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Chiude domani a Genova il festival letterario Incipit

Chiude domani a Genova il festival letterario Incipit

Festival letterario Incipit II edizione, ultimo giorno domani 17 novembre a Genova.

Il festival letterario chiude sul trenino di Casella e a Castello Mackenzie. Fra gli ospiti Ardone, Valerio, Nieddu, Buticchi.

DOMENICA 17 novembre 2019

TRE SCRITTRICI SUL TRENINO DI CASELLA, DONNE CHE RACCONTANO UOMINI, LA GRAPHIC NOVEL STAGIONE DI CACCIA E I VIAGGI IMMOBILI DI BUTICCHI

Stazione del Trenino di Casella, via alla Stazione per Casella, 15:

Ore 11.30, Tre scrittrici in viaggio con Viola Ardone, Chiara Ferraris e Cinzia Pennati

Castello Mackenzie, Mura di San Bartolomeo 16:

Ore 15.30, Donne che raccontano uomini con Paola Tavella, Chiara Valerio ed Elena Nieddu. Introduce Andrea Plebe. Modera Laura Guglielmi

Ore 17.00, Stagione di caccia con Bruno Cannucciari ed Emilio Pagani

Ore 18.30, Si può girare il mondo stando seduti con Marco Buticchi

Seguono brindisi conclusivo e buffet

La seconda edizione di Incipit, festival letterario con la direzione artistica di Laura Guglielmi e la direzione organizzativa di Daniela Carrea, si chiude domenica 17 novembre con altri appuntamenti dedicati al tema “In cammino”, dopo cinque giorni caratterizzati da una grande partecipazione di pubblico. Questa grande festa letteraria, in piena adesione al tema affrontato quest’anno con un viaggio sul trenino Genova-Casella. Si ricorda che i partecipanti devono presentarsi all’appuntamento (ore11,30, stazione di Manin, via alla Stazione per Casella) già muniti di biglietto. Con loro saliranno sul treno tre scrittrici: Viola Ardone, Chiara Ferraris e Cinzia Pennati. Ardone con il suo libro Il treno dei bambini (Einaudi), in corso di traduzione in venticinque lingue dopo la presentazione alla Fiera di Francoforte, è il caso editoriale dell’anno. Racconta la storia dei tanti bambini italiani che nel dopoguerra sono stati strappati alla povertà del Sud e ospitati dalle famiglie del Nord. Introduce Deborah Riccelli. Ferraris nel romanzo d’esordio L’impromissa (Sperling & Kupfer) ritrae una storia d’amore fra contadini nel Novecento, ambientata proprio in Valpolcevera, dove si giunge con il trenino. Introduce Antonella Grandicelli. La genovese Pennati, introdotta da Arianna Destito, è autrice de Il matrimonio di mia sorella (Giunti), ha grande seguito sui social network e svelerà come lo ha ottenuto.

La giornata prosegue alle ore 15,30 al Castello Mackenzie (Mura di San Bartolomeo 16) con “Donne che raccontano uomini”. Paola Tavella, Chiara Valerio ed Elena Nieddu, introdotte da Andrea Plebe, offrono il loro sguardo sul mondo maschile. Valerio, autrice e conduttrice a Radio 3 Rai, ne Il cuore non si vede (Einaudi) narra di un uomo che perde il cuore e non in senso metaforico. Tavella ne Il sesso magico (Sonzogno) racconta perché tante donne intelligenti si innamorano di uomini egoisti. Nieddu, giornalista oltreché scrittrice, in Senza pelle (Ensemble) traccia il ritratto di una capocronista arrogante, descrive storie di amanti disperati e di separazioni. Modera Laura Guglielmi. Alle ore 17 è in programma la presentazione della graphic novel Stagione di caccia (Tunuè) di Bruno Cannucciari ed Emilio Pagani, che affronta la paura del diverso: in un paesino dove tutti conoscono tutti, tre donne gestiscono un’azienda agricola. Alle ore 18,30, incontro con Marco Buticchi dal titolo “Si può girare il mondo stando seduti”. Buticchi Ama Salgari, che ha scritto romanzi d’avventure descrivendo luoghi mai visti, ma a differenza del suo maestro è spesso in viaggio. Racconterà il suo vagabondare fra i continenti e le sue letture, esperienze che lo portano a costruire trame indimenticabili.

Seguono brindisi conclusivo e buffet. Arrivederci alla prossima edizione di Incipit.

Incipit è prodotto da Associazione Incipit, con il sostegno di Regione Liguria e Comune di Genova, la sponsorizzazione di Crédit Agricole, Cosme, Villa Montallegro, Hotel de Ville e Mimoto, fra gli altri.

Il festival letterario Incipit 2019, si avvale di un comitato artistico composto da Elisa Brivio, Arianna Dèstito, Arianna Ferri, Antonella Grandicelli, Bruno Morchio e Deborah Riccelli.

BIOGRAFIE:

Viola Ardone

Viola Ardone, nata a Napoli nel 1974, insegna latino e italiano al liceo. Ha pubblicato i romanzi La ricetta del cuore in subbuglio (Salani 2012) e Una rivoluzione sentimentale (Salani 2016). Il suo libro Il treno dei bambini (Einaudi 2019) è il caso editoriale dell’ultima Fiera del Libro di Francoforte. È in corso la traduzione in venticinque lingue.

Marco Buticchi

Nato alla Spezia il 2 maggio del 1957, risiede a Lerici, in quella pittoresca parte della costa ligure chiamata Golfo dei Poeti. È sposato dal 1987 con Consuelo, con la quale ha due figlie, Andrea e Beatrice. Laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna nel 1982 ha lavorato per diversi anni come trader petrolifero presso una multinazionale, lavoro che lo ha portato a viaggiare spesso in Medio Oriente, Africa, Europa e Stati Uniti.

Nel 1997 pubblica il primo romanzo, Le Pietre della Luna, nella collana I Maestri dell’Avventura di Longanesi. Seguono Menorah, 1998, Profezia, 2000, La nave d’Oro, 2003, L’anello dei re, 2005, Il vento dei demoni, 2007, Il respiro del deserto, 2009, La voce del destino, 2011, La stella di pietra, 2013, Il segno dell’aquila, 2015, casa di mare, una storia italiana, 2016, La luce dell’impero, 2017, Il segreto del faraone nero, 2018, Stirpe di navigatori, settembre 2019.

Autore di best sellers, ha un forte seguito di affezionati lettori e nel 2008 è stato nominato dal Presidente Giorgio Napolitano, Commendatore al Merito della Repubblica Italiana per aver contributo alla conoscenza e alla diffusione della lingua italiana nel mondo. Dice del suo lavoro l’autore: «Scrivevo fin da quando ero bambino e la storia, in particolare, mi ha sempre interessato enormemente. Ci sono strane coincidenze di date, fatti e nomi che hanno del misterioso. Se si riesamina la Storia con le moderne possibilità di ricerca si riescono a scoprire risvolti interessanti, lati oscuri e spesso inquietanti».

Bruno Cannucciari

Romano, classe 1964, da 27 anni scrive e disegna storie e tavole autoconclusive per Lupo Alberto. Si è occupato dei model-sheet dei personaggi della prima serie di cartoni animati di Lupo Alberto e la fattoria McKenzie. Prima, e durante, ha pubblicato fumetti su Comic Art (da solo o in coppia con Franco Fossati ai testi), L’isola che non c’é (Gli idronauti) e Lupo Alberto (Winny). Ha illustrato libri e opuscoli per Mondadori, Berlitz, De Agostini, Amministrazioni Comunali e manifestazioni fumettistiche. Ha collaborato come vignettista e illustratore al quotidiano “Italia Oggi” dal primo all’ultimo numero della sua prima versione (1987-1991). Sempre con Emiliano Pagani ha realizzato il graphic novel Kraken, vincitore del Premio Romics e del Premio Boscarato come miglior fumetto italiano e pubblicato in Francia, Polonia e Spagna. Al momento è in libreria con Stagione di caccia il secondo lavoro realizzato in collaborazione con Pagani. Ha collaborato con Sergio Bonelli Editore per la serie Il Confine.

Arianna Destito

È’ nata a Genova dove vive e lavora. Pedagogista e Fisioterapista. È autrice di racconti, anche di genere noir. Tra gli ultimi: La pasta di nonna Apollonia (Tutti i sapori del noir – Fratelli Frilli editore), Una questione di fiducia (Il ponte. Un’antologia-Il canneto editore), Cumuli (La Liguria brucia – Lo studiolo), Il postino di Mozzi (Arkadia). Collabora con webmagazine e blog.

Chiara Ferraris

Chiara Ferraris, nata a Genova, è biologa, insegnante e scrittrice. Vive in campagna con la sua famiglia. Ama leggere ed essere a contatto con la natura. L’impromissa, il suo romanzo d’esordio, è pubblicato da Sperling & Kupfer. Scritto in un lungo inverno, ha vinto la seconda edizione del Premio nazionale per opere inedite «Parole di Terra», sezione Narrativa, con il titolo Il giorno dei grilli verdi.

Antonella Grandicelli

Nata a Genova, dove ha studiato lingue straniere e si è laureata in Lettere Moderne. Ama profondamente la sua città, anche se ha ereditato dalla famiglia una grande passione per i viaggi e le culture diverse, che la porta ad avere spesso la valigia in mano. Libri e viaggi, penna e macchina fotografica s’intrecciano dunque nella sua vita. Scrittrice di poesie e racconti presenti in varie antologie, Le ali dell’angelo (Robin, 2017) è il suo romanzo d’esordio.

Elena Nieddu

Nata a Genova nel 1974, si è laureata all’Università di Torino in Scienze della Comunicazione, lavorando poi come addetta stampa all’Acquario di Genova. Ha quindi svolto il praticantato giornalistico all’Ifg “Carlo de Martino” di Milano. È’ giornalista professionista. Per il quotidiano Il Secolo XIX si occupa di cultura, spettacoli e società. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo libro, la raccolta di racconti Senza pelle, edito da Ensemble.

Emiliano Pagani

Nato a Livorno nel 1969, è stato per 25 anni uno degli autori di punta del “Vernacoliere” per il quale ha creato come disegnatore prima e in seguito come sceneggiatore diverse serie a fumetti e vignette satiriche. Insieme a Daniele Caluri crea e produce i volumi di Don Zauker, vincitore di numerosi premi nazionali tradotto anche in francese e spagnolo, di cui è autore di soggetti e sceneggiature. Negli anni collabora con la rivista Il Mucchio e con Il Male di Vauro e Vincino.

Nel 2012, sempre in collaborazione con Daniele Caluri, crea la serie umoristica Nirvana, per PaniniComics. Nel 2015 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore per alcuni albi di Dylan Dog. Per Tunué, pubblica la graphic novel Kraken, con i disegni di Bruno Cannucciari che vince il premio Romics e il premio Boscarato, come miglior fumetto italiano e che viene pubblicato in Francia, Belgio, Polonia e Spagna. Ad ottobre 2019 è uscito il suo primo volume per FeltrinelliComics, Don Zauker – Ego te dissolvo, e la nuova graphic novel per Tunué, in collaborazione con Bruno Cannucciari: Stagione di Caccia.

Cinzia Pennati

Cinzia Pennati vive a Genova con le sue due figlie. Da vent’anni lavora come insegnante, speri­mentando metodologie innovative e di impegno nel sociale. Nel 2015 entra in contatto con Officina Letteraria. A dicembre 2016 ha aperto un blog, Sosdonne.com, dove con lo pseudonimo di Penny scrive su tematiche femminili e legate all’educazione: in un anno ha avuto oltre due milioni di visite. Per Giunti ha pubblicato Il matrimonio di mia sorella.

Andrea Plebe
Andrea Plebe, nato a Genova il 26 agosto 1960, è giornalista. Ha lavorato a “Il Lavoro”, “La Stampa” e dal 1986 a “Il Secolo XIX”, dove è attualmente responsabile della sezione Xte – Cultura, spettacoli e società.

Deborah Riccelli

Nasce a Genova dove lavora come formatrice esperta in violenza di genere e stereotipi del linguaggio. È anche sceneggiatrice e regista teatrale, tra gli altri, il suo spettacolo teatrale Nessuno mai potrà + udire la mia voce (tratto dall’omonimo romanzo Frilli 2009_Palomar 2014) ha visto il sold out in numerosi teatri tra i quali il Carlo Felice di Genova. Attualmente in libreria, con una raccolta di racconti Mille e più farfalle (Erga). Altri suoi racconti sono presenti in varie antologie. A breve in Tutti i sapori del noir (Fratelli Frilli editori).

Paola Tavella

Paola Tavella, giornalista, attivista femminista, insegnante di kundalini yoga, è nata a Genova nel 1958 e vive a Roma. Ha cominciato scrivendo su Noidonne e sul Manifesto ed è stata per due volte portavoce del ministero per le Pari opportunità. Ha scritto Il prigioniero con Anna Laura Braghetti (Mondadori 1998, Feltrinelli 2003), Gli ultimi della classe (Mondadori 2000, Feltrinelli 2007), I nuovi italiani con Livia Turco (Mondadori 2005), Madri selvagge con Alessandra Di Pietro (Einaudi 2006), Deadflowers con Agostino Toscana (Bookabook 2016). È del 2019 l’uscita del suo ultimo romanzo Il sesso magico per Sonzogno.

Chiara Valerio

Chiara Valerio è nata a Scauri, in provincia di Latina, nel 1978. Scrittrice, editor e conduttrice radiofonica, ha alle spalle una formazione scientifica e ha conseguito un dottorato in Matematica all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Redattrice di Nuovi Argomenti, scrive per Amica e La Repubblica. Ha collaborato con la casa editrice Nottetempo, per la quale ha curato le traduzioni di Flush, Freshwater e Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf e attualmente è l’editor responsabile per la narrativa italiana della Marsilio Editori. Ha pubblicato diversi romanzi e raccolte di racconti, tra cui: A complicare le cose (Robin 2003); Nessuna scuola mi consola (Nottetempo 2009); La gioia piccola d’esser quasi salvi (Nottetempo 2009); Spiaggia libera tutti (Laterza 2010); Almanacco del giorno prima (Einaudi 2014), Storia umana della matematica (Einaudi 2016). Su Rai Radio 3 conduce il programma L’Isola Deserta e cura con Anna Antonelli, Fabiana Carobolante e Lorenzo Pavolini il programma Ad alta voce. Il suo ultimo libro è Il cuore non si vede (Einaudi, 2019).

LUOGHI:

FERROVIA GENOVA – CASELLA – Stazione di Manin (via alla Stazione ferroviaria di Casella)

È una linea ferroviaria a scartamento ridotto che collega il centro della città di Genova con il suo entroterra, fino al paese di Casella in alta valle Scrivia. Il tracciato è lungo poco più di 24 chilometri ed effettua un percorso totalmente montano attraverso le valli Bisagno, Polcevera e Scrivia. Costruita nel 1929 ha da poco compiuto 90 anni. Dal 2010 è di proprietà di Amt che ha eseguito lavori di manutenzione e restauro. È frequentata da pendolari e turisti.

CASTELLO MCKENZIE – Mura di San Bartolomeo 16

Il castello Mackenzie è stato definito “capriccio da re” ed è considerato uno dei più riusciti esempi del gusto architettonico in uso a fine Ottocento, con il suo stile eclettico, teso a recuperare le suggestioni medieveali con richiami gotici e manieristi. Edificato su una villa rustica preesistente, fu eretto tra il 1893 ed il 1905 su progetto di Gino Coppedè, a cui venne commissionato dall’assicuratore fiorentino Evan Mackenzie, la cui famiglia lo abitò per ventisette anni, ovvero fino alla sua morte. Oggi è sede della Casa d’asta Cambi.

Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul sito dedicato.

 

Il Teatro Nazionale, una giostra di iniziative

Luca Novelli

Domenica 17 novembre alle ore 10, nel foyer del Teatro della Corte, ritorna Domenica che Storia!, la rassegna che il Teatro Nazionale di Genova, in collaborazione con Andersen e Editoriale Scienza, dedica ogni domenica alle famiglie, fino all’8 dicembre.

Scrittori per l’infanzia, illustratori, ludomastri ed esperti del settore trasformano la divulgazione scientifica in gioco. L’appuntamento del 17 novembre si intitola Diventa genio in lampo! ed è una sorta di viaggio fra le grandi intuizioni e le fantastiche scoperte che hanno cambiato il nostro modo di pensare, di immaginare, di vivere: da Guglielmo Marconi a Benjamin Franklin, da Isaac Newton a Charles Darwin, da Albert Einstein ad Alan Touring fino a Stephen Hawking.

Aiuta a scoprire come nascono le grandi idee e le scintille del colpo di genio Luca Novelli, giornalista, disegnatore e divulgatore scientifico, autore di tante monografie sulla scienza contemporanea.

Al termine dell’incontro che dura circa 60 minuti, gli spettatori possono godersi una gustosa colazione in teatro, offerta da MOG e Latte Tigullio.

Tutti gli appuntamenti della rassegna, che è realizzata con il sostegno di COOP Liguria e Unipol, continuano nel Foyer del Teatro della Corte alle ore 10.

Biglietti (colazione inclusa) 4 euro per i ragazzi sino a 14 anni, 6 euro per gli adulti. Biglietteria aperta dalle ore 9.30.

Domenica che Storia! prosegue con i seguenti appuntamenti:

24 novembre | Con le mani nella terra con Emanuela Bussolati

1 dicembre | Big Bang Boh con Andrea Valente

8 dicembre I Scienza Rap con Teresa Porcella e Annalisa Bugini

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Il ciclo “Il teatro e i ruoli del potere”, in corso al Teatro Duse, è una interessante attività formativa in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Liguria, con ingresso libero. Al termine del ciclo, se richiesto, verrà rilasciato a docenti e studenti l’attestato di frequenza.

Lunedì 18 novembre alle 18, sempre al Duse, Amleto e dintorni sarà il quarto dei sei incontri a ingresso libero del ciclo ideato da Angelo Pastore e Marco Salotti.  Questo appuntamento, presentato dal filosofo ed epistemologo Giulio Giorello e dal filosofo e docente di estetica Simone Regazzoni, analizza il tema del potere nel teatro elisabettiano e  shakespeariano.

Dai tormenti  dell’ Amleto, tragedia in cui tutta l’azione muove dal brutale assassinio del padre del protagonista, si passa al Macbeth, forse la più cupa delle tragedie del Bardo, in cui il vassallo del Re di Scozia  progetta e compie una serie di delitti  per salire al trono. E ancora compare Riccardo III, killer  e imbonitore, disposto a eliminare ogni ostacolo per guadagnare la corona. E su Giulio Cesare, Otello, Jago ed altri personaggi teatrali si riflettono, rileggendo i temi della morale, i problemi dell’io e della coscienza che muovono gli individui, siano re, condottieri o biechi ambiziosi,  verso il Potere a tutti i costi.

I prossimi appuntamenti de “Il teatro e i ruoli del potere”:

25 novembre, Foyer del Teatro della Corte – Don Carlos, Schiller e Verdi con Guido Paduano e Enrico Girardi.

2 dicembre, Teatro Duse – Deridere il potere con Nuccio Ordine e Enzo Roppo

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Continua Homo ridens, la rassegna del Teatro in pausa pranzo,dalle 13,15.

Ingresso € 3 – Ingresso + lunchbox (panino a scelta + acqua) € 6.

Ancora due settimane di letture sceniche con accompagnamento musicale nel foyer del Teatro della Corte, una dal 18 al 22 novembre, l’altra dal 2 al 6 dicembre, che esplorano con la leggerezza di un gioco l’opera di due autori italiani, Paolo Villaggio e Umberto Eco, affidate rispettivamente ai registi Marco Taddei e Fiorenza Pieri.
Dopo aver riso con le Cosmicomiche di Italo Calvino, arrivano le farse tragiche del ragionier Fantozzi o le parodie letterarie e i mondi alla rovescia di Eco: uno sguardo sul nostro mondo, in bilico tra ragionevolezza, catastrofe, immaginazione e ironia. Tre autori diversi per linguaggi e forme del narrare, tre voci fortemente emblematiche e rappresentative di ciò che la letteratura può indagare e regalare.

La rassegna è a cura di Giorgio Gallione.

Eli/P.

In arrivo la prossima settimana i mercatini natalizi di Loano

In arrivo la prossima settimana i mercatini natalizi a Loano

Loano Christmas, tutto pronto per l’inaugurazione del mercatino natalizio.

E’ in programma nel fine settimana di sabato 23 e domenica 24 novembre l’inaugurazione della nona edizione dei mercatini natalizi.

Promossi dall’associazione Centro Culturale Polivalente di Loano con il patrocinio dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano. La manifestazione, che quest’anno si è trasformata in “Loano Christmas”, è giunta alla nona edizione.

“Come ogni anno – affermano il sindaco di Loano Luigi Pignocca e l’assessore a turismo e cultura Remo Zaccaria – il mercatino di Natale del Centro Culturale Polivalente inaugura gli ‘Incanti di Natale’, la consueta rassegna di eventi che animerà la nostra città fino ai primi di gennaio del prossimo anno. Negli anni il pubblico del mercatino di Natale è andato costantemente aumentando, riuscendo a catturare l’attenzione di ospiti provenienti da tutta la Liguria e non solo. Quest’anno il nuovo consiglio d’amministrazione dell’associazione ha deciso di introdurre alcune interessanti novità che, siamo sicuri, incontreranno il gusto dei visitatori. Invitiamo tutti, dunque, a visitare il mercatino natalizio di Loano per respirare la ‘magica atmosfera’ di Natale”.

Come di consueto, all’interno dei Giardini San Josemaria Escrivà è stato ricreato un vero e proprio villaggio natalizio di sapore nord-europeo: illuminate dalle magiche decorazioni realizzate a mano dai volontari del Centro Culturale Polivalente, le casette di legno proporranno tante idee-regalo quali articoli natalizi fatti a mano, presepi, candele, giocattoli da collezione, foto ricordo e calendari personalizzati con Babbo Natale, bijoux, oggettistica d’arte, quadri, giochi didattici e prodotti locali. Senza dimenticare le golosità dello street-food con le quali accompagnare lo shopping tra le casette.

Babbo Natale attenderà i bambini nella sua accogliente casetta per fare una foto con loro e per raccogliere le letterine. Sotto un albero incantato, un elfo trucca-bimbi giocherà con i più piccini. Al centro della vasca della fontana una scintillante slitta di Babbo Natale sarà a disposizione di chiunque desideri farsi un “selfie” grazie alla postazione gratuita appositamente allestita. Inoltre, grazie a visori di ultima generazione, quest’anno sarà possibile fare un “viaggio virtuale” nel fantastico mondo di Babbo Natale.

Incorniciato da una scenografia da fiaba, il mercatino offrirà un programma di intrattenimento per tutta la famiglia. I pomeriggi di shopping saranno accompagnati da eventi musicali e da animazioni per i più piccini. Si comincia sabato 23 novembre con lo spettacolo di magia del Mago Taz, mentre domenica 24 novembre si terranno i laboratori per bimbi a cura di “My Place Alassio”. I primi 100 bambini riceveranno un piccolo omaggio.

Il villaggio resterà aperto anche nei giorni 30 novembre e 1 dicembre, da venerdì 6 a domenica 8 dicembre, sabato 14 e domenica 15 dicembre e dal 20 dicembre al 6 gennaio 2020 dalle 15 alle 19.

Per essere sempre aggiornati su tutte le novità è possibile seguire la pagina Facebook “Loano Christmas”.

Alla Spezia con 119 pitoni in casa: uno morto e due sequestrati

Un pitone (immagine di repertorio)

Alla Spezia ha tenuto 119 pitoni nella propria casa, ma due di questi erano senza documentazione e sono stati sequestrati.

A scoprire il rettilario domestico sono stati i carabinieri del Nucleo forestale a seguito di una perquisizione delegata dalla procura dopo che era stato rinvenuto un pitone reale morto all’interno di un contenitore per rifiuti organici del condominio.

La carcassa del pitone reale è stato affidato all’istituto zooprofilattico sperimentale per stabilire se c’è connessione tra l’abbandono e la morte. In tal caso il proprietario rischia di rispondere di maltrattamento di animali con l’aggravante della morte dell’esemplare trovato tra i rifiuti.

Liguria e Piemonte in gemellaggio con Insieme per la cultura

Liguria e Piemonte in gemellaggio con Insieme per la cultura

A Borghetto la cerimonia di gemellaggio tra le maschere liguri e le maschere piemontesi.

“Insieme per la cultura” è lo slogan che fa da filo conduttore al prossimo gemellaggio tra il “Comitato Personaggi Storici e Folkloristici Liguri” e l’analogo comitato piemontese che verrà celebrato domenica 17 novembre a Palazzo Pietracaprina a Borghetto Santo Spirito.

In quella sede la presidente del comitato ligure, Elena Gandolfo, ed il suo vice, Agostino Delfino, sigleranno un “patto di amicizia e collaborazione” con il sodalizio piemontese presieduto da Leandro Faletti. Il gemellaggio vuole essere “un segno di amicizia” e intende sottolineare “il valore della cultura raccontata attraverso le nostre maschere”.  In virtù di questo accordo, i due comitati lavoreranno a stretto contatto all’organizzazione di manifestazioni ed eventi comuni e al recupero di personaggi e maschere appartenenti alla storia ed al folklore locale ed ormai dimenticati.

Alla cerimonia parteciperanno una sessantina di maschere liguri e piemontesi. Dopo la firma dell’accordo, i partecipanti si sposteranno a Loano per il pranzo; in seguito, visiteranno il centro storico di Toirano.

Il “Comitato Personaggi Storici e Folkloristici Liguri” ha il compito di riunire sotto uno stesso “brand” tutte le maschere liguri e coordinare il lavoro delle associazioni del territorio attive nell’organizzazione e nella promozione dei carnevali della nostra regione. Lavora gomito a gomito con il Coordinamento Maschere Italiane e rappresenta uno strumento fondamentale per poter organizzare al meglio l’attività delle varie realtà associative dislocate in Liguria e delle maschere a loro legate.

Il Comitato si occupa di approfondire gli aspetti storici e culturali delle maschere già esistenti e porta avanti anche un’attività di recupero di quelle ormai dimenticate e che tuttavia meritano di essere riportate alla luce ed inserite nel novero delle maschere della tradizione ligure. Si tratta di un lavoro di ricerca storica e antropologica a tutti gli effetti ed in quanto tale deve essere realizzato seguendo canoni ben precisi.

Il Comitato è stato creato nel 2019 dall’associazione Vecchia Loano, dal Forum Culturale di Borghetto Santo Spirito e dalla Pro Loco di Toirano. La sua “base operativa” è presso la sede di Vecchia Loano a Palazzo Kursaal.

Tegola Genoa, Kouamè s’infortuna in nazionale: forse rottura crociato

Christian Kouamè

Brutte notizie per il Genoa con Christian Kouamè che ha riportato un grave infortunio con la nazionale ivoriana con cui sta disputando la Coppa d’Africa Under 23.

Il giocatore è rimasto infortunato martedì scorso nella gara tra Costa d’Avorio e Sudafrica.

Potrebbe essersi procurato una lesione del crociato con la conseguente indisponibilità per diversi mesi.

L’attaccante effettuerà gli esami si approfondimento a Genova per certificare l’entità dell’infortunio subito.

Nel caso la rottura del crociato venisse confermata per Thiago Motta sarebbe una brutta tegola.

Kouamè, infatti, è andato in gol in ben cinque occasioni e ha fornito due assist.

Misery: dal romanzo, al cinema, al teatro

Misery, 2019 – foto Alice Pavesi

Il capolavoro di King in scena al Duse per la regia di Filippo Dini

In scena al Teatro Duse di Genova dal 5 al 17 novembre, Misery, tratto dal romanzo di Stephen King e riscritto per il teatro da William Goldman, già sceneggiatore dell’omonimo film, è un’opera intrigante e molto significativa per un discorso sull’arte e la creatività. Questa versione italiana è stata prodotta dalla Fondazione Teatro Due di Parma (dove ha debuttato dal 26 ottobre al 3 novembre), dal Teatro Nazionale di Genova e dal Teatro Stabile di Torino.

Misery, 2019 – foto Alice Pavesi

Uno script straordinario restituisce il thriller dello scrittore incarcerato e sequestrato dalla sua “ammiratrice numero uno”, un’infermiera psicopatica, che soffre di un disturbo bipolare. In una casa isolata, lontana da tutto e spersa chissà dove, sulle montagne del Colorado, Paul Sheldon viene costretto a scrivere il romanzo che Annie Wilkes vorrebbe, cioè il seguito delle storie precedenti con la sua eroina, Misery Chastain.

La situazione “si può anche interpretare come il confronto di un artista con il demone della sua ispirazione, il demone della fama, forse”, sottolinea Filippo Dini che, oltre a firmare la regia, interpreta in maniera tesa il ruolo del protagonista, anche tra rocamboleschi movimenti in carrozzella.

Misery, 2019 – foto Alice Pavesi

Il fascino di Misery sta proprio nella sua claustrofobica realtà. Misery è qualcosa che abbiamo anche dentro di noi: “è quella parte che ci costringe, ci incatena, ci chiude nella stanza e ci obbliga a un atto creativo”, come dichiara la convincente Arianna Scommegna, che interpreta la protagonista femminile.

Misery è pure un lavoro sulla follia, sulle variazioni emotive di Annie e sulle reazioni di Paul, lungo un filo sottile che separa l’ossessione dal mistero. “Misery non deve morire”, come scandisce il titolo in italiano del film horror psicologico uscito nel 1990 negli Stati Uniti: questo personaggio immaginario viene riesumato a forza dalla tomba per diventare la terza presenza in scena, in un triangolo virtuale di amore e odio.

Persino l’ammirevole scenografia teatrale, ideata da Laura Benzi e “asciugata” fino all’essenzialità rispetto a quella, più domestica, rappresentata nel film, sembra mettere in rilievo, nei geniali spaccati dell’impianto della casa, la spigolosità triangolare della stanza-trappola in cui si svolge la storia.

Misery, 2019 – foto Alice Pavesi

Encomiabili sono pure le luci di Pasquale Mari, che rendono di volta in volta affilato, plumbeo, notturno, azzurrato e assolutamente “atmosferico” l’ambiente.

D’altra parte, tutto ha inizio nella nebbia, nei contorni sbiaditi di un incidente avvenuto durante una tempesta di neve. Se la ripresa dei sensi da uno stato comatoso porta lo scrittore alla dipendenza dalla sua salvatrice, ben presto tutto prende forma e si delinea, come nel peggiore degli incubi, spingendolo verso l’annullamento e il confronto con se stesso, in definitiva verso la morte.

Stephen King ricorda, nel suo On Writing: A Memoir of the Craft, 2000 (versione italiana: On Writing: Autobiografia di un mestiere), che “se scrivi (o dipingi, o balli, o scolpisci, probabilmente non esiste molta differenza), ci sarà sempre qualcuno che proverà a rovinarti la festa”.

Comunque, lui racconta che la sua prima idea per Misery, romanzo pubblicato nel 1987, nasce da un sogno che fece in aereo, viaggiando nei primi anni Ottanta verso Londra: “uno spunto per un’ottima storia, divertente, ironica e terrorizzante”. King definisce un “fossile” la trama, dalla quale “estrarre” e portare alla luce tutti i particolari e gli episodi, che richiesero una lunga elaborazione, ma che ben si prestarono a “un discorso sul potere salvifico della scrittura”.

Misery, 2019 – foto Alice Pavesi

I tratti di Misery che fanno sorridere non sono pochi, dall’inquietante dettaglio della scrofa che la protagonista aveva chiamato come la sua eroina, al fatto che Annie prova orrore per le parolacce e gli insulti, ma non si fa scrupoli a tranciare un piede al suo autore preferito, perché aveva cercato di squagliarsela.

King ammette che Paul Sheldon è in parte la sua incarnazione, sebbene lui, all’epoca, non avesse ancora subito l’incidente terribile che, dodici anni dopo la pubblicazione di questo romanzo, lo portò paradossalmente a giacere proprio con la gamba destra fratturata, le costole spezzate e la colonna vertebrale lesionata.

Per tornare alla rappresentazione teatrale in oggetto, che dura due ore e mezza, compreso l’intervallo, occorre rilevare che, a mio parere, non sfigura neppure nel confronto con il film di Rob Reiner, che ebbe un grandissimo successo.

Misery, 2019 – foto Alice Pavesi

In quel cast i protagonisti erano James Caan e Kathy Bates, che vinse sia l’Oscar che il Golden Globe. Lo sceriffo, che nella versione cinematografica era impersonato da Richard Farnsworth e lavorava in coppia con la moglie (Frances Sternhagen), qui è il solo rappresentante della legge ed è interpretato da Carlo Orlando, anche assistente alla regia. Questa figura è l’unico richiamo concreto alla realtà esterna ed è ben caratterizzata come tale.

La parabola di Misery, alla fine, risulta perfetta e compiuta nella sua messinscena. Paul scopre il passato di Annie che, dopo la metamorfosi da lettrice a critica, ora da persona diventa anche personaggio. Il finale a sorpresa celebra un topos letterario e l’esemplare magia della narrazione.

Linda Kaiser

Bosnia-Italia 0-3, Azzurri promossi col 10 e lode

Roberto Mancini ct dell'Italia

Italia promossa con il dieci e lode quella che in Bosnia vince per 0-3 segnando nuovi record nella sua lunga storia.

Mancini sa solo vincere nel mese che verrà sempre ricordato per il disastro di Milano contro la Svezia che è costato il Mondiale Russo.

La sfida è aperta dalle reti di Acerbi e Insigne nel primo tempo. Dopo l’intervallo va a segno anche Belotti per il tris concluso che regala Duro 2020 agli Azzurri.

fc

BOSNIA-ITALIA 0-3
21′ Acerbi, 37′ Insigne, 53′ Belotti

BOSNIA (4-3-3): Sehic; Kvrzic, Kovacevic, Bicakcic, Kolasinac; Besic (61′ Saric), Pjanic (77′ Jajalo), Cimirot; Visca (61′ Hodzic), Dzeko, Krunic. Ct Prosinecki

ITALIA (4-3-3): Donnarumma (88′ Gollini); Florenzi, Bonucci, Acerbi, Emerson; Tonali, Jorginho, Barella; Bernardeschi (75′ El Shaarawy), Belotti, Insigne (86′ Castrovilli). Ct Mancini

Ammoniti: Bernardeschi (I), Bonucci (I), Kovacevic (B)

Frana sopra Ventimiglia isola 150 persone

VVF in azione in Val Durasca a Ghiaccio per una frana

Circa 150 persone sono rimaste isolate questa notte a Ventimiglia, a causa di una frana che si è generata in via Bandette, a San Secondo, interrompendo la viabilità.

Ad annunciarlo la Regione Liguria con una nota.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno provveduto alla rimozione del materiale franato per creare un passaggio pedonale e non obbligare a sfollare i residenti.

“Stiamo monitorando la situazione dalla nostra sala operativa della Protezione civile regionale”, ha spiegato l’assessore regionale Giacomo Giampedrone che ha, poi, aggiunto: “seguiremo l’evoluzione nei prossimi giorni, è positivo che nessuno abbia dovuto abbandonare la propria abitazione anche solo per poche ore”.

Riaccesa la Lanterna di Genova

La Lanterna di Genova

Il faro della Lanterna di Genova è di nuovo in funzione ed è acceso.

La Lanterna si era spenta si era spento ieri sera alle 21.51 in seguito ad un fulmine.

Questa mattina è arrivata dalla Spezia una squadra di tecnici della Marina militare per aggiustare il guasto.

Secondo quanto spiega lo custode che l’ ‘accudisce’ da 25 anni ed abita nella casa proprio sotto il faro, il fulmine avrebbe bruciato tutto l’impianto con il parafulmine che non sarebbe bastato. Per questo motivo in programmazione c’è la costruzione di un nuovo e più moderno parafulmine.