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Il volo di Mirko su Genova con l’elicottero della polizia

Uno dei desideri di Mirko Vicini, 30 anni, l’ultima vittima a essere stata estratta dalle macerie del crollo del ponte Morandi, era quello di volare sull’elicottero della Polizia.

Il suo desiderio è stato esaudito il 18 ottobre dello scorso anno con la signora Paola, mamma di Mirko, che ha volato sui cieli di Genova con l’elicottero del Reparto volo di Milano Malpensa, indossando una felpa del figlio.

Con l’aiuto di due poliziotti della sezione della Polizia stradale di Savona e di una psicologa del servizio psicosociale della Croce Rossa Italiana di Varazze che ha assistito Paola nei giorni delle ricerche delle vittime e che ha raccolto le sue confidenze, il desiderio di Mirko si è realmente avverato.

A quasi un anno di distanza dal crollo, la Polizia di Stato e la signora Paola hanno voluto rendere pubblico il video realizzato durante il volo.

In questo modo ciò che doveva portare solo un po’ di conforto alla sua grave perdita è diventato così un toccante messaggio di vicinanza e speranza per tutti i familiari delle 43 vittime di quella tragedia.

La polizia ritrova alla Spezia moto rubata sei anni prima

Polizia (foto di repertorio)

Lo scorso 9 agosto, durante un servizio di controllo del territorio, gli uomini di volante del turno mattutino hanno notato un motoveicolo che si trovava “parcheggiato” in una via del centro cittadino e, con “fiuto non comune”, effettuavano un controllo sullo stesso, che risultava rubato ben 6 anni prima.

Gli agenti stessi contattavano il proprietario che, incredulo, tornava in possesso del mezzo che ormai credeva aver perso definitivamente dato il lungo lasso di tempo.

Maxi sequestro di merci contraffatte al mercato di Ventimiglia

Maxi sequestro di merci con marchio contraffatto al mercato di Ventimiglia

Gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia hanno proceduto al sequestro di oltre 100 articoli contraffatti.

Complessivamente sono stati 4 i sequestri penali: tre a carico di ignoti; uno a carico di un venditore abusivo,  straniero regolare sul territorio nazionale, colto nella flagranza del reato di ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi e marchi contraffatti, pertanto deferito all’Autorità Giudiziaria.

Nei depositi del Commissariato sono stati repertati oggetti di ogni tipo: accessori per abbigliamento e ornamento, borse, cinture, penne, orologi, occhiali, scarpe, custodie per smartphone, braccialetti, indumenti, maglie, giubbotti, foulards, guanti, penne.

Numerosi venditori illegali, dopo avere appreso, per via diretta o indiretta, dell’attivazione di un servizio di contrasto esteso su vasta scala, hanno di fatto rinunciato alle vendite per evitare il rischio di un sequestro o di una denuncia.

Molti venditori abusivi utilizzavano lo stratagemma di nascondigli al di fuori del mercato proponendo i loro prodotti in fotografie mostrate ai potenziali clienti con il cellulare, condotta che, come quella della vendita diretta, integra un grave illecito amministrativo per gli incauti acquirenti e pesanti sanzioni pecuniarie.

Il dispositivo schierato dal Questore sul mercato del venerdì realizza le stringenti misure di contrasto all’esercizio di attività commerciali abusive e illegali stabilite dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

I controlli di Polizia per la sicurezza dei commercianti e degli avventori sono appositamente calibrati per impedire l’accesso o comunque l’attività dei venditori abusivi di merce contraffatta che arrecano gravi danni all’economia legale.

Sul campo, il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza dirige i servizi che vedono impiegati operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale.

L’impegno di tutte le Forze di Polizia mira a contrastare l’abusivismo commerciale anche nelle zone periferiche rispetto all’area di mercato vera e propria, limitando al massimo e, tendenzialmente, azzerando, l’affluenza di venditori abusivi nella città.

Preso dalla polizia trafficante albanese di coca

La Spezia, carnevale 2024con la Croce Rossa, sabato la festa dedicata ai bambini ai giardini di Viale Mazzini
Cocaina sequestrata dalla Polizia (immagine di repertorio)

Al Biscione, in una cantina, lo stupefacente

B.R. Un 35enne di origine albanese, residente a Genova, con specifici precedenti di polizia a carico, è stato arrestato dalla polizia per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Durante un servizio rivolto al contrasto del traffico di stupefacenti, dopo aver acquisito elementi indiziari a carico del predetto, relativamente alla detenzione di sostanza stupefacente in un condominio ubicato in via Loria, nel cosiddetto “Biscione”, uomini della sezione Antidroga della Squadra Mobile di Genova hanno proceduto al controllo dell’uomo, dopo averlo visto uscire dal palazzo.

B.R. è stato  trovato in possesso di n° 7 involucri contenenti cocaina, occultati nelle tasche e nei vestiti, e 460 euro in contanti.

Per uesto motivo veniva effettuata una perquisizione in una cantina all’interno dell’edificio suindicato nella sua disponibilità. L’attività ha consentito il rinvenimento di ulteriori 3 involucri contenenti cocaina, un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento dello stupefacente.

In totale è stata sequestrata oltre mezzo chilo di cocaina.

La perquisizione veniva poi estesa alla residenza dell’arrestato, nella delegazione di Oregina, dove sono stati trovati 4000 euro in contanti che gli agenti hanno sequestrato in quanto ritenuti provento dell’attività di spaccio.

All’esito dell’attività investigativa lo spacciatore è stato arrestato e condotto presso la Casa circondariale di Marassi.

Senegalese armato di bottiglia picchia libico per rapinarlo

Sestri Levante, rissa a bottigliate: tre feriti e arresti
Bottiglia in mano (immagine di repertorio)

La polizia ha arrestato per rapina, un 48enne senegalese, senza fissa dimora e con precedenti per stupefacenti e reati contro il patrimonio.

Durante un servizio di controllo del territorio, ieri pomeriggio, l’attenzione dei poliziotti delle volanti è stata attirata da due uomini che si stavano picchiando all’altezza di Calata Vignoso in via Gramsci.

Dopo aver diviso le parti, gli agenti hanno constatato che il 48enne, armato di bottiglia di vetro, aveva appena tentato di rubare due powerbank ad un libico di 28 anni, colpendolo con un pugno al volto.

Il senegalese è stato condotto presso la casa circondariale di Marassi, in attesa di giudizio di convalida.

Pallavolo – Nuova presidenza in arrivo allo Spezia Volley Autorev

La Spezia – Il Centro Volley Spezia comunica che, dal prossimo 1.o Settembre, ci saranno considerevoli cambiamenti al vertice della società. In particolare, il presidente Antonio Fara lascerà il suo incarico a Mirco Maccione, presidente uscente della Pallavolo Spezia 2005: club, quest’ultimo, di pallavolo maschile che va ora a far parte del Gruppo Valdimagra Volley (in sostanza la Zephyr Trading di Santo Stefano) mentre il Centro Volley Canaletto passa viceversa al Pallavolo Spezia Group di volley femminile.

<Sono davvero dispiaciuto – ha dichiarato Fara per l’occasione – di lasciare la presidenza di questo magnifico sodalizio che negli anni di mia conduzione, per merito dei miei collaboratori e degli allenatori, ha dato moltissime soddisfazioni a me e alla città della Spezia. Basti ricordare le due promozioni in Serie B e la Coppa Liguria, che in città mancava da più di un decennio, conquistate dall’ Autorev. Questa mia decisione è dovuta a sopraggiunti impegni familiari e lavorativi, ma sarò sempre vicino al Consiglio direttivo bianconero, di cui rimarrò membro attivo. Colgo l’opportunità per ringraziare tutte le persone del contesto e in particolare le atlete che in questi sette anni sono state sotto la mia presidenza. Veramente grazie>.

Venendo al suo successore…

<Sarà difficile far dimenticare Antonio – ha commentato Maccione – o fare meglio di lui; comunque mi impegnerò per svolgere al massimo quanto sarà necessario>.

 

Nella foto da sinistra Fara e Maccione

 

 

Genoa, terza maglia: spicca la Croce di San Giorgio

Dalle nostre radici per il nostro territorio. Per celebrare senso di appartenenza e amore per la città. Nasce con queste prerogative la terza maglia del Genoa 2019/20, realizzata da Kappa per la prima squadra. Ecco allora la croce di San Giorgio, rossa su sfondo bianco. Il simbolo del capoluogo ligure, come del resto i grifoni nello stemma. Un omaggio al legame con Genova, i genovesi, gli abitanti della regione. E per rafforzare il messaggio, la terza divisa sarà adottata come seconda dalle rappresentative giovanili. Spetterà dunque a tanti giovani e ragazzi di Genova e provincia (chi meglio di loro?), il compito di esporre in vetrina, in giro per l’Italia, l’emblema di Genova. Il logo del club in bella vista. Genova & il Genoa. Tutto torna. Tutto naturale.

Genoa, valutazioni ed aggiornamenti sul mercato

Genoa (foto d'archivio)

Tre settimane al gong della chiusura estiva del calcio-mercato. Il termine è fissato il 2 settembre.

C’è tutto il tempo, insomma, per approfondire le valutazioni di ordine tecnico e dare poi l’assalto agli ultimi obiettivi. Punto uno. Limare la rosa. Punto due. Completare l’organico per mister Andreazzoli. Nei prossimi giorni la dirigenza farà il punto della situazione per aggiornare news e trattative abbozzate. La settimana della festività di Ferragosto complica i piani per l’assenza di molti operatori e addetti ai lavori. Alcuni appuntamenti sono però in agenda. A livello di prima squadra, alla voce entrate, quasi tutti i tasselli sono già andati al loro posto.

Rogo doloso di auto e moto nella notte a Sori

Incendio auto (foto di repertorio)

Cinque auto sono state distrutte in un rogo divampato per motivi ancora da chiarire nella notte a Sori.

Il fatto è avvenuto in via Teriasca, sulle alture della località rivierasca, intorno alle 3 del mattino.

Vicino alle automobili si trovava un cassonetto della raccolta differenziata dal quale potrebbero essere partite le fiamme.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Non si registrano nè feriti, nè intossicati.

Non è stato necessario evacuare i residenti delle vicine case.

Si pensa alla natura dolosa del rogo.

L’unico precedente di Imolese-Genoa, il 14 Febbraio 1971

Il Genoa, anno 1971

Chi scrive… c’era. E cosi il Grifone torna ad Imola.

Si perché la gara tra Imolese e Genoa non è una novità assoluta.

Oggi l’Imolese gioca in serie C, ha la maglia identica al Genoa, anch’essa con un Grifone sul cuore, ma a colori invertiti con il rosso a sinistra.

E’ stata costituita nel 2005, col nome di Imolese Calcio 1919, ed è l’erede della dell’Imola Football Club e festeggia 100 anni di vita.

 

Imolese Calcio

Chi scrive, tifoso rossoblu ancora in erba, era infatti presente il lontano 14 febbraio 1971 allo stadio “Romeo Galli”, capienza allora 4.000 unità (oggi soltanto 1500), racchiuso nel perimetro del famoso Autodromo “Enzo e Dino Ferrari”; su 4.000 posti disponibili, i tifosi rossoblu ne occuparono oltre 3000…
Cosa volete che fosse per uno che poi andò nel successivo maggio sino a Porto Torres con la motonave, quasi in… disarmo, la “Caralis”?

Il Genoa era retrocesso in serie C, e partecipava al “Campionatissimo di Serie C”, chiamato cosi per la presenza di ben 5 squadre liguri; oltre al Grifone c’erano  Entella, Imperia, Spezia e Savona.

I rossoblu, chiamati ad una pronta risalita in cadetteria, erano affidati a Sandokan Silvestri.  L’avversario numero uno la forte Spal di Paolo Mazza.  All’andata l’Imola – cosi si chiamava allora – aveva bloccato a Marassi il Genoa sull’1-1 (gol per gli ospiti di Rubinato all’11’, pareggio rossoblu di Derlin ad inizio ripresa). A Febbraio si era ormai delineata la classifica, con il Genoa avanti e la squadra estense a tallonarlo di uno due punti. La gara di Imola era fondamentale.

Si giocò, come dicevamo, il giorno di San Valentino. Silvestri mandò in campo Armando Buffon tra i pali (cugino diretto del grande Lorenzo), terzini Rossetti e Ferrari; Derlin, Benini e Turone in mediana, Maselli e Bittolo a centrocampo ed il trio Perotti, Cini e Capogna in avanti.

La partita fu durissima contro la squadra emiliana, tanto che al 10’ del primo tempo il Grifone era già costretto ad inseguire, a causa di un gol dell’ala destra Bologna che vive fulminato dal limite Buffon. Alla mezz’ora Cini di testa pareggiò su cross da destra di Perotti. La riscossa rossoblu arrivò nell’ultimo quarto d’ora, grazie ancora a Cini che fissò così il risultato finale sul 2-1.  L’arbitro, emerito sconosciuto, era tal Cantelli di Firenze.

Una vittoria che avvicinò il Grifone alla pronta risalita in cadetteria, culminata il 13 giugno 1971 con il successo casalingo sul Rimini per 2-1, gol di Speggiorin e Turone. Di fronte -oggi sembra incredibile- a 55.158 tifosi presenti. Con tanto di pallone di gara portato da tre paracadutisti che planarono al centro del vecchio, caro, stadio Ferraris.

O per la precisione due paracadutisti: il terzo, colpa del forte vento, “atterrò” dentro il greto del Bisagno. Bei tempi.

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi