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Attenti, vi spacchiamo i denti: minacce sull’asfalto al Signorini

Attenti, vi spacchiamo i denti: minacce sull’asfalto al Signorini

Una scritta minacciosa è comparsa sull’asfalto davanti all’entrata del Signorini, il campo di allenamento del Genoa a Pegli.

La scritta nei confronti dei giocatori e della società, è comparsa dopo la sconfitta nel derby.

La società, che ha sede nell’attigua Villa Rostan, ha allertato la Digos, che ha avviato le indagini del caso anche acquisendo i filmati delle telecamere della zona.

Questa mattina alle 8 stop della metro per problemi tecnici

Problemi alla metro, passeggeri fatti scendere a Dinegro: nessun ferito
La stazione della metro di Dinegro

Questa mattina, intorno alle 8, per una ventina di minuti la metropolitana è rimasta ferma per dei problemi tecnici.

L’interruzione del servizio su tutta la tratta è avvenuto a causa di un problema tecnico nella stazione di Dinegro ed è avvenuto nelll’ora di punta per quanto riguarda la viabilità cittadina.

Il problema è stato risolto in breve tempo con la circolazione è poi ripresa normalmente.

Risolto incidente sulla A7 tra Sampierdarena e Bolzaneto

Tir a fuoco sulla A10, ancora chiusa uscita Arenzano, coda anche in A7

Questa mattina ci sono stati dei disagi alla viabilità per un incidente sul tratto autostradale della A7 compreso tra Genova Sampierdarena e Genova Bolzaneto in direzione Milano.

L’incidente ha coinvolto tre mezzi: un’auto, una moto e un mezzo pesante.

A rimanere lievemente ferito nello scontro è stato il motociclista.

Nel tratto interessato ci sono stati fino a 5 km di coda.

La Bohème ha debuttato al Carlo Felice, che profumo di giovinezza

La Bohème ha debuttato al Carlo Felice, che profumo di giovinezza

Circa sei mesi dalla prima de La Bohème al Teatro Regio di Torino, un esausto Giuseppe Giacosa scriveva all’editore Ricordi “… di questo continuo rifare, ritoccare, aggiungere, correggere …sono stanco morto. Se non fosse per il bene che voglio a Puccini me ne sarei liberato in malo modo…”

Quest’episodio la dice lunga su come Puccini sentì sua quest’opera e come la volle in qualche modo vestire di se stesso.

La Bohème ha debuttato al Carlo Felice, che profumo di giovinezza

Si era cominciato nel 1893 a tradurre in opera “Scènes de la vie de bohème” di Murger, disegno al quale si dedicò anche Leoncavallo; i librettisti Illica e Giacosa dovettero faticare non poco per arrivare a mettere insieme un testo che soddisfacesse Puccini, che lo musicò negli otto mesi successivi. Un tempo relativamente breve.

Si voleva arrivare a creare un atmosfera malinconica di freddo e di solitudine attorno a Mimì e Rodolfo e anche le caratteristiche ambientali (dalla finestra doveva scorgersi una distesa di tetti coperti di neve) furono studiate in funzione degli stati d’animo.

La Bohème ha debuttato al Carlo Felice, che profumo di giovinezza

In una gelida soffitta vivono Rodolfo, poeta, e Marcello, pittore. Mentre gli amici vanno al Quartiere latino per festeggiare un’entrata in denaro di uno di loro, bussa alla porta di Rodolfo, rimasto in casa a scrivere, una vicina, la ricamatrice Mimì, per riaccendere il lume. I due giovani si presentano, raccontandosi a vicenda mediante due famosissime arie, belle tanto per la musicalità quanto per l’intensità poetica che traspare dal testo  (“Mi chiamano Mimì”, “Che gelida manina”).

Nasce un sentimento destinato a non proseguire per la cattiva salute di lei. Mimì tornerà nella  soffitta, circondata dall’amore di Rodolfo e dall’affetto degli amici, quando purtroppo, fiore senza più profumo, come lei stessa definisce i suoi ricami, la tisi non le lascerà più tempo per vivere il suo sentimento.

La Bohème ha debuttato al Carlo Felice, che profumo di giovinezza

La soffitta, con un male prettamente ottocentesco, apre e chiude il dramma esistenziale di Mimì, un luogo sia reale che simbolico in cui si svolge la sua vana speranza d’amore: lei, come gli altri personaggi, sono soli, ma la gioventù e la fiducia nell’amore e nell’amicizia offrono la spinta per superare la solitudine.

Toccante la gara di solidarietà che si svolge intorno al suo letto, chi vuol vendere gli orecchini, chi il cappotto per darle un momento ultimo di serenità.

Con quest’opera Puccini si distacca definitivamente dal teatro lirico romantico cambiandone la concezione dell’amore, che è rappresentato come un valore in sé, mentre i personaggi non sono più titanici ma quotidiani: egli racconta la vita come davvero è, non ha bisogno del dramma per  bucare la custodia dell’anima dello spettatore.

Lo scrittore Enzo Siciliano (1934-2006) spiega così la causa del nostro coinvolgimento emotivo, insieme al senso forte di autenticità espresso dalla musica di Puccini: “la giovinezza è un momento del vivere, splendido per inconsistenza e non per altro, così che quando pare d’averlo afferrato, sparisce”.

E alla giovinezza, spesso ormai passata, ogni spettatore istintivamente ritorna.

La morte di Mimì sembra porre la parola fine al vivere senza progetto di vita, che presenta sempre il conto, allo stadio “estetico”, per dirla con i filosofi.

Nell’attuale interpretazione del Carlo Felice, l’attenzione di Puccini verso l’aura patetica che volle infondere al libretto è mediata ed attenuata dalla scenografia ed i costumi multicolori di Francesco Musante e dalla regia di Augusto Fornari. che distoglie un poco, a percezione, l’attenzione del pubblico dalla pregevole prestazione  degli artisti e della conduzione dell’orchestra.

Scenografie bellissime, fiabesche, incantate, che riportano l’attenzione di chi guarda verso la parte giocosa e speranzosa degli impulsi giovanili, nonché verso l’atteggiamento del giovane artista di vivere un quotidiano che poco guarda al domani e ne sottovaluta le difficoltà ed i pericoli per la salute. Bambini troppo cresciuti che si contentano dell’oggi, che giocano, senza avere e, in fondo, senza cercare davvero un lavoro stabile.

Una concessione al lato più malinconico, la tinta livida delle pareti della soffitta: ma solo questa perchè il gioco e l’effimero sono immediatamente e prepotentemente richiamati con l’abbigliamento pagliaccesco dei giovani occupanti. Anche se, in tutta franchezza, il fucsia acceso del vestito di Mimì lascia perplessi.

Esteticamente incantevoli, anche se possono essere percepiti come quadri a sé stanti, le scene, i costumi e l’animazione dell’affollamento di adulti e bambini intorno al Caffè Momus, inseriti nel caos, volutamente disorganizzato  e caratteristico di Puccini, del coro degli studenti.

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La sera della prima al Regio di Torino (1 febbraio 1896, direttore  dell’orchestra Arturo Toscanini) Puccini passeggiava inquieto per le quinte.  “Stavolta ha sbagliato, povero maestro”, questo era quello che  gli si diceva alle spalle. Nonostante i calorosi applausi finali il Nostro non riusciva  a cancellare un malinconico presentimento, che molti critici fossero venuti a teatro per partito preso. Ma Toscanini tagliò corto: “quest’opera ti renderà celebre in tutto il mondo”.Infatti l’opera ebbe successo  a Roma e  trionfò a Palermo, a tal punto che il maestro Mugnone fu costretto a riattaccare per rispondere alle pressanti richieste di bis.  Mimì si era tolta la parrucca, Rodolfo si era levato i baffi: ma si riattaccò lo stesso e fu ripetuto tutto  il finale! Da allora il trionfo della Bohème dura interrotto in tutto il mondo…

La Bohème, dopo l’interruzione a favore di “ Cenerentola”, ritorna al Carlo Felice dal 27 al 29 dicembre.

Elisa Prato

Caperana, colpo di sonno per una ragazza che centra ambulanza

Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.
Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.

E’ stato un colpo di sonno a causare un sinistro avvenuto questa notte a Caperana, nell’entroterra di Chiavari che ha visto un’auto centrare un’ambulanza che prestava un soccorso.

Per fortuna non ci sono state gravi conseguenze.

Alla guida dell’auto una ragazza che ha accusato un colpo di sonno.

A restare ferita in modo lieve è stata proprio la giovane guidatrice. Un po’ di spavento ma nessuna conseguenza per il personale sanitario del 118.

A Garlenda sabato la Festa degli Amici nell’ Arte

Una precedente Festa degli Artisti a Garlenda (Foto Daros)

SAVONA – Si incontreranno sabato a pranzo i soci ed aderenti all’associazione artistica “ Amici nell’arte”, guidata dalla nota artista ligure Carmen Spigno. Il tradizionale pranzo sociale si svolgerà, alle ore 13, nelle opere parrocchiali da Don Mauro Marchiano, Parroco di Garlenda ed a sua volta anche lui artista di valore, aderente al sodalizio che riunisce artisti non solo del Nord Italia, ma anche stranieri.

“Come è ormai consuetudine da alcuni anni- ci ha spiegato Carmen Spigno, presidente del gruppo artistico- il nostro Circolo propone prima di Natale un incontro per rinsaldare e promuovere l’amicizia e la collaborazione fra i soci, gli estimatori che ci seguono e i loro amici e parenti. Il pranzo sociale, organizzato con la formula porta e condividi, si terrà nelle magnifiche cantine della Canonica di Garlenda. Ogni socio, o amico, potrà contribuire al pranzo, portando un piatto di suo gradimento, da condividere con i commensali. Alla fine ci sarà anche il tradizionale di scambio di opere fra i vari artisti presenti”.

Il Circolo Artistico culturale “Amici nell’ arte” è un gruppo di una ottantina di artisti, di dieci nazionalità diverse, che ogni anno organizzano mostre, incontri, corsi ed iniziative artistiche ed umanitarie. Fanno parte dell’ associazione pittori, scultori, ceramisti, scrittori, poeti, giornalisti, quilter e fotografi.

Al pranzo hanno già annunciato la loro presenza, fra gli altri, i seguenti soci Maidè Aicardi, Balazs Berzenyi, Pietrina Cau, Marisa Colantonio, Fabrizia Fantini, Patrizio Gravano, Mario Dabbene, Guro Hakensen, Giuseppe De Carlo, Maria Pia Demicheli, Patrizia Mantegazza, Mauro Marchiano, Caterina Massa, Pascal Mc Lee, Maurizio Moncada, Constantin Neacsu, Michela Nocente, Massimo Peca, Jhon Pellegrino, Francesco Pellicanò, Luisa Tinazzi, Angelo Toffoletto, Paolo Vettori ed Antonietta Zamponi.

Per coloro che volessero avere maggiori informazioni sull’ associazione e le sue iniziative è possibile visitare la pagina Facebook, o il sito amicinellarte.it
CLAUDIO ALMANZI

Ritorna per le feste il Cinema a Sestri Ponente

Ritorna per le feste il Cinema a Sestri Ponente

Si parte alla grande con il ritorno di Ficarra e Picone per chiudere l’anno con quello di Star Wars, sarà spettacolare questo Natale insieme 

E dopo le due pellicole si torna al Teatro da gennaio con la nuova stagione del Verdi 2020 che si aprirà con la Vedova Allegra, spettacolo che vedrà sul palco una delle compagnie d’operetta più rinomate con un orchestra per farti rivivere la storia di Hanna Glawari, i biglietti sono acquistabili al botteghino del teatro e sul nostro sito web.

Domani al Winter Park a Genova si festeggiano nonni e nipoti

Domani al Winter Park a Genova si festeggiano nonni e nipoti

Lunedì 16 dicembre al Winter Park di Genova si festeggia la giornata dei nonni e dei nipoti con sconti dedicati.

Proseguono gli eventi collaterali del luna park mobile più grande d’Europa.

Genova – Dopo la Giornata contro la violenza sulle donne di venerdì 13 dicembre, proseguono gli eventi collaterali del  Winter Park in piazzale Kennedy.  Lunedì 16 dicembre, dalle 15.30 alle 19 e dalle 21 alle 24, è in programma la  Giornata dei Nonni e dei Nipoti, con sconti a discrezione del singolo operatore riservati ai nonni che accompagnano il proprio nipote in ogni attrazione del Winter Park.

Più di 100 anni di storia, 135 attrazioni e 11 eventi collaterali, per 44 giorni di adrenalina e divertimento per grandi e piccini. «Dopo le 200mila presenze dell’anno scorso – racconta  Mattia Gutris, portavoce del giovane staff di organizzatore del Winter Park – riportiamo in piazzale Kennedy  un’eccellenza dello spettacolo viaggiante europeo, simbolo del Natale della Superba». Festa e svago, ma anche cultura e aggregazione. «Come per l’edizione precedente, che ci ha visto prendere in mano le redini del Winter Park, abbiamo scommesso sempre di più sulla  sinergia con le altre realtà presenti sul territorio come Palazzo Ducale, Save The Children e il Centro Antiviolenza Mascherona». Tra le novità principali del  luna park mobile più grande d’Europa, che riporta il Natale in piazzale Kennedy fino al 12 gennaio, anche il  nuovo ottovolante “Silver Mine”, rollercoaster di ultimissima generazione mai visto prima in Liguria e perfetto per i più intrepidi.

Eventi collaterali al Winter Park di Genova

Il Winter Park è aperto, salvo imprevisti metereologici, fino a domenica 12 gennaio 2020 dalle 15.30 alle 19 e dalle 21 alle 23.30 nei giorni feriali e dalle 10 alle 00.00 nei giorni festivi.

WINTER PARK GENOVA, PALAZZO DUCALE E SAVE THE CHILDREN

La collaborazione stipulata tra  Palazzo Ducale e il Winter Park prevede  sconti per chi presenta alle singole casse delle attrazioni del luna park il biglietto delle mostre “Anni Venti in Italia, l’età dell’incertezza”, “Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures” e “Il secondo principio di un artista chiamato Banksy”. Inoltre, chi mostra in biglietteria a Palazzo Ducale il tagliandino ricevuto al Winter Park ha diritto a un biglietto ridotto per la mostra “Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures”. Protagonista del Winter Park Genova anche  Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro. I dialogatori di Save the Children incontreranno infatti i presenti per illustrare i tanti progetti che l’Organizzazione realizza, in Italia e nel mondo, per migliorare concretamente la vita di milioni di bambini. Progetti che spaziano dalla salute e dalla nutrizione all’educazione, dal contrasto alla povertà alla protezione e alla partecipazione dei minori, con l’obiettivo di raggiungere fino all’ultimo bambino, anche nei luoghi più remoti del pianeta.

A Palazzo de Franchi la mostra d’arte Cogito Ergo Creo

A Palazzo de Franchi la mostra d'arte Cogito Ergo Creo

“Cogito Ergo Creo” dal 20 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020 a Palazzo De Franchi a Genova.

“COGITO ERGO CREO” è una manifestazione artistica e culturale a Palazzo Dè Franchi, calendarizzata dal 20 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020. Le storiche sale del piano nobile del prestigioso palazzo dei Rolli saranno aperte dal mercoledì alla domenica dalle ore 15,00 alle ore 19,00; la mattina la visita sarà possibile su prenotazione, info sul sito. L’inaugurazione dell’esposizione avrà luogo il 20 dicembre dalle ore 19,30 alle ore 21,30.

L’esposizione di arte contemporanea “COGITO ERGO CREO”, curata da Federica Burlando in collaborazione col Circolo culturale O.S.B.C., riprende la celebre locuzione di Cartesio “Penso e dunque sono”; in questo caso, protagonista dell’evento sarà la ricerca di undici artisti contemporanei, il loro modo di vedere e di sentire la realtà con dubbi e personali punti di vista.

Gli artisti che verranno ospitati per l’occasione sono: Francesca Boschini Matera, Pietro Canale, Nnice (Alice Passadore e Ronni Bernardi), Federico Molinaro, Fulvio Salvi (Safu), Angelo Toffoletto, Patrizia Tummolo e Ivo Vassallo. Verranno anche ospitate alcune splendide opere del Maestro Cesare Canuti, spentosi meno di un anno fa, e dell’artista Andrea Marchesini che tornerà a palazzo con alcune sue opere surrealiste esposte alla Cà dei Carraresi di Treviso. Il percorso espositivo verrà illustrato attraverso appositi “QR CODE” che, tramite l’uso di smartphone, racconteranno l’affascinante storia del palazzo ed il percorso espositivo.

La maggior parte degli artisti appartiene al panorama artistico contemporaneo locale: hanno lavorato per le migliori gallerie genovesi e non solo, sono accomunati da un brillante e virtuoso uso del colore, descrivono la nostra contemporaneità attraverso quadri, sculture ed installazioni di medio e grande formato.

Il noto artista ligure Ivo Vassallo, con la sua segnante cifra stilistica, esporrà un affascinante “affresco” della realtà locale cittadina, effigiando alcuni dei principali personaggi dell’attuale classe politica. Per l’occasione l’artista Patrizia Tummolo presenterà una prestigiosa installazione nella corte del palazzo, relativa ai devastanti ed inesorabili accadimenti che stanno mettendo a soqquadro il nostro pianeta, come testimonianza dell’ineluttabilità degli eventi naturali.

Ai visitatori verrà offerta (SU PRENOTAZIONE) un’esperienza non solo all’insegna della percezione di estetismi ed in generale dell’arte, della cultura e della storia, ma che possa anche affascinare i fruitori meno disinvolti, attraverso il palato: sorseggiare un caffè coccolati da musica classica, avvolti da quadri ed affreschi, accompagnati dal profumo del basilico, inebriati da un calice di “bianchetta genovese”, accarezzando sete pregiate.

L’iniziativa, sospesa fra realtà ed immaginazione, ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare sia gli artisti espositori che il contenitore che li ospita (un palazzo dei Rolli ed ex sede del partito socialista), al fine di incrementare la migliore fruibilità del centro storico cittadino.

Pan Domu vince il concorso nazionale del teatro emergente

Pan Domu vince il concorso nazionale del teatro emergente

Assenza Sparsa vince la 4a edizione del concorso nazionale dedicato al teatro emergente under 35 organizzato dal comune di Genova con la collaborazione di Teatro Akropolis

La Chascona e Officine Papage. Menzione speciale per Stand still you ever-moving spheres of heaven di Chiara Taviani / Henrique Furtado Vieira e Anche i cori russi mi consolano. Ode ad un padre militante di Mariagiulia Colace.

Sabato 14 dicembre al Teatro Akropolis di Genova, la giuria di Intransito 2019, composta da Massimo Betti Merlin (Teatro della Caduta – Torino), Stefania Opisso (Teatro Nazionale – Genova), Marina Petrillo (Teatro della Tosse – Genova), Giovanni Zani (Wonderland Festival – Brescia), Cristian Palmi (Teatri d’Imbarco – Firenze), ha decretato vincitore della 4° edizione del concorso – con l’assegnazione di un premio di produzione di 1500 euro –  “Assenza Sparsa” di Pan Domu Teatro, con l’assegnazione del premio di produzione “per la capacità di trattare un argomento ostico scommettendo in modo innovativo su registri dal grottesco al poetico, senza rinunciare alla profondità del tema, e per la qualità e la consapevolezza dell’interprete.” Scritto e interpretato da Luca Oldani con la collaborazione drammaturgica di Jacopo Bottani, lo spettacolo è il soliloquio pieno di domande di un giovane che aspetta, accanto alla stanza in cui un amico giace in coma profondo, tentando di reagire con ogni espediente al grande dolore dell’assenza.

I giurati – riconoscendo innanzitutto il notevole livello artistico e innovativo dei sei progetti finalisti presentati in rassegna – hanno deciso di assegnare anche due Menzioni Speciali: a “Stand still you ever-moving spheres of heaven” di Chiara Taviani e Henrique Furtado Viera, uno spettacolo che fonde gestualità e invenzione linguistica, “per la ricerca all’interno di un linguaggio a cavallo tra il fisico e la parola”, e alla compagnia Alluma che ha presentato “Anche i cori russi mi consolano. Ode ad un padre militante”, scritto e diretto da Mariagiulia Colace, in scena insieme ad Alessandro Cosentini e Mariasilvia Greco, “per la profondità e la maturità della drammaturgia.”

Si chiude così, in un’atmosfera di convivialità e di scambio, una rassegna d’eccellenza che ha avuto al suo centro l’incontro e la condivisione tra artisti, operatori di settore e critici. Organizzato dal Comune di Genova, in collaborazione con importanti realtà teatrali operanti a livello nazionale come Teatro Akropolis, La Chascona e Officine Papage, grazie anche alla sponsorizzazione di Conad, Intransito ha infatti l’obiettivo di valorizzare il lavoro di giovani compagnie e di artisti emergenti della scena nazionale che portano avanti ricerca e innovazione nell’ambito delle arti performative. A tutti i sei finalisti – Taviani/Furtado Viera, Alluma, Archipelagos Teatro, Pan Domu Teatro, Rueda Teatro e Bernabéu/Covello – un premio di 300 euro.