezzatissimo ospite in precedenti edizioni del Gezmataz Festival, vincitore di due Grammy Awards oltre a quindici nomination, lo statunitense John Patitucci è uno dei contrabbassisti più eclettici della scena del jazz mondiale, inserito in molteplici progetti che gli permettono di dimostrare la propria esperienza in diversi generi. Ha suonato con grandi esponenti della scena jazz mondiale, come Chick Corea, Herbie Hancock, Wayne Shorter, Wynton Marsalis, Joshua Redman, Michael Brecker e molti altri.

La masterclass è aperta non solo a bassisti e contrabbassisti, ma a tutti i musicisti curiosi di approfondire gli aspetti della musica jazz e dell’improvvisazione con un maestro d’eccezione.

L’appuntamento è per mercoledì 23 luglio presso la sede dell’Associazione Gezmataz in via Magazzini del Cotone e sarà confermato solo al raggiungimento di un numero minimo di iscritti: per partecipare o ricevere maggiori informazioni è possibile rivolgersi telefonicamente o via WhatsApp al numero 335.8423720.

Come detto, Gezmataz proseguirà poi a settembre con tre ulteriori appuntamenti alla Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale il 12, 13 e 14 settembre e con l’ormai consueto programma di concerti alla Sala Claque in collaborazione con la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, i cui dettagli saranno annunciati nei prossimi mesi.

Gezmataz 2025 è organizzato dall’Associazione culturale Gezmataz in collaborazione con Regione Liguria, Comune di Genova e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con il sostegno della Fondazione Carige, del programma Creative Europe dell’Unione europea e del Fondo unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura.

 

Al via Alassio sotto le stelle con il tributo a Renato Zero

Al via “Alassio sotto le stelle” con il tributo a Renato Zero di Daniele Si Nasce, giovedì 10 luglio in Piazza Partigiani
Al via “Alassio sotto le stelle” con il tributo a Renato Zero di Daniele Si Nasce, giovedì 10 luglio in Piazza Partigiani

Al via “Alassio sotto le stelle” con il tributo a Renato Zero di Daniele Si Nasce, giovedì 10 luglio in Piazza Partigiani

Sarà Daniele Si Nasce, celebre interprete del repertorio di Renato Zero, ad aprire, giovedì 10 luglio ore 21.30 in Piazza Partigiani, la rassegna estiva “Alassio sotto le stelle”, promossa dall’Assessorato al Turismo del Comune di Alassio in collaborazione con HPI Event.
L’appuntamento, con accesso libero, entusiasmerà il pubblico con un concerto – spettacolo non di semplice imitazione, ma un omaggio autentico e coinvolgente dedicato ad uno dei più iconici e amati cantautori italiani.
Grazie alla sua estrema cura per i dettagli, dai movimenti sul palco alla voce, dal look alle improvvisazioni, Daniele Si Nasce è riconosciuto come uno dei migliori interpreti di Renato Zero, capace di emozionare e sorprendere il pubblico ad ogni esibizione, rendendola veramente speciale.
Il suo talento gli ha valso anche la stima del fan club ufficiale “Zenzero”, che gli ha conferito un riconoscimento per la sua fedeltà artistica al cantautore.
Dopo questa imperdibile serata dedicata a Renato Zero, la rassegna “Alassio sotto le stelle” proseguirà poi per tutta l’estate, ogni giovedì sera, sempre in Piazza Partigiani.
Il 17 luglio sarà la volta di Antonello Cuomo con il suo omaggio ad Antonello Venditti, seguito il 24 luglio dai Jovanotte con un entusiasmante tributo a Lorenzo Jovanotti. Il 31 luglio saliranno sul palco Urbani & Time Out con il concerto dedicato a Max Pezzali. Il mese di agosto si aprirà invece il 7 con la Zucchero Celebration Band di O.I.&B., seguita il 14 agosto dal tributo ai Dire Straits firmato Over Gold, per poi concludersi il 21 agosto con lo spettacolare show del trasformista Michele Tomatis. Le serate in Piazza Partigiani, tutte ad accesso libero, saranno condotte da Renata Cantamessa.
Il cartellone estivo dei concerti ad Alassio si arricchisce inoltre di tre grandi eventi a pagamento che si terranno presso l’Auditorium “Enrico Simonetti” di Parco San Rocco, tornato a splendere dopo un importante intervento di riqualificazione.
Il 5 agosto alle ore 22 salirà sul palco Roberto Vecchioni con la data alassina del tour “Tra il silenzio e il tuono”, mentre il 19 agosto l’appuntamento è con il Matia Bazar Live Tour. A chiudere la rassegna sarà l’attesissimo concerto dei Nomadi, in programma per venerdì 29 agosto. I biglietti per questi tre concerti sono prenotabili presso La Casa del Disco, telefonando al numero 388.4784817.

Foscolo: apertura H24 PPI Albenga non toglierà risorse al S. Corona di Pietra Ligure

Ospedale di Albenga (foto repertorio fb)

“Non sarà tolta alcuna risorsa al S. Corona di Pietra Ligure per aprire H24 il PPI di Albenga durante il periodo estivo.

Lo ha ribadito in consiglio regionale, a seguito della mia interrogazione, l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, che ringrazio per l’impegno e il proficuo lavoro svolto per il Ponente ligure.

Nella sua risposta l’assessore si è anche impegnato a cercare una soluzione per estendere l’apertura H24 del PPI del S. Maria di Misericordia durante gli altri periodi dell’anno, pur riconoscendo le difficoltà di reperire in particolare anestesisti e medici di Medicina d’urgenza.

Un presidio che è fondamentale non soltanto per Albenga e Comuni limitrofi costieri, ma anche per il suo vasto entroterra.

Tutto ciò senza ovviamente incidere sul S. Corona di Pietra Ligure, che ricordo essere un DEA di II livello e quindi un importante ospedale al servizio di tutto il Ponente ligure.

In sintesi, le due strutture sanitarie possono e devono lavorare in sinergia per offrire servizi di qualità a tutta la popolazione”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale della Lega Sara Foscolo.

 

Giordano: Galliera sì, Evangelico no? Giunta Bucci non fa la cosa giusta

8 Marzo: visite ginecologiche gratuite all’Ospedale Galliera di Genova
Ospedale Galliera di Genova (foto di repertorio)

“Galliera sì, Evangelico no? La destra ha perso l’ennesima occasione per fare la cosa giusta. Come M5S, responsabilmente abbiamo votato a favore del Ddl 73. E lo abbiamo fatto nell’interesse di un ospedale storico qual è il Galliera, al quale abbiamo restituito piena operatività, riconoscendone la natura pubblica e garantendo il suo inserimento nel sistema sanitario regionale”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Stefano Giordano (M5S).

“Una misura necessaria, attesa e, sì, doverosa – ha aggiunto Giordano – crediamo però che questa norma dovesse includere un’altra struttura storica, cioè l’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova.

Un suggerimento che difendo convintamente checché ne dica la collega consigliera Lilli Lauro, la quale ancora una volta dimostra di non avere argomenti credibili. Anzi, voglio rassicurarla: tristi noi non lo siamo mai stati, men che meno quando possiamo sorridere per certe uscite scomposte.

L’Evangelico al pari del Galliera è una struttura che da anni contribuisce in maniera continuativa e qualificata all’offerta sanitaria della città. Un presidio che ha dimostrato il proprio valore nei momenti più critici come la fase pandemica, e che oggi si trova escluso dalla ripartizione dei fondi farmaceutici regionali, come se il suo lavoro non avesse lo stesso peso, la stessa utilità, la stessa dignità.

Eppure, il personale è pubblico, l’attività è pienamente integrata nella rete ospedaliera, il servizio offerto è rivolto alla collettività, proprio come nelle strutture esplicitamente riconosciute.

Qual è il criterio che ha permesso una correzione per un ospedale e un incomprensibile silenzio per l’altro? Non c’è nulla di ideologico o ‘triste’ nella nostra domanda. C’è solo la volontà di capire e di chiedere che la Regione garantisca equità, coerenza e rispetto verso una struttura che merita la stessa considerazione e protezione.

Segnalo peraltro che senza un intervento normativo o amministrativo correttivo, l’Evangelico rischia di trovarsi in difficoltà economiche, operative e occupazionali, con ricadute dirette sull’assistenza ai cittadini e sulla serenità di chi ci lavora.

Eppure, benché abbia contezza delle criticità, la maggioranza ha scelto di non firmare l’ordine del giorno proposto dal collega Sanna e condiviso da tutta la minoranza consiliare. Un documento che semplicemente proponeva di cercare una soluzione per il riconoscimento della natura giuridica di erogatore pubblico anche all’Evangelico.

Oggi, abbiamo risolto un nodo. Ma la destra ha incomprensibilmente scelto di lasciarne aperto un altro. La sanità non si merita distinzioni arbitrarie. Si merita scelte coraggiose, trasparenti e inclusive.

Fa sorridere che il ‘no’ all’Evangelico sia arrivato proprio da chi passa le giornate ad accusare noi di essere i signori del no. Il consiglio regionale odierno dimostra l’esatto contrario”.

Droga, furti e molestie: 3 nordafricani arrestati nel Levante genovese

Caruggi, 20enne senegalese spaccia cocaina e hashish: arrestato
Carabinieri (foto di repertorio)

Ieri i carabinieri di Rapallo hanno arrestato in flagranza di reato un 45enne marocchino per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Il nordafricano è stato visto dai militari mentre scendeva da un autobus con atteggiamento guardingo, insieme a un connazionale. I Carabinieri, dopo averlo avvicinato, insospettiti dal particolare nervosismo manifestato dallo straniero, hanno effettuato un’attenta perquisizione personale a seguito della quale sono stati trovati 54 grammi di cocaina suddivisi in dosi pronte per la vendita.

Il 45enne, al termine delle attività di controllo, è stato preso e rinchiuso nel carcere di Genova Marassi.

I carabinieri di Recco hanno invece arrestato un algerino 33enne per furto aggravato. Il nordfricano è stato sorpreso mentre si impossessava, all’interno del mercato settimanale, della cassa contenente i proventi economici di un esercente.

Successivamente ha tentato la fuga, ma è stato rintracciato e bloccato dai militari nei pressi della stazione ferroviaria. La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata al legittimo proprietario, che ha ringraziato i carabinieri.

I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Sestri Levante sono poi intervenuti nei pressi della stazione ferroviaria di Lavagna, su segnalazione di alcuni cittadini che avevano notato la presenza di uno straniero molesto.

Si tratta di un marocchino 27enne, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di bevande alcoliche, che alla vista dei militari ha cominciato a inveire contro di loro, colpendo con un calcio un carabiniere. L’aggressore è stato quindi arrestato e tradotto rinchiuso nel carcere di Genova Marassi.

 

Rimossa la palma crollata in piazza Paolo da Novi

Rimossa la palma crollata in piazza Paolo da Novi
Rimossa la palma crollata in piazza Paolo da Novi

Proseguono le indagini sulla morte di Francesca Testino. La pianta alta otto metri trasferita in laboratorio per ulteriori accertamenti

È stata rimossa la palma che a marzo 2024 causò la morte di Francesca Testino, la donna di 57 anni travolta dal crollo dell’albero in piazza Paolo da Novi, a Genova. La pianta, alta circa otto metri, è stata trasportata in un laboratorio presso l’ex sede del 21° Reggimento Fanteria, comando dei Carabinieri di Sturla. Qui sarà sottoposta a ulteriori perizie tecniche.

L’albero era transennato e sotto sequestro immediatamente dopo l’incidente, avvenuto in una giornata di pioggia. Fin da subito, la Procura ha avviato un’indagine per omicidio colposo.

Ipotesi di scavi alla base del crollo

Secondo le prime ricostruzioni dei periti nominati dal Tribunale e dalle difese, il cedimento potrebbe essere collegato a scavi effettuati con mezzi meccanici nei giorni precedenti la tragedia. La palma risultava da tempo inclinata, ma il danno alle radici potrebbe essere stato provocato da interventi di posa dei cavi sotto il manto stradale. L’ ipotesi è al vaglio degli inquirenti.

Sopralluogo dell’agronomo Garzoglio: focus su lavori recenti

A pochi giorni dalla tragedia, l’agronomo Roberto Garzoglio, perito incaricato dalla famiglia Testino, aveva effettuato un sopralluogo evidenziando la presenza di scavi nei pressi dell’aiuola dove si trovava la palma. Il professionista ha più volte collaborato con il Tribunale di Imperia. Recentemente ha preso parte ai lavori per il manto erboso dello stadio Luigi Ferraris.

L’avvocato della famiglia ha chiesto al Comune di Genova l’accesso alla documentazione relativa ai lavori pubblici recenti. Al fine di accertare se le radici della pianta possano essere state danneggiate.

Sei indagati per omicidio colposo: coinvolti ex dirigenti di Aster

Nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pubblico ministero Fabrizio Givri, sono attualmente sei gli indagati per omicidio colposo. Tra questi figurano: Mauro Grasso, ex direttore generale di Aster; Stefano Maria Tomarchio, ex direttore del settore manutenzioni; Corrado Brigante, ex dirigente Aster e oggi a capo del progetto Euroflora. Giorgio Costa, ex responsabile del Verde Aster e attuale dirigente e Giuliano Pastorino, attuale responsabile del Verde di Aster.

Tutti sono difesi dagli avvocati Andrea Boselli e Pietro Bogliolo. L’obiettivo delle indagini è fare chiarezza sulle eventuali responsabilità nella gestione e nella manutenzione dell’albero che ha causato la morte di Francesca Testino.

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Vaccarezza: Regione Liguria ribadisce No a boicotaggio prodotti israeliani

Angelo Vaccarezza (FI) in aula con la bandiera di Israele dopo la strage dei terroristi palestinesi di Hamas (foto 10 ottobre 2023)
“Regione Liguria dice no in maniera forte e univoca al boicottaggio dei prodotti israeliani, ed in particolare i farmaci, i dispositivi medicali e biomedicali, le soluzioni digitali e tecnologiche per la sanità. Lo ha confermato in consiglio regionale questa mattina l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò (FdI) rispondendo a una mia interrogazione sul tema”.
E’ quanto ha dichiarato oggi dal consigliere regionale Angelo Vaccarezza (FI).
“In questo modo – ha aggiunto Vaccarezza – la Regione Liguria non soltanto si oppone a una campagna ideologica che nasconde talvolta venature antisemite, ma si schiera anche dalla parte dei liguri, che sarebbero stati i primi ad essere colpiti da questa assurda campagna d’odio, visto che grazie a questi prodotti israeliani i cittadini possono avere accesso a terapie essenziali a costi ridotti e a strumenti diagnostici innovativi.
Contrariamente a quanto fatto da altre Regioni come Puglia ed Emilia Romagna, che hanno scelto la strada della rottura delle relazioni con Israele, e da altri Comuni, come Sesto Fiorentino, che hanno iniziato a togliere dalle loro farmacie i prodotti israeliani, la Liguria alle campagne d’odio dice forte e chiaro il suo No, mettendo davanti all’ideologia il valore della vita e della salute dei suoi cittadini”, aggiunge il consigliere di Forza Italia.
Ringraziando l’assessore e la giunta per la loro decisione, ricordo che è davvero lunga la lista delle patologie che vengono trattate anche grazie al contributo dei prodotti farmaceutici israeliani: malattie neurologiche, oncologiche, respiratorie, cardiovascolari, infettive, gastrointestinali.
E ancora: sono di produzione israeliana diversi antidolorifici e antinfiammatori, e farmaci per la salute riproduttiva delle donne.
Senza dimenticare che, oltre ai farmaci, l’innovazione israeliana influenza le cure anche attraverso dispositivi medici, tecnologie per i servizi sanitari e diagnostica innovativa per malattie quali il morbo di Parkinson o la leucemia.
Proprio nelle scorse settimane, durante la cosiddetta guerra dei dodici giorni, un missile iraniano ha rischiato di distruggere il laboratorio del Weizmann Institute di Rehovot in cui si sta sviluppando un esame del sangue in grado di pre-diagnosticare la leucemia senza bisogno di biopsia del midollo osseo.
Il test rileva anche fattori di rischio per malattie cardiache, demenza e altre patologie legate all’età”.

Sciopero dei treni fino alle 18: ritardi e cancellazioni su tutta la rete ferroviaria

Sciopero dei treni fino alle 18: ritardi e cancellazioni su tutta la rete ferroviaria
Sciopero dei treni fino alle 18: ritardi e cancellazioni su tutta la rete ferroviaria

Coinvolti Trenitalia, Trenord, Trenitalia Tper e personale del Gruppo FS

Giornata di disagi per i viaggiatori a causa dello sciopero nazionale del trasporto ferroviario in corso dalle ore 21 di lunedì 7 luglio fino alle 18 di oggi, martedì 8 luglio 2025. L’agitazione riguarda il personale del Gruppo Ferrovie dello Stato, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, con conseguenti impatti sulla circolazione dei treni su tutto il territorio nazionale.

Cancellazioni e variazioni dei treni: cosa sapere

Trenitalia ha comunicato che durante la fascia oraria interessata dallo sciopero i treni potranno subire ritardi, cancellazioni o variazioni di percorso. Disagi previsti sia per i convogli a lunga percorrenza che per il trasporto regionale.

Per quest’ultimo, sono garantiti i servizi minimi essenziali nelle fasce orarie di maggiore affluenza, in particolare tra le 6 e le 9 del mattino, come previsto dalle norme vigenti sui servizi pubblici essenziali nei giorni feriali.

Possibili disagi anche dopo la fine dello sciopero

Anche dopo le 18, orario di conclusione dello sciopero, il servizio ferroviario potrebbe non tornare subito alla piena normalità. Trenitalia segnala infatti possibili ripercussioni e modifiche alla programmazione dei treni anche nelle ore successive, in particolare su linee e nodi ferroviari ad alta frequentazione.

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Pastorino: Genova non ha piazzole per elisoccorso notturno, grave carenza

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S. Martino di Genova: elisoccorso (foto di repertorio)

“È inaccettabile che una città come Genova, con due ospedali di riferimento nazionale come il Gaslini e il San Martino, non disponga oggi di una piazzola operativa per l’elisoccorso notturno. Siamo di fronte a una carenza strutturale grave, che espone a rischi evitabili i pazienti in emergenza, soprattutto in casi pediatrici. Ho posto questo tema oggi in Consiglio regionale: serve una risposta immediata dalla Giunta”.

Lo ha dichiarato oggi Gianni Pastorino, capogruppo della lista “Andrea Orlando Presidente” in consiglio regionale e rappresentante di Linea Condivisa.

“La situazione è paradossale – ha aggiunto Pastorino – la piazzola del Gaslini è chiusa per lavori fino al 2026. Quella del San Martino, nonostante uno stanziamento da 1,4 milioni di euro, non è ancora abilitata al volo notturno.

Risultato? In piena notte gli elicotteri devono atterrare all’aeroporto Cristoforo Colombo, con inevitabili ritardi nel trasferimento via terra verso le strutture ospedaliere. E non è stato individuato neppure un sito alternativo provvisorio, come accaduto in altri territori, ad esempio alla Spezia.

Durante la discussione in aula, l’assessore Nicolò ha confermato che non esiste al momento una soluzione strutturata.

Una risposta che non ci soddisfa. Si afferma che i pazienti vengono stabilizzati prima del trasporto ma in situazioni gravi ogni minuto può fare la differenza. Non possiamo ignorare questo dato. E non possiamo rassegnarci all’idea che in una città capoluogo di Regione non ci sia alcuna area disponibile per l’elisoccorso notturno”.

Il secondo punto sollevato dal consigliere riguarda la mancata attuazione delle cosiddette “operazioni speciali” previste nel capitolato della gara per il servizio di elisoccorso.

“Il contratto – ha dichiarato Pastorino – prevede la possibilità di atterraggi in siti occasionali, anche in orario notturno, e l’utilizzo del verricello in scenari complessi. Sono pratiche che vengono attuate con regolarità in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Anche con lo stesso operatore e lo stesso tipo di elicottero. Ma non in Liguria. Non è un problema di mezzi o personale, che sono altamente qualificati, ma di scelte gestionali che vanno chiarite.

Paghiamo per un servizio che, nei fatti, viene erogato solo in parte. Questo non è tollerabile.

Chiediamo alla Regione Liguria di intervenire con urgenza per garantire l’operatività del volo notturno a Genova e per assicurare che tutte le prestazioni previste dal contratto di elisoccorso vengano applicate in modo sistematico. Ne va dell’equità, dell’efficienza e della sicurezza del nostro sistema sanitario”.

 

Ospedale Voltri. Piana: va mantenuto, nessun allarme. Dalle sinistre sterili polemiche

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L'ospedale Evangelico di Genova Voltri (foto d'archivio)

“L’ospedale del Ponente, a Voltri, deve essere mantenuto con le sue eccellenze e tutti i suoi servizi per i cittadini, indipendentemente dal futuro inquadramento giuridico dell’ospedale Evangelico o degli assetti burocratici dell’Asl 3.

Non c’è mai stata alcuna discussione su questo. Anzi, semmai si sta cercando di migliorare l’offerta sanitaria sul territorio.

In tal senso, quindi, non c’é nessun allarme: quella delle sinistre è la solita sterile polemica, fondata sul nulla, per attaccare il centrodestra e la giunta Bucci, che invece sta facendo un proficuo lavoro anche sulla sanità”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana (Lega).

“Tra le altre cose – ha sottolineato Piana – stamane in consiglio regionale è stato approvato, peraltro all’unanimità, il disegno di legge 73, relativo al Galliera, che rende il nostro sistema sanitario più efficace ed efficiente e rafforza lo strategico e storico presidio ospedaliero.

Il Galliera e l’Evangelico, però, non sono affatto la stessa cosa.

L’ospedale di Voltri dovrà continuare a essere un punto di riferimento per tutto il Ponente genovese con il Pronto soccorso attivo H24, servizi di Medicina generale, Chirurgia, Cardiologia, Urologia, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia. Pertanto, non accettiamo che venga fatto passare il messaggio sbagliato e strumentale delle sinistre.

Regione Liguria c’è e continuerà a lavorare per mantenere i servizi sanitari sul nostro territorio, a tutela dei cittadini e della loro salute”.